1 – CORONAVIRUS: CAPUTI (FEDERTERME), 'SETTORE VA AIUTATO SERIAMENTE'
(Adnkronos/Labitalia) - ''Dalla crisi del settore del turismo, degli alberghi e delle terme, si scatenerà un effetto a catena a dir poco devastante. Non basta metter in fila una lista di misure adottate, da cui, tra l'altro, calcolando bene si capisce che la cifra assegnata è nettamente minore a quella invece dichiarata, per risolvere una crisi che andrà avanti ancora per tutto il 2021.
Inoltre, i fondi resi disponibili per la cassa integrazione non sono un aiuto alle imprese, ma un giustissimo sostegno a milioni di lavoratori che rischiavano il licenziamento così come il bonus vacanze, che ha assorbito la maggior parte delle risorse, appare sempre più una misura estemporanea".
Così Massimo Caputi, presidente Federterme Confindustria. Secondo Caputi, "manca una visione strategica e lo dimostra la bozza di recovery plan. Il settore termale sta morendo così come quello alberghiero nel silenzio delle Istituzioni. Abbiamo più volte sollecitato interventi adeguati e ragionati che sostengano le imprese e le mettano in condizione di ripartire, ma allo stato attuale non abbiamo avuto riscontro".
"Ci auguriamo -conclude Caputi- che si riesca a capire, e oggi anche l'Istat lo certifica, che il turismo è una miniera d'oro per il nostro Paese e un asset economico che pesa in maniera preponderante e che, in parallelo, il sistema termale sostiene la salute, la prevenzione e la riabilitazione dei cittadini con costi bassissimi per lo Stato".
2 – TURISMO:BOCCA,11 MLD CIFRA ALTISONANTE MA RISTORI IRRISORI
(ANSA) - ROMA, 29 DIC - "Undici miliardi sono una cifra altisonante, ma purtroppo la realtà con cui ci misuriamo è fatta di ristori di importo irrisorio, di poche migliaia di euro per impresa. Ci sono imprese che sono chiuse da 10 mesi e hanno ricevuto un contributo a fondo perduto pari a una piccola parte del fatturato di aprile".
Lo dice all'ANSA il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca sulle iniziative a sostegno del turismo. "Il decreto Natale è stato a dir poco strabico - dice - e ha dimenticato totalmente strutture ricettive e terme che non possono nemmeno contare sul piccolo sollievo che può venire da vendite con asporto o consegne a domicilio". (ANSA).
"Abbiamo apprezzato - prosegue Bocca - l'esonero Imu previsto dalla legge di bilancio, che speriamo che nessuno avesse mai seriamente pensato di riscuotere, ma non sappiamo dove reperire le risorse necessarie per pagare la Tari". "In vista del decreto ristori quinquies - conclude il presidente di Federalberghi - chiediamo al governo un confronto nel merito, per discutere di una politica di sostegno che consenta alle nostre imprese di sopravvivere. Chiediamo anche certezze per i comprensori sciistici, la meeting industry e gli stabilimenti termali, che hanno diritto di sapere come e quando potranno riprendere l'attività". (ANSA).
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