1.FCA: ALTAVILLA, PIANO POMIGLIANO A SINDACATI 31 MARZO
alfredo altavilla
(ANSA) - "Per Pomigliano abbiamo delle idee, un piano che condivideremo con i sindacati il 31 marzo. Daremo una risposta". Lo ha detto Alfredo Altavilla, responsabile Fca in Europa, parlando con i giornalisti al Salone di Ginevra. "Il progetto della nuova Panda sarà pronto in tempo per uscire nel 2020. Marchionne è stato molto chiaro, a Pomigliano si faranno vetture premium e i modelli premium del gruppo sono Alfa, Maserati e Jeep. Sceglieremo tra questi brand. C'è ancora tempo, la Panda continuerà a essere prodotta per altri due anni e mezzo".
2.POMIGLIANO;A GIUGNO PIANO INDUSTRIALE PER NUOVI MODELLI
(ANSA) - Slitta a giugno la comunicazione di Fca ai sindacati dei modelli che saranno prodotti nello stabilimento di Pomigliano d'Arco al posto della Panda, e fino ad allora saranno prorogati i contratti di solidarietà per le maestranze della fabbrica. Lo ha reso noto Crescenzo Auriemma, segretario regionale campano della Uilm, poco prima di un incontro tra esecutivo di fabbrica ed i vertici aziendali locali, durante il quale si siglerà un accordo per la proroga, fino al 2 luglio prossimo, dei contratti di solidarietà. Sospesi anche i restanti 220 trasferimenti temporanei di lavoratori da Pomigliano a Cassino dei 550 concordati a dicembre.
MARCHIONNE E LA NUOVA PANDA
3.VW: MUELLER, ESCLUSI COLLOQUI CON FCA
(ANSA) - "Non sono assolutamente disposto a colloqui, mi preoccupo solo di Volkswagen e non di Fca". Lo ha dichiarato Matthias Mueller, numero uno di Volkswagen, a Reuters come si legge nel sito online del'agenzia. "Non vediamo Marchionne da mesi, non l'abbiamo incontrato. Abbiamo altre preoccupazioni al momento", ha aggiunto Mueller al Salone dell'Auto di Ginevra replicando all'a.d di Fca, Sergio Marchionne, che ieri aveva espresso l'auspicio che la casa di Wolfsburg "ci verrà a parlare".
4.FCA:MARCHIONNE,400MILA PANDA L'ANNO PER STARE A POMIGLIANO
(ANSA) - "Per continuare a costruire la Panda a Pomigliano dovremmo produrne e venderne 400 mila all'anno. E questi numeri non sono realistici. In Italia realizzeremo Alfa, Maserati e Jeep come la Renegade".
MARCHIONNE ED ELKANN IN PANDA DA MONTI
A dirlo, in un colloquio con Repubblica, l'amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne, che ha annunciato per Pomigliano la produzione di un'auto premium. "La differenza tra un'utilitaria e un'auto premium non è la dimensione, è il margine", spiega Marchionne. "La differenza di margini tra una Panda e una Renegade è uno a dieci. Per ogni euro di utile fatto sulla Panda ne faccio dieci sull'altra".
5.LA PANDA DA POMIGLIANO IN POLONIA MARCHIONNE: IN ITALIA VETTURE PREMIUM
Bianca Carretto per il Corriere della Sera
«La Fiat Panda torna nella fabbrica che abbiamo in Polonia, a Pomigliano assembleremo altre automobili, in Italia costruiremo solo modelli premium ». Sergio Marchionne, come al solito, chiarisce con molta sintesi il futuro delle vetture che arriveranno entro il 2018. E «sono due le Alfa Romeo che abbiamo previsto, una del segmento C e una del segmento E, ossia - ribadisce quello che aveva già detto al Corriere - una sotto e una sopra allo Stelvio».
SPOT PANDA
Se toglie la Panda, raddoppia in Italia con due prodotti destinati a realizzare maggiori volumi, in particolare quello della fascia più bassa, quella che attualmente ha la maggior diffusione in Europa. «Pomigliano è un' eccellenza, uno stabilimento capace di produrre veicoli complessi, dalla qualità che non teme nessuna concorrenza».
Marchionne ha parlato anche della macchina che sostituirà la Giulietta, non ha ancora deciso se manterrà l' identica tipologia di carrozzeria, oppure se verrà rimpiazzata da un crossover .
«Dovrò valutare l' evoluzione dei vari mercati». Se lo Stelvio e la Giulia dell' Alfa Romeo, al salone di Ginevra, hanno catturato l' attenzione di tutti gli appassionati che attendevano il ritorno alla grande del marchio del Biscione, anche Jeep ha fatto la sua parte.
marchionne panda palazzo chigi ansa
La presentazione della Compass (segmento C) ha confermato il completamento della gamma, insieme a Renegade, Cherokee e Gran Cherokee, il marchio americano può soddisfare ogni esigenza, vetture che presentano un concetto moderno di auto a trazione integrale, l' eleganza che si abbina alla tradizione pura del fuoristrada. «Noi con Jeep siamo diventati un costruttore globale, con Alfa Romeo rafforzeremo questa missione, non so se ne vedrò il completamento perché dal 2018 non sarò più ad di Fca».
Questa è una battuta, che ripete ormai da qualche tempo, forse per scaramanzia, poiché, non rinuncia a dire «in Ferrari sarò costretto a rimanere sino al 2021 per prendere gli incentivi». Sulla Formula 1 è stato, invece, molto prudente: «Ho imparato la lezione dello scorso anno, oggi preferisco tenere un profilo basso».
renzi in macchina sulla jeep renegade con elkann e marchionne
Ma non riesce a nascondere, dopo aver controllato su WhatsApp i messaggi che arrivano da Barcellona, il suo, pur cauto, ottimismo sulla nuova vettura «che va bene, è decisamente superiore a quella del 2016». È necessario leggere tra le righe che vuole la vittoria, quella sul podio più alto «sono ormai dieci anni che non portiamo a casa il titolo di campioni».
Il manager si è espresso anche sulla politica industriale del nuovo governo americano: «Il presidente Trump ha aperto alle nostre aziende, permettendoci di concentrarci nei nostri impianti negli Stati Uniti con progetti a lungo termine. Per questo ci siamo già adoperati per spostare una parte della produzione dal Messico agli Usa».
JEEP RENEGADE
Un Marchionne a tutto campo che non rifiuta commenti sull' acquisto di Opel da parte di Psa, lui che è stato il primo a parlare di consolidamento: «Sono sempre più convinto che le economie di scala siano assolutamente determinanti per generare profitti, abbiamo bisogno di realizzare margini alti per investire sulle nuove tecnologie. Mi aspetto che Volkswagen a un certo punto si presenti da noi per parlare». Nel 2019 è prevista anche una Ferrari ibrida.
FIAT POMIGLIANO
L' annuncio dell' addio a Pomigliano della Panda ha suscitato immediate reazioni in Italia: la più forte quella di Matteo Salvini, segretario della Lega: «Marchionne e la Fiat restituiscano tutti i soldi ricevuti dallo Stato nel caso in cui licenzieranno anche solo un lavoratore italiano». «La nostra prima preoccupazione è la produzione italiana», ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, mentre per Fim e Uilm si tratta di un annuncio positivo.
matthias mueller
