A PIAZZETTA CUCCIA SI FA LA CONTA E SI PREPARA LA GUERRA  – IL PATTO DI CONSULTAZIONE, CHE RAGGRUPPA IL 10,9% DEL CAPITALE, HA ESPRESSO IL SUO SOSTEGNO A NAGEL E ALLA LISTA DEL CDA. COME ANDRÀ A FINIRE? DELFIN, CHE HA IL 19,8%, DEVE DECIDERE SE PRESENTARE UNA LISTA CORTA O LUNGA - IL VOTO DI CALTA - LE INCOGNITE MAGGIORI: BENETTON E UNIPOL - SECONDO ALCUNI SONDAGGI, IL CONTEGGIO NON AVREBBE ANCORA UN VINCITORE (ALLA FINE DEL DUELLO, L'ULTIMA PAROLA SPETTA ALLA BCE...)

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”

 

ALBERTO NAGEL ALBERTO NAGEL

Nella partita per il rinnovo del cda di Mediobanca, che dovrà essere decisa dall’assemblea dei soci in programma il 28 ottobre, è già partita la conta dei voti. Ieri si è riunito in Piazzetta Cuccia il patto di consultazione che raggruppa il 10,9% del capitale e ha espresso, come già successo in passato, il suo sostegno al management e dunque alla lista che è stata presentata dal cda uscente.

 

[…] Tuttavia la vicenda non è così scontata come potrebbe apparire. Il primo azionista di Mediobanca, Delfin, con il 19,8%, sta decidendo in questi giorni se presentare una lista di minoranza, corta o lunga, cioè con tre o sette nomi. Nel secondo caso sarebbe determinante la conta dei voti in assemblea per capire la composizione del nuovo cda.

 

FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI

Se la lista lunga Delfin risulterà la più votata allora i suoi sette candidati entreranno tutti in consiglio, pareggiando altri sette della lista uscente mentre un solo rappresentante spetterà ad Assogestioni se la sua lista verrà votata da almeno il 2% del capitale.

 

E, secondo alcuni sondaggi fatti da entrambe le parti, il conteggio porta a non vedere ancora un chiaro vincitore. La lista del cda, oltre che dal 10,8% del patto, dovrebbe essere votata dagli investitori istituzionali, che però negli ultimi tempi si sono assottigliati per effetto di alcuni rastrellamenti.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Per esempio Francesco Gaetano Caltagirone ha dichiarato di essere in prossimità del 10%, avendo raddoppiato la propria posizione iniziale che era vicina al 5%. E poi altri imprenditori, che avevano votato all’assemblea Generali del 2022 contro la lista del cda, potrebbero aver raccolto piccoli pacchetti di azioni i cui voti, come quello di Caltagirone, potrebbero andare alla lista Delfin.

 

Le incognite maggiori sono rappresentate da Edizione — che ha in portafoglio il 2,2% di Mediobanca e il cui cda si riunirà appena prima dell’assemblea per decidere che strada prendere — e anche da Unipol che ha il 2%. Inoltre la stessa Delfin sarebbe in contatto con alcuni fondi per cercare di convogliarli verso la sua lista. Solo il 3 ottobre, data ultima per la presentazione delle liste, Delfin deciderà che tipo di lista presentare in base agli ultimi sondaggi e alle stime di affluenza. Una decisione che il cda di Delfin prenderà in autonomia, come previsto dallo statuto, senza dover consultare i suoi otto soci con il 12,5% a testa.

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI Alberto Nagel Alberto Nagel Alberto Nagel Alberto Nagel FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?