Gabriele Rosana per "il Messaggero"
Mentre il petrolio chiude sopra gli 80 dollari per la prima volta dal 2014, un articolato pacchetto per reagire al caro bollette sta per essere varato dall'Europa. La Commissione europea lo presenterà domani, al termine del consueto collegio del mercoledì, e conterrà il via libera dell'Unione a tutta una serie di misure nazionali a favore di aziende e consumatori che i governi possono adottare da subito per far fronte all'impennata dei prezzi dell'energia.
Si va da un taglio selettivo e circostanziato delle imposte (rappresentano, secondo una bozza del testo, circa il 40% del conto finale per le abitazioni e quasi il 35% per le attività produttiva), a una maggiore flessibilità sugli aiuti di Stato per le piccole e medie imprese, fino a schemi temporanei di sostegno finanziario e di pagamenti dilazionati per le famiglie in difficoltà.
IL PACCHETTO
In queste ore i servizi dell'esecutivo Ue stanno lavorando in maniera orizzontale - almeno tre i dipartimenti coinvolti, dall'Energia a Economia e Concorrenza - agli ultimi dettagli del toolbox, la cassetta degli attrezzi che Bruxelles vuole mettere a disposizione dei Ventisette Stati membri.
Previsto l'ok della Commissione all'utilizzo da parte delle capitali dei proventi del sistema Ets - il meccanismo di scambio delle quote di emissioni di CO2 secondo il principio chi inquina paga - per ridurre i costi in bolletta; misure che sono state adottate già nei giorni scorsi da Italia, Grecia, Spagna e Portogallo. Possibili pure maggiori poteri di sorveglianza per le autorità nazionali e linee guida sul potenziamento del ricorso alle energie rinnovabili.
LA TRANSIZIONE
ursula von der leyen frans timmermans
Il pacchetto che il vicepresidente per il Green Deal Frans Timmermans e la commissaria all'Energia Kadri Simson presenteranno domani dovrebbe contenere anche indicazioni più stringenti sulle tecnologie per la transizione ecologica: è su questo punto in particolare che la Francia è al lavoro a porte chiuse, spalleggiata da Finlandia e Repubblica Ceca, per fare inserire un chiaro riferimento al nucleare.
Una menzione di questo tipo - su cui si è registrata pure qualche apertura ai piani alti della Commissione - potrebbe essere preludio di un pieno riconoscimento dell'atomo come energia di transizione nel quadro delle politiche green (la cosiddetta tassonomia): un ruolo, cioè, di fonte-ponte tra l'accelerazione sulla strada della decarbonizzazione e delle emissioni zero e un massiccio avvento delle rinnovabili (che rimangono il vero obiettivo di medio termine di Bruxelles).
Pure il tema che nelle scorse settimane, pur se con diverse sfumature, ha visto in prima linea tutto il fronte mediterraneo - da Madrid a Parigi, passando per Roma e Atene -, cioè le scorte di gas comuni Ue per rispondere a situazioni di emergenza come quella in corso, potrebbe alla fine fare la sua comparsa nella comunicazione strategica che accompagnerà il toolbox, ma essere rimandato per maggiori precisazioni alla fine dell'anno, per quando la commissaria Simson ha annunciato una revisione puntuale delle regole del mercato Ue del gas attesa da tempo.
ursula von der leyen sogna l esercito europeo
Dopo aver studiato le varie posizioni iniziali dei governi, con Germania e i frugali (dalla Finlandia ai Paesi Bassi) per ora contrari a un'azione congiunta Ue, il vero confronto politico si avrà al Consiglio europeo della prossima settimana a Bruxelles, quando l'energia sarà uno dei principali dossier sul tavolo dei capi di Stato e di governo.