Francesco Bertolino per corriere.it - Estratti
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Coca-Cola ha appena toccato il massimo storico a Wall Street, superando i 310 miliardi di dollari di capitalizzazione, 70 in più della rivale di sempre Pepsi.
Dall’inizio dell’anno le azioni di Coca-Cola hanno guadagnato oltre il 20%, sfidando la gravità dell’inflazione e della conseguente riduzione dei consumi. Fra gennaio e giugno di quest’anno, mentre gli altri produttori di bevande e cibi accusavano cali nelle vendite, i ricavi del gruppo della Fanta e della Sprite sono saliti a 12,4 miliardi di dollari, con un margine di profitto che ha toccato i 2,6 miliardi. Quale è la ricetta segreta del successo della Coca-Cola?
Il marketing è certo una componente fondamentale e Coca-Cola è da sempre maestra nella pubblicità. L’azienda è riuscita a far digerire ai suoi clienti aumenti dei prezzi in serie. Solo l’anno scorso i prezzi delle sue bevande sono saliti in media del 10%, con picchi del 19% in Europa. Il rialzo dei listini non ha impedito a Coca-Cola di espandersi in nuovi mercati, arrivando nel 2023 a vendere 2,2 miliardi di bottiglie al giorno. La crescita è stata forte in particolare in Asia, tradizionalmente più legata a Pepsi, dove Coca-Cola ha registrato crescite significative in India, Giappone, Filippine e Corea del Sud.
Accanto a quello industriale, però, il record di Coca-Cola in Borsa è frutto anche di un ingrediente finanziario: i dividendi. Il gruppo paga cedole ai suoi azionisti da 50 anni consecutivi ed è riuscito ad incrementarla ogni anno. Senza considerare i dividendi, chi avesse investito 1 dollaro nella quotazione di Coca-Cola a Wall Street nel 1919, oggi si troverebbe in tasca oltre 600 mila dollari
coca cola con l immagine di kvicha kvaratskhelia
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