Irene Maria Scalise per “Affari & Finanza - la Repubblica”
Per Douglas, Skinlabo, L' Occitane, Wycon e varie realtà del beauty è impennata di ordini web. Gli italiani non rinunciano all' estetica (soprattutto gli over 50) C hiusi in casa? Certo, ma senza rinunciare alla cura di viso, corpo e capelli.
il trucco va messo sul viso pulito
Le italiane (e gli italiani) non si arrendono alla ricrescita della tinta, o all' avanzare delle temute rughe, e scelgono il commercio elettronico per supplire alla forzata astinenza da centri estetici e profumerie. La vendita di prodotti di bellezza online, in nome di un' inguaribile vanità, ha subito nell' ultimo mese un' impennata del 30%.
«Mentre i negozi di profumerie, erboristerie e farmacie hanno visto un rallentamento delle vendite dei prodotti cosmetici - spiega Gian Andrea Positano, Responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia - c' è stata una significativa crescita dell' e-commerce del 30% dei cosmetici nelle ultime settimane, e se lo scorso anno il fatturato delle farmacie online era fermo al 10% ora la farmacosmesi è salita del 35%». E anche il target di pubblico è cambiato: «Si sta ampliando a varie fasce di età ed è un' opportunità per categorie come gli over 50 che abitualmente comprano poca cosmetica in farmacia».
E se il ceo della catena tedesca Douglas, Tina Müller, ha scritto su Linkedin che il loro marketplace online (usato abitualmente da 44 milioni di clienti) non è sufficiente a soddisfare le richieste di questo particolare momento tanto che apriranno una nuova linea di vendite on line, sono molte le realtà che hanno visto decollare i profitti generati da ordini fatti dal salotto di casa.
Un esempio per tutti è quello di Skinlabo, azienda 2.0 che vende esclusivamente online. Racconta il cofondatore e ceo Angelo Muratore: «La nostra crescita in Italia dal 28 febbraio al 28 marzo è stata del 40%, e nel mercato estero del 10%, e il nostro fatturato che nell' ultimo trimestre 2019 era di 300 mila euro mese nel primo trimestre 2020 è salito a 450 mila euro». Previsioni? «Il fatturato annuo, che era stato di 2 milioni di euro nel 2019 (era 500 mila nel 2018) arriverà a 6 milioni per il 2020 e gli attuali 200 mila clienti saliranno a mezzo milione».
L' asso nella manica di Skinlabo sono le "beauty consulting" che assistono i clienti in ogni passaggio e, specialmente in questi giorni tormentati, rispondono a vari tipi di domanda: «Noi siamo dei nativi digitali e da quando siamo partiti nel 2017 abbiamo capito la necessità di trasformare la vendita online in qualcosa di "caldo e compatibile" che ricrei con il cliente l' aspetto umano che c' è in profumeria - precisa Muratore - un elemento che è vincente specialmente ora perché diventa un antidoto contro la tristezza. Il nostro modello di business è rivoluzionario perché permette di vendere prodotti di alta qualità a prezzi abbordabili proprio perché abbiamo tagliato i tradizionali costi dei negozi fisici».
Boom dell' online anche per Wycon, catena che fattura 91 milioni l' anno e da lavoro a 500 persone.
Spiega il direttore generale Gianfranco Satta: «Il canale dell' e-commerce, che per noi vale normalmente il 20% del fatturato, ha avuto con il Covid 19 un' impennata del 100% di vendite ma nonostante ciò siamo riusciti a mantenere il tempo standard di consegne che è tra le 24 e le 36 ore ed abbiamo ulteriormente allargato la forbice dei clienti che spazia dai teen ager al pubblico decisamente adulto». Non solo.
«Per incentivare l' acquisto abbiamo lanciato un' offerta che prevede consegne gratuite dai 14 euro».
E anche per L' Occitane, un impero da 3.400 punti vendita nel mondo, la proporzione rispetto all' online è cambiata. Spiega Michele Succio, General Manager L' Occitane Italia: «Dall' inizio della diffusione della pandemia, in concomitanza con la chiusura delle nostre boutique in tutta Italia, il canale e-commerce ha continuato ad alimentare le vendite, diventando il principale driver di crescita del momento e seguendo il trend generale del boom di acquisti online per quando riguarda la cosmetica, con una grande impennata dello skincare».
La via dell' e-commerce era di fatto già avviata da tempo: «Non è possibile essere presenti in tutte le città con le sole nostre boutique. L' Occitane ha per questo sviluppato e implementato il suo e-commerce negli ultimi anni, per essere sempre più vicini al cliente e per offrirgli diversi servizi dall' acquisto con consegna a domicilio o in boutique, alla possibilità di ordinare online e ritirare in negozio il proprio prodotto in sole due ore».
Cosa succederà domani? Conclude il direttore generale di Bologna-Fiere Cosmoprof, Enrico Zannini: «In questo complicato scenario siamo in costante contatto con i nostri espositori e indubbiamente sta crescendo molto l' e-commerce. Arginata l' emergenza torneranno i canali tradizionali ma con una consapevolezza in più sull' attenzione dei consumatori ai prodotti, alla sicurezza e i processi produttivi».
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