PUTIN, FUORI IL MALLOPPO! – “MAD-VLAD” POTREBBE AVER NASCOSTO 50 MILIONI DI FRANCHI (PIÙ O MENO LA STESSA CIFRA IN EURO) NELLA FILIALE SVIZZERA DELLA BANCA RUSSA “GAZPROMBANK” GRAZIE AL VIOLONCELLISTA SERGEI RODULGIN (PADRINO DI SUA FIGLIA) USATO COME PRESTANOME – ORA LE AUTORITÀ SVIZZERE INDAGANO PER RICICLAGGIO E POTREBBERO PORTARE ALLA LUCE I SOLDI DI PUTIN….

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Estratto dell’articolo di Franco Zantonelli per www.repubblica.it

 

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Nei giorni scorsi Der Spiegel ha pubblicato un duro articolo contro la Svizzera, affermando che Putin può ancora contare sul suo sostegno. Eppure, a partire dall’8 marzo, proprio in Svizzera, un tribunale di Zurigo potrebbe smascherare parte dell’immensa fortuna detenuta dall’autocrate russo.

 

Sotto accusa sono il direttore e tre dirigenti della filiale elvetica della banca russa Gazprombank, alla sbarra per riciclaggio, avendo aperto e gestito, tra il 2014 e il 2016, due conti per un ammontare complessivo di 50 milioni di franchi, più o meno l’equivalente in euro.

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Nell’atto d’accusa, ha rivelato il quotidiano zurighese Tages Anzeiger, il nome di Vladimir Putin viene espressamente menzionato. Questo perché il titolare dei due conti all’origine dell’inchiesta, il violoncellista Sergei Rodulgin, è una persona molto vicina all’entourage putiniano, così vicina da aver fatto da padrino alla 36 enne Katerina Thikonova, secondogenita del Presidente russo, che tra l’altro è stata vista più volte a Zurigo. […]

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Dopo la pubblicazione dei Panama Papers si mosse la Finma, equivalente svizzero della Consob, che prese di mira i dirigenti di Gazprombank Suisse, Denunciandoli alla Procura del Distretto di Zurigo per scarsa vigilanza e riciclaggio. Nell’atto d’accusa del Procuratore incaricato del caso si può leggere un passaggio inequivocabile.

 

“Si sa da tempo - viene scritto - che Vladimir Putin ufficialmente non è ricco ma che, in realtà, dispone di un’enorme fortuna, gestita da persone a lui vicine. Gazprombank avrebbe dovuto esaminare Sergueï Roldouguine molto più attentamente, cosa che non è stata fatta”.

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Insomma, la risposta alla domanda che si stanno ponendo da tempo in tanti, ovvero dove si trova la fortuna di Putin o parte di essa, potrebbe fornirla la giustizia svizzera. Convinta che Sergei Rodulgin altro non fosse se non una “testa di legno” al servizio del despota del Cremlino. […]

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