LA PETROL-REGINA D’AFRICA - ISABEL DOS SANTOS, FIGLIA DEL PRESIDENTE DELL’ANGOLA AL POTERE DA 37 ANNI, E’ LA PRIMA DONNA MILIONARIA DEL CONTINENTE - LA CRISI DEL GREGGIO PERO’ FA TRABALLARE IL POTERE DELLA SUA FAMIGLIA: SUO PADRE STA PER LASCIARE LA GUIDA DEL PARTITO DI GOVERNO

Condividi questo articolo


M.Fa. per il “Corriere della Sera”

 

Isabel Dos Santos Isabel Dos Santos

A chi le dice che è ricca perché è figlia del presidente, Isabel Dos Santos replica che ha cominciato a fare affari all'età di sei anni, vendendo uova agli amichetti. Ma chi la beve in un Paese come l'Angola, terza economia africana fondata sul petrolio, dove il papà di Isabel è al potere ininterrottamente da 37 anni e la maggioranza degli abitanti vive con meno di due euro al giorno?

 

Secondo l'ultimo rapporto del Global Gender Gap, che per conto del World Economic Forum fotografa la distanza fra uomini e donne in 144 Paesi del mondo (salute, educazione, economia, politica), l'Angola arranca al 117esimo posto della graduatoria guidata dall'Islanda. Il Sudafrica veleggia al 15esimo, molto più avanti dell'Italia (cinquantesima posizione).

 

ISABEL DOS SANTOS ISABEL DOS SANTOS

Degli ultimi venti Paesi in classifica, 8 sono africani (erano 10 quattro anni fa). Ma se ti chiami Dos Santos, a Luanda, è più facile dribblare le avversità e diventare la prima donna milionaria del continente (incoronata dalla rivista Forbes nel 2012). Non importa il Paese dove vivi, se è agli ultimi posti anche nella classifica della corruzione percepita (secondo Transparency International). La Nigeria per esempio è la prima economia dell'Africa, ma è quella che più esporta giovani sui barconi fino alle coste italiane.

 

ISABEL DOS SANTOS ISABEL DOS SANTOS

E se lì nasci studentessa a Chibok, ti può capitare di essere rapita e di superare (è un record di queste ore) la soglia dei mille giorni di prigionia. Certo guidare la Sonangol, la compagnia petrolifera nazionale, in quest' epoca di vacche (e di pozzi) magri non è facile. La principessa, come la chiamano gli angolani, ha ricevuto questo incarico da papà José Eduardo lo scorso giugno.

 

JOSE EDUARDO DOS SANTOS JOSE EDUARDO DOS SANTOS

Un gruppo di giuristi e oppositori ha presentato un ricorso alla magistratura, finora è rimasto lettera morta. D'altra parte questo è un anno particolare per l'Angola. Il papà-dittatore lascia la guida del partito di governo; l'Mpla ha candidato alla successione il ministro della Difesa Joao Lourenço. Nei circoli del potere, che poi sono quelli militari, la famiglia Dos Santos ha qualche problema d'immagine. La riduzione della torta del petrolio rende tutti un po' nervosi.

 

ISABEL DOS SANTOS ISABEL DOS SANTOS

Lei, Isabel, sta attenta a non uscire dal profilo di donna d'affari che si è costruita in 43 anni (a cominciare dalle uova). La sua prima impresa di walkie-talkie, che racconta di aver avviato con i soldi ottenuti dalla vendita della sua automobile, è diventata un impero di telecomunicazioni e banche (con rami fino in Portogallo). E bisogna dire che, da quando lei guida Sonangol, il debito dell'azienda è calato da 13,6 miliardi di dollari a 9,8.

 

Prima dell'ultima crisi economica, c'era chi parlava della principessa come della futura regina dell'Angola. Lei oggi smentisce, con maggior veemenza che in passato, ogni mira politica, nelle rare interviste affidate al Financial Times , magari seduta da Scott' s, a Londra, davanti a un piatto di pesce al vapore.

 

ISABEL DOS SANTOS ISABEL DOS SANTOS

Isabel è una donna di mondo. Ingegnere nata a Baku, figlia della prima moglie russa del padre, Tatiana Kokanova, la principessa ha sposato un milionario del Congo (ex Zaire) che passa per grande collezionista d'arte. Sostiene di essere un'imprenditrice come tante altre, e di lavorare 7 giorni su 7. Come quando era bambina.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…

FLASH! - LE ROGNE PER SALVINI NON FINISCONO MAI. IL 15 DICEMBRE SI TERRÀ IL CONGRESSO DELLA LEGA LOMBARDA, CHE RACCHIUDE IL MAGGIOR NUMERO DI ISCRITTI AL CARROCCIO: IL CANDIDATO STRAFAVORITO (DATO AL 70%) È L’ANTI-SALVINIANO MASSIMILIANO ROMEO, CAPOGRUPPO AL SENATO. LO SFIDA LUCA TOCCALINI, FEDELE ALL’AMMACCATO CAPITANO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA, GIUNTO AL SECONDO MANDATO, ORMAI SI SENTE LIBERO DAL GIOGO DI SALVINI E APPOGGIA ROMEO. NON SOLO: SI STA ALLEANDO AL COMPETITOR DEL NUMERO UNO DELLA LEGA, LUCA ZAIA…

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!