Estratto dell’articolo di Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it
ANTONIO CONTE ROMAN ABRAMOVICH
Nel luglio del 2017 – mentre Roman Abramovich metteva sotto contratto per il Chelsea uno degli allenatori in quel momento più quotati del mondo, l’italiano Antonio Conte, con un contratto da 12,5 milioni di dollari all’anno per due anni – una società delle Isole Vergini Britanniche di proprietà di Abramovich pagava circa 13 milioni di dollari a Federico Pastorello, un agente di calcio italiano che dichiarò al quotidiano The Telegraph di essere stato «molto coinvolto quando [Conte] era manager del Chelsea».
Non c’è prova che quei soldi della seconda transazione – che avviene nelle stesse settimane del contratto ufficiale dell’allenatore del Chelsea – abbiano a che fare con Conte, e non è emersa prova di reati da parte di Conte. Ma la transazione offshore di Abramovich verso Pastorello, schermata da un network opaco di società offshore, solleva diversi inquietanti interrogativi, che riguardano sia il mondo del calcio sia le operazioni di interferenza dei soldi opachi russi nelle democrazie europee.
La transazione fa parte di una dozzina circa di accordi che riguardano il mondo del calcio e che sono stati visionati dal Consorzio di giornalisti investigativi Occrp, tutti accordi che riguardano pagamenti effettuati da società offshore di Abramovich.
I file provengono dai leaks di Cipro dell’azienda fornitrice di servizi aziendali MeritServus, sono stati ottenuti dal gruppo di whistleblower Distributed Denial of Secrets e inizialmente condivisi con Occrp e altre organizzazioni giornalistiche europee, in una collaborazione investigativa globale guidata dall’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) e da Paper Trail Media.
ROMELU LUKAKU E FEDERICO PASTORELLO
Esperti di finanza dello sport sostengono che Abramovich potrebbe aver usato questi metodi offshore e questi pagamenti di terze parti per aggirare le regole sul fair play finanziario introdotto nel 2011 dalla Uefa.
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Naturalmente c’è poi l’aspetto politico della questione: come gli oligarchi russi hanno usato il calcio come pura leva di influenza in Europa. Altri accordi multimilionari che emergono dall’indagine Cyprus Confidential per esempio collegano Abramovich a John Bico, l’ex agente della stella del Chelsea Eden Hazard, e al miliardario russo Suleiman Kerimov, che a quell’epoca era il proprietario di un club russo (l’Anji Makhachkala) che vendette al Chelsea il bomber Samuel Eto’o e Willian.
Kerimov, uno degli oligarchi considerati legati al tesoro personale di Putin, aveva convinto Eto’o a lasciare Milano per vivere a Makhachkala, una città segnata da drammatici problemi di criminalità, guerre per bande etniche e violenze religiose (seguito a breve dal brasiliano Roberto Carlos, all’epoca fece scalpore che del pagamento di Kerimov facesse parte una Bugatti dal valore esorbitante).
Abramovich, stando ai leaks emersi da Cipro, avrebbe anche prestato decine di milioni di dollari, attraverso sue società, a una società che in ultima analisi era di proprietà del figlio del presidente del club russo Cska Mosca. Ulteriore piccolo problema: il Cska era in competizione contro il Chelsea nella Champions League di quell’anno.
GLI OLIGARCHI RUSSI CON SOLDI A CIPRO
La storia della transazione da Abramovich a Pastorello viene così ricostruita dal Consorzio investigativo internazionale: Abramovich pagò Pastorello per acquisire una partecipazione di maggioranza in una ignota società di sua proprietà nello stato americano del Delaware, chiamata Excellence Investment Fund (Eif Llc).
L’azienda non svolgeva attività pubblica, non aveva prodotti e attività di mercato, e non è chiaro quale fosse il profilo che giustificasse questo pagamento. Che avvenne tramite una società di Abramovich, Conibair Holdings Limited, del tutto slegata formalmente dal Chelsea, e che aveva incorporato come holding uno dei jet privati di Abramovich.
CYPRUS CONFIDENTIAL - INCHIESTA SU CIPRO E OLIGARCHI RUSSI
Di fronte alle domande di Occrp Pastorello ha rifiutato di commentare, ha solo detto: «Conte non è un nostro cliente». Nel 2021 Pastorello dichiarò al Telegraph di non essere l’agente di Conte, ma ammise di averlo aiutato nel 2017 per un possibile trasferimento di un giocatore che non andò poi a buon fine. Conte non ha risposto alle richieste di commento di Occrp. [...]
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