Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
Torna in discussione uno dei pilastri del progetto industriale di Vivendi su Telecom-Tim: la joint-venture con la controllata francese Canal Plus per la produzione e distribuzione di contenuti sul web e sul telefono mobile. Nella tarda serata di mercoledì Consob ha notificato a Tim la violazione di alcune disposizioni delle norme sulle operazioni con parti correlate. La contestazione era stata mossa dal collegio dei sindaci della stessa Tim, che in ottobre, a monte del consiglio che aveva dato via libera all' architettura della joint venture, aveva segnalato alla Consob presunte irregolarità.
Nel merito, si contesta ai vertici di Tim di aver fatto approvare la joint-venture sulla base di maggioranze semplici sia nei comitati interni sia in consiglio d' amministrazione in quanto l' operazione sarebbe stata «di minore rilevanza».
La Consob invece ha sposato l' interpretazione dell' organo di vigilanza interno, secondo il quale l' accordo con Canal+ (controllata da Vivendi) si configura come un' operazione con parti correlate «di maggiore rilevanza» che necessita dell' unanimità da parte dei consiglieri indipendenti e di maggioranze più ampie nel board per essere approvata.
E finora cinque i consiglieri indipendenti, non espressi da Vivendi, si sono astenuti o hanno votato contro. Alla luce della decisione della Consob, che potrebbe sfociare in sanzioni amministrative, il collegio dei sindaci (salvo sorprese) impugnerà la delibera in tribunale per chiedere l' annullamento degli effetti. A meno che la società telefonica non decida di riesaminare l' operazione.
La vicenda è senz' altro destinata ad avere ripercussioni sulla trattativa tra Tim e Mediaset sui contenuti, ma anche sui negoziati tra Vivendi e Fininvest, di cui l' accordo con il Biscione è uno snodo cruciale. Tra i 460 milioni previsti per l' acquisto dei diritti sui film e sui canali free di Mediaset, e quelli per l' ultima fase della Champions League - si parla di 100 milioni per 5 mesi -, la sensazione è che alla fine il «pegno» per la mancata acquisizione di Premium, Vivendi lo voglia far pagare a Tim.