1 – BORSA, SPREAD BTP-BUND APRE STABILE A 263 PUNTI BASEDOWNLOAD NOTIZIA NOTIZIA
(AWE/LaPresse) - Apertura stabile a 263 punti base per lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano al 2,16% sul mercato secondario.
2 - BTP LO SPREAD VOLA A 270: IL TRENTENNALE RENDE IL 3%
Roberta Amoruso per “il Messaggero”
Gli acquisti della Bce per l' emergenza pandemica (Pepp) venerdì scorso già sfioravano 71 miliardi di euro. Di questi, almeno la metà sono acquisti di titoli italiani. Ciò vuol dire che finora le munizioni messe in campo da Francoforte contro l' effetto covid per metà sono state destinate all' Italia, ben oltre il 17% che rappresenta il tetto (capital key) codificato rimosso a marzo dalla stessa Bce. Ma la potente mano della Bce potrebbe non bastare, osserva Goldman Sachs, a raffreddare lo spread per Paesi come l' Italia o la Spagna.
Troppo pesante l' impegno per i conti pubblici italiani sui quali pesa anche il possibile downgrade di S&P Global entro le prossime 24 ore. Serve, invece, uno sforzo «più esplicito» per la mutualizzazione del debito necessario per combattere lo choc da coronavirus e «uno sforzo a gran voce per utilizzare il bilancio Ue», dicono gli economisti.
Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def
I NODI IN CAMPO
Ecco perché, nonostante gli acquisti Bce arrivati anche ieri puntuali sui Btp, lo spread con i Bund tedeschi è volato a quota 270 mentre il rendimento dei titoli a 10 anni è andato ben oltre il 2%. Con il tasso del Btp a 30 anni arrivato a superare il 3%, il livello più alto da un mese. Gli investitori sperano in una svolta nel vertice del Consiglio europeo di domani.
Sperano nel varo di misure concrete per il rilancio dell' economia e sulla condivisione dei rischi che, tuttavia, non sembrano all' orizzonte a giudicare dalla spaccatura ancora in essere tra i Paesi del Nord e quelli del Sud. Un' attesa che ieri è costata pesanti perdite a tutti i listini Ue (Milano, la peggiore, ha perso il 3,6%) mentre sullo sfondo è andato in scena l' ennesimo crollo senza precedenti del petrolio, una mina in più per la crescita globale.
christine lagarde jens weidmann
In una settimana chiamata a smaltire in un colpo solo decine di miliardi di nuove emissioni di titoli in tutta Europa, comprese Germania, Italia e Portogallo, gli analisti avevano messo in conto una certa tensione in particolare sui Btp. Ma ieri lo spread è andato oltre le aspettative: il differenziale tra Btp e Bund è arrivato a sfiorare quota 270 (fino a 268,7), per poi rallentare e chiudere a 263. Mentre il rendimento del 10 anni italiano è stato fotografato al 2,15%. Una spinta è arrivata anche dalle vendite tecniche di chi ha fatto spazio nei portafogli per saturare la parte più lunga della curva con i 6 miliardi collocati ieri dal Tesoro scadenza 30 anni.
Eppure, nonostante il clima di tensione sul mercato, si è rivelata un successo la maxi emissione sindacata sulle scadenze a 5 e 30 anni lanciata ieri mattina da Via XX Settembre. L' operazione ha raccolto ordini per oltre 110 miliardi di euro, un livello mai riscontrato nelle emissioni sindacate. Nel dettaglio, 55 miliardi sono le richieste messe in fila per i 10 miliardi di Btp benchmark a 5 anni e 45 miliardi per i 6 miliardi di Btp a 30 anni. Mentre i tassi fissati, all' 1,928% e al 3,129%, hanno confermato l' ultima guidance sui prezzi in area 21 punti base per il Btp a 5 anni e a 9 punti base, rispettivamente, sui Btp scadenza febbraio 2025 e settembre 2049. Rendimenti indubbiamente generosi che spiegano bene la forte risposta registrata sul mercato.
LE ATTESE
Sullo sfondo, però, potrebbero non essere decisive le prossime ore per capire se arriverà l' ok al Recovery bond. Lo stesso premier, Giuseppe Conte, nel suo intervento in Parlamento, ha contribuito ad accrescere una certa fibrillazione sui mercati. Prima chiarendo che dal prossimo vertice non usciranno probabilmente delle decisioni definitive e poi fornendo dettagli sul prossimo intervento che il governo pensa di approvare per il sostegno all' economia: ulteriori 50 miliardi di euro da finanziarie in deficit che si tradurranno in ulteriori emissioni dal collocare sul mercato nelle settimane a venire.
A sottolineare l' importanza «di uno sforzo comune» per affrontare questa crisi è stato ieri anche il membro esecutivo della Bce, Fabio Panetta, sul sito Politico.eu: «Qualsiasi percezione dell' assenza di un' azione comune in tempi di crisi disperata diluirebbe il sostegno pubblico all' Ue» e «alla fine, potrebbe essere erosa la fiducia nell' euro».
Mentre per l' esponente olandese della Bce, Klaas Knot, anche se «gli Eurobond non sono necessari per dimostrare solidarietà e bisogna essere cauti con le proposte per un condono del debito su larga scala», serve «una risposta pan-europea per aiutare i Paesi più colpiti». E la Bce, dice, dovrebbe rimanere «aperta» ad incrementare la dimensione del piano di acquisti.