LO SCOPRIREMO SOLO VIVENDI – ARNAUD DE PUYFONTAINE, CEO DEL GRUPPO FRANCESE, SI E' DIMESSO DAL CDA DI TIM! A CHE SERVE QUESTA MOSSA DI BOLLORÉ? IL PASSO INDIETRO E' STATO ACCOMPAGNATO DALLA RICHIESTA DI DISCONTINUITA' IN CDA ALLA LUCE DELL'INSODDISFAZIONE DI VIVENDI NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE SALVATORE ROSSI, GIUDICATO NON IMPARZIALE - LA PRECISAZIONE DELLA SOCIETÀ: "NESSUNA VOLONTÀ DI MONETIZZARE. VIVENDI È UN INVESTITORE DI LUNGO TERMINE E CONFERMA IL PROPRIO INTERESE INDUSTRIALE"

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ARNAUD DE PUYFONTAINE ARNAUD DE PUYFONTAINE

Tim, De Puyfontaine si dimette e chiede discontinuità
 
Il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, si è dimesso dal cda di Tim. Il passo indietro, che non preclude a un disimpegno dei francesi dal gruppo telefonico, è stato accompagnato dalla richiesta di discontinuità in cda, alla luce dell'insoddisfazione di Vivendi nei confronti del presidente Salvatore Rossi, giudicato non imparziale. "Fino a quando per Tim non verrà aperta una nuova stagione, Arnaud de Puyfontaine desidera dedicare tutte le sue energie nella capacità di amministratore delegato di Vivendi, maggiore azionista di Tim dal 2015, con l'obiettivo di ristabilire un percorso di crescita per Tim e per vedere adeguatamente riconosciuto il valore reale dell'azienda e della sua rete", fanno sapere fonti vicine ai francesi, che da sempre attribuiscono alla rete di Tim un valore molto superiore a quello riconosciuto da Cdp. Ma l'uscita dal consiglio consentirà anche a de Puyfontaine di muoversi con maggior libertà, in una fase negoziale particolarmente delicata, che vede il governo impegnato a definire i suoi obiettivi per il Paese. "In questa fase di dialogo tra i principali azionisti di Tim e il governo, è fondamentale che tutti i soggetti interessati possano essere liberi di operare in modo costruttivo e trasparente nell'interesse di Tim e di tutti i suoi azionisti", viene spiegato da Parigi. Da cui si ribadisce che Vivendi resta "un investitore di lungo termine" e "conferma con forza il suo interesse industriale per Tim e la propria volontà di intraprendere ulteriori operazioni industriali in Italia".
 

SALVATORE ROSSI - TIM SALVATORE ROSSI - TIM

2. MAIL A DAGOSPIA

Riceviamo e pubblichiamo da Vivendi:

In riferimento a quanto da voi titolato, nessuna volontà di monetizzare da parte di Vivendi.

 

A scanso di equivoci, Vivendi è un investitore di lungo termine, conferma con forza il proprio interesse industriale per TIM e la propria volontà di intraprendere ulteriori operazioni industriali in Italia.

 

A disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.

 

Grazie,

Cristina Fossati

 

3. TIM, VERSO LE DIMISSIONI DI DE PUYFONTAINE

Estratto dell’articolo di Elena Dal Maso e Manuel Follis per www.milanofinanza.it

 

Potrebbero essere comunicate oggi, lunedì 16 gennaio, le dimissioni dal cda Tim di Arnaud de Puyfontaine. Fonti di milanofinanza.it hanno confermato che il ceo di Vivendi e consigliere d'amministrazione di Telecom Italia dal 2015 si prepara a rilasciare le dimissioni dal board della società di cui la media company francese è primo azionista con il 23,75%.

 

BOLLORE' DE PUYFONTAINE BOLLORE' DE PUYFONTAINE

Per le motivazioni occorrerà attendere l'eventuale comunicazione. Anche perché la decisione è data in arrivo ma al momento non ci sono conferme ufficiali. Il titolo Telecom Italia, intanto, sale dello 0,8% a metà mattinata, poi accelera (+1,05%) a 0,25 euro a Piazza Affari per 5,3 miliardi di capitalizzazione.

 

Tre cose da sapere su Telecom Italia

Come ha scritto MF-Milano Finanza nel numero del 14 gennaio 2023, «dopo mesi di trattative, alcune cose almeno sono chiare. Prima, che lo Stato italiano è determinato a riportare le grandi reti di telecomunicazioni sotto il suo controllo. Seconda, che Vivendi non vede l’ora di uscire da Telecom (e in questo senso si comprende l’atteso ritiro di Arnaud de Puyfontaine). Terza, che Telecom e il suo management hanno digerito, come conseguenza delle posizioni degli azionisti Cdp e Vivendi, l’idea di perdere la rete e di essere ridimensionati ad una società di tlc commerciale come altre». […]

PIETRO LABRIOLA PIETRO LABRIOLA

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