"DA SOLI SI VA PIÙ VELOCI, MA INSIEME SI VA PIÙ LONTANO" – ANDREA CECCHERINI OSPITA JOACHIM NAGEL, PRESIDENTE DELLA BUNDESBANK, A MILANO, E IL RIGIDO BANCHIERE TEDESCO SI SCIOGLIE CON I 450 STUDENTI DEL PROGETTO “YOUNG FACTOR”, DELL’OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI-EDITORI: “LE LORO DOMANDE MI HANNO OFFERTO SPUNTI PREZIOSI” – L’INFLAZIONE, IL PATTO DI STABILITÀ E IL FUTURO DELL’UE: “DOBBIAMO RESTARE UNITI E LAVORARE CON SPIRITO DI SQUADRA”

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1. DICHIARAZIONE DI JOACHIM NAGEL DOPO L’INCONTRO CON ANDREA CECCHERINI A MILANO

”Promuovere l'educazione finanziaria dei giovani è un compito sociale estremamente importante. Sono stato quindi molto felice di rispondere alle domande degli studenti allo Young Factor. Anche questi scambi sull'inflazione, sull'euro digitale e su molti altri temi economici mi offrono spunti preziosi - ed è divertente."

 

2. NAGEL: “TANTE SFIDE PER L’EUROPA, SERVE UNITÀ”

Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”

 

joachim nagel con gli studenti young factor osservatorio permanente giovani editori joachim nagel con gli studenti young factor osservatorio permanente giovani editori

Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel chiede unità e collaborazione ai Paesi europei, e «uno spirito di squadra per fare fronte alle delicate sfide economiche e sociali che abbiamo davanti».

 

A 450 studenti italiani, ospite dell’Osservatorio permanente Giovani- Editori presieduto da Andrea Ceccherini, il banchiere centrale tedesco ha detto: «Vi porto un messaggio di coesione: anche se abbiamo vissuto e in parte viviamo momenti difficili con pandemia, guerra, inflazione, i Paesi europei devono restare uniti, e lavorare con forte spirito di squadra per rendere omogenea la cornice delle regole Ue».

 

andrea ceccherini joachim nagel maria latella andrea ceccherini joachim nagel maria latella

[…]  «Tanti investitori mi dicono: perché dobbiamo mettere soldi in un’area che ha 27 leggi fallimentari diverse? Eppure se non rendiamo omogenea l’Europa, completando il mercato unico dei capitali, sarà molto difficile trovare i 500-700 miliardi di euro l’anno che servono per realizzare la transizione ecologica».

 

[…] Ai giovani, che gli hanno fatto decine di domande (e altrettanti selfie), Nagel ha detto: «Europa first!». Sull’inflazione ha mostrato fiducia: «Siamo sulla strada giusta e credo che in 12-15 mesi l’inflazione raggiungerà il nostro obiettivo».   Ceccherini ha detto: «Il progetto Young Factor ha un obiettivo solo: tenere i giovani dentro la discussione sulle scelte che contano e non fuori. La disinvoltura con cui la nostra classe dirigente aumenta il debito pubblico e lo lascia sulle vostre spalle non è nel vostro interesse. L’Europa vi garantisce più di quanto oggi facciano gli esponenti del governo».

 

young factor osservatorio permanente giovani editori milano young factor osservatorio permanente giovani editori milano

3. NAGEL VEDE LA LUCE SULL’INFLAZIONE: "RIUSCIREMO A DOMARLA IN 12-15 MESI"

Estratto dell’articolo di Luca Tavecchio per www.quotidiano.net

 

"Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano": si è chiuso con questo antico proverbio africano l’incontro tra Joachim Nagel, presidente della Banca Centrale tedesca, e circa 500 studenti delle scuole superiori italiane nell’auditorium del Grattacielo Pirelli a Milano.

 

andrea ceccherini joachim nagel andrea ceccherini joachim nagel

È stato Andrea Ceccherini […] a citare il proverbio come auspicio per una collaborazione più stretta tra i Paesi europei, Italia e Germania in particolare. Il numero uno della Bundesbank ha spiegato a una platea di studenti che la sfida del futuro per i Paesi europei si vince solo attraverso una maggiore coesione.

 

"L’Europa – ha detto Nagel – dev’essere più omogenea. Sia per essere più competitiva che per riuscire ad attrarre gli investitori extra europei. Le 27 legislazioni diverse in materia di bancarotta, per esempio, sono un freno e un limite alla fiducia degli operatori economici".

 

andrea ceccherini joachim nagel andrea ceccherini joachim nagel

[…] Il governatore della Banca centrale tedesca però è ottimista sulle prospettive economiche dell’Unione: "I dati sulla crescita, è vero, non sono confortanti, ma non dimentichiamoci che l’Europa è stata alle prese con due “Cigni Neri“ in quattro anni: prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina con la conseguente esplosione dei costi energetici.

 

[…] In tutti e due i casi siamo riusciti a rialzarci. E le previsioni dicono che dal 2025 la crescita sarà più consistente".

 

young factor osservatorio permanente giovani editori milano young factor osservatorio permanente giovani editori milano

[…] Certo, le sfide che attendono l’economia dell’Unione sono tante e difficili, a partire dalla digitalizzazione e dalla rivoluzione green. Sfide che per Nagel si affrontano sono con un nuovo spirito europeo, "che avrà nell’Euro digitale, nel cloud europeo e nelle regole più stringenti sulle criptovalute le sue realizzazioni più importanti. Tutti passi che dovremo fare collaborando, altrimenti l’Europa rischia rimanere indietro".

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