Secondo quanto riferito da alcune fonti a Electrek, Tesla, la casa automobilistica elettrica di Elon Musk, starebbe pianificando un blocco delle assunzioni e una serie di licenziamenti nel prossimo trimestre. Ciò avviene mentre le azioni dell’azienda crollano e Musk è sotto tiro per la sua gestione di Twitter.
ASPETTI PRINCIPALI
Secondo una fonte interna, i funzionari dell’azienda avrebbero informato i dipendenti del blocco delle assunzioni e dei licenziamenti che inizieranno nel trimestre che inizia il mese prossimo.
L’ondata di licenziamenti sarebbe la seconda negli ultimi mesi per la casa automobilistica di Austin, in Texas, dopo che a giugno Musk avrebbe dichiarato di voler tagliare il 10% della sua forza lavoro (si stima che interesserà circa 10.000 dipendenti), scrivendo in una nota interna di avere un “pessimo presentimento” sull’economia – anche se Musk ha poi chiarito che l’azienda avrebbe licenziato il 10% della sua forza lavoro dipendente, assunto più lavoratori a ore e tagliato il 3,5% del suo personale complessivo.
La notizia arriva in mezzo a un’ondata di licenziamenti di massa tra banche, produttori e aziende tecnologiche statunitensi, tra cui Twitter, che il mese scorso ha pianificato di tagliare il 50% della sua forza lavoro (circa 3.700 dipendenti), dopo che in un primo momento era stato riportato che Musk stava pianificando tagli fino al 75% del suo personale, cosa che Musk ha poi smentito.
Musk ha perso il titolo di persona più ricca del mondo all’inizio del mese, in seguito al crollo delle azioni Tesla e all’abbandono di Twitter da parte degli inserzionisti, preoccupati per la decisione di Musk di allentare le politiche di moderazione e per il reintegro di account bannati di personaggi famosi.
La scorsa settimana le azioni Tesla sono scese ai minimi di due anni, scendendo a 150,04 dollari – il punto più basso dal novembre 2020 – e hanno continuato a scendere, toccando i 137,80 dollari alla chiusura del mercato martedì.
ULTIME NOTIZIE SUL FRONTE TWITTER
Musk ha annunciato in un tweet mercoledì di essere “attivamente alla ricerca” di un successore come ceo di Twitter, facendo seguito a un tweet notturno in cui affermava che avrebbe annunciato le sue dimissioni dopo aver trovato “qualcuno abbastanza folle da accettare il lavoro”. Musk è sotto tiro da quando, a ottobre, ha completato l’acquisto della piattaforma per 44 miliardi di dollari. Nell’ultima settimana è stato chiamato in causa per aver sospeso diversi giornalisti e un account che si collegava alla piattaforma di social media rivale Mastodon.
Musk sostiene che questi account erano collegati a un altro account che aveva pubblicato informazioni sulla posizione del suo jet privato. Sabato ha ripristinato gli account di alcuni giornalisti, ma altri hanno impugnato la sospensione dopo che è stato chiesto loro di cancellare un tweet che faceva riferimento all’account che aveva pubblicato informazioni sul jet di Musk.
SULLO SFONDO
Dopo la prima tornata di licenziamenti di Tesla a giugno, due ex dipendenti hanno citato in giudizio l’azienda, sostenendo che avrebbe violato le leggi federali per non aver fornito un preavviso riguardo i licenziamenti. Secondo i documenti della causa, in quella tornata di tagli sono stati licenziati più di 500 dipendenti. Le azioni di Tesla sono precipitate anche dopo che Musk, che possiede anche SpaceX, ha annunciato di aver acquisito una partecipazione del 9% in Twitter ad aprile, con un calo del 64% da allora e del 39% da quando ha assunto ufficialmente il controllo il 27 ottobre.
LA VICENDA SORPRENDENTE
Tesla, nello S&P 500, ha avuto un calo del 57,45% dall’inizio dell’anno