1. PARACETAMOLO DI STATO PARIGI USA IL GOLDEN POWER PER TENERSI IL DOLIPRANE
Estratto dell’articolo di Anais Ginori per "la Repubblica"
Il governo francese minaccia l’uso del golden power con l’obiettivo di entrare nel capitale di Opella, la filiale di Sanofi che produce il Doliprane, l’equivalente della Tachipirina. Il gruppo Sanofi aveva annunciato qualche giorno fa le trattative per cedere Opella al fondo americano Cd&R. Una notizia che ha acceso la febbre sovranista in un settore considerato strategico, in particolare dopo la pandemia.
L’idea che la produzione di un farmaco essenziale non sia più sotto bandiera francese è stata subito denunciata dalle opposizioni che hanno chiesto all’esecutivo di Michel Barnier di bloccare la vendita di Opella. […]
emmanuel macron Michel Barnier - foto lapresse
Ma proprio il ricordo di carenze di paracetamolo durante il Covid e il fatto che Doliprane sia un brand storico e molto amato dalle famiglie francesi, ha convinto il governo a correre ai ripari. E minacciare di bloccare la vendita usando la golden rule. […]
Alla fine Sanofi ha quindi confermato ufficialmente di aver avviato trattative esclusive con il fondo statunitense cedendo una quota del 50% della sua filiale Opella, per un prezzo di 16 miliardi di euro. Ma intanto lo Stato francese tramite Bpi (Banque publique investissement), braccio operativo per le partecipazioni statali, prenderà una quota del 2%, mentre Sanofi manterrà una partecipazione del 48% nella sua filiale Opella.
«Doliprane continuerà a essere prodotto in Francia», assicura il ministro dell’Economia francese Antoine Armand. «Il governo francese acquisirà una partecipazione in Opella attraverso Bpi per garantire il suo pieno coinvolgimento nel futuro della società», ha precisato, aggiungendo di aver ottenuto garanzie su mantenimento in Francia degli stabilimenti produttivi, dei centri di ricerca e sviluppo e dei posti di lavoro. «Ci saranno sanzioni immediate e molto significative in caso di mancato rispetto delle garanzie», prosegue Armand.
L’accordo siglato negli ultimi giorni tra Bpi, Sanofi e il fondo americano Cd&R non ha precedenti in Francia e segna un nuovo tipo di intervento pubblico su un’azienda che finora era completamente privata.
Nell’intesa, ha dettagliato il governo, è previsto un posto nel board di Opella con diritto di voto per il rappresentante di Bpi e vengono menzionate pesanti sanzioni finanziarie, fino a 100 milioni di euro per alcune garanzie. Sempre nell’accordo, Sanofi e il fondo americano s’impegnano a una produzione di 250 milioni di scatole di Doliprane l’anno, Un modo per rassicurare il mercato francese.
2. SANOFI VENDE PER 16 MILIARDI IL TESORO DEGLI ANTIDOLORIFICI, LO STATO DIVENTA SOCIO CON IL 2%
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"
Dopo giorni di polemiche e di allarmi sulla inesorabile de-industrializzazione del Paese, e dopo avere ottenuto «garanzie estremamente forti», il governo francese ha dato via libera a un’operazione che riguarda il Doliprane, ovvero il farmaco a base di paracetamolo (equivalente all’italiana Tachipirina) che è il più venduto in Francia.
Il gruppo farmaceutico Sanofi ha ufficializzato la decisione di vendere il 50 per cento della sua filiale Opella, che produce l’analgesico, al fondo di investimento americano CD&R. La valutazione di Opella si aggira attorno ai 16 miliardi di euro […]
Parigi ha acconsentito alla vendita a condizione che Bpifrance, la banca d’investimento statale francese, entrasse nel capitale della società con un investimento tra i 100 e i 150 milioni di euro, pari a circa il 2 per cento del totale. Sanofi dovrebbe rimanere azionista con una quota di circa il 48%, per il momento.
[…] Il fondo americano CD&R ha preso l’impegno di investire in Francia 70 milioni di euro in 5 anni. In caso di blocco della produzione sono previste sanzioni «fino a 40 milioni di euro», e «100.000 euro per ogni posto di lavoro eliminato con licenziamenti forzati», e una penale fino a 100 milioni in caso di mancato «mantenimento delle forniture di Opella da parte di fornitori e subappaltatori francesi». […]
Michel Barnier la casa farmaceutica francese sanofi