1 – OCSE: SALARI REALI SCENDERANNO IN ITALIA DEL 3% NEL 2022
(ANSA) - "I salari reali scenderanno del 3% in Italia nel corso del 2022, contro una media Ocse del 2,3%": è quanto emerge dalle proiezioni contenute nelle Prospettive dell'Occupazione Ocse 2022 pubblicate oggi a Parigi.
"Nonostante l'aumento della tensione nel mercato del lavoro, la crescita salariale nominale rimane debole in Italia. Nel secondo trimestre 2022, la crescita annua dei salari orari negoziati è rimasta intorno all'1%, mentre l'inflazione ha raggiunto il 6,9% (contro una media Ocse del 9,7%)", si legge nella scheda dedicata all'Italia delle Prospettive dell'Occupazione.
2 – INFLAZIONE, GLI ITALIANI PERDONO 2.300 EURO IN UN ANNO
Alessandro Bergonzi per il “Corriere della Sera”
Crollano miti e certezze. Segnata da varie crisi simultanee, l'Italia si scopre un Paese più vulnerabile, con una classe media in difficoltà e 6 milioni di poveri in più nell'ultimo anno. «Chi ha meno di 50 anni probabilmente non ricorda una situazione del genere, per questo abbiamo scelto un tornado per la copertina del Rapporto 2022». Marco Pedroni, presidente Coop Italia, ha riassunto così l'analisi su consumi e stili di vita degli italiani che l'azienda di grande distribuzione ha presentato ieri a Milano.
Secondo il rapporto Coop 2022, l'inflazione a fine anno costerà alle famiglie italiane mediamente 2.300 euro, ancor di più (1.100 euro) per chi vive da solo. Se i consumi reggono ancora, sorretti dalla bella stagione, i problemi maggiori arriveranno con il freddo: il 57% degli italiani è già in difficoltà con l'affitto e il 26% sta pensando di sospendere o rinviare il pagamento, ma restringendo il campo a luce e gas, uno su tre entro Natale potrebbe non coprire più le spese delle utenze.
Specularmente si allargano le disuguaglianze. Dal 2019 la forbice tra chi ha troppo e chi ha troppo poco si è divaricata notevolmente, con un aumento del 36% della ricchezza posseduta dai paperoni d'Italia. Il tutto in un Paese che deve rivedere al ribasso le proprie previsioni di crescita, stimate al +3,2% a fine anno e +1,3% sul 2023. Un dato in linea con il ribasso del Pil mondiale, passato dal +5,7% del 2021 alla previsione di un +2,9% per quest' anno.
In un contesto del genere, anche super e ipermercati devono fare i conti con la riduzione dei margini, visto che, causa inflazione, il differenziale tra il prezzo dei beni alimentari acquistati dall'industria (+15% rispetto al 2021) e quello di vendita ai consumatori (+9%) segna un -5,7% a svantaggio della grande distribuzione.
Circostanze che hanno spinto Coop a mettere a punto un proprio piano di risparmio energetico che, come rivela Pedroni, «sarà completato nelle prossime due settimane, con l'obiettivo molto ambizioso di far risparmiare il 20%». Ma l'obbiettivo del Rapporto 2022 è anche capire come questi cambiamenti incidano sulla sfera emotiva degli italiani, per realizzare il quale, Coop ha coinvolto un campione di mille italiani rappresentativo della popolazione dai 18 ai 75 anni.
Allora, chi pensava che Covid e guerra facessero passare in secondo piano l'emergenza climatica resterà sorpreso nel leggere che per il 39% degli italiani intervistati, la preoccupazione maggiore nel lungo periodo è proprio quella legata all'ambiente, ben 11 punti percentuali in più rispetto ai timori generati dalla guerra in Ucraina. In generale, dalla pandemia, passando per emergenza climatica e crisi diplomatica, fino al carovita, il mondo in cui viviamo è sconvolto da una serie di eventi drammatici che obbligano al confronto con sfide globali.
mario draghi daniele franco roberto cingolani
Se si allarga la lente, infatti, si nota un aumento verticali dei poveri, passati dai 135 milioni del 2019 ai 270 di oggi, secondo la banca mondiale, per ogni punto percentuale di aumento dei prezzi alimentari, 10 milioni di persone entrano in condizione di povertà estrema. Infine, l'indagine delinea un mondo nuovo in cui il sogno della globalizzazione è ormai al tramonto e la democrazia è sempre più a rischio, basti pensare che, secondo l'ufficio studi Coop, il 40% del Pil mondiale arriva da governi autoritari e regimi.
daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO inflazione 1