Uski Audino per “La Stampa”
Un «pacchetto massiccio» di alleggerimenti da 65 miliardi: è così che si muove il governo di Berlino per affrontare l'aumento dei costi dell'energia. Un tetto al caro-elettricità finanziato da un prelievo agli extra-profitti delle aziende di energia che hanno beneficiato dall'aumento del prezzo del gas (ma che fanno il loro fatturato da fonti estranee al gas) e un aumento dei sussidi alle fasce più deboli della popolazione - pensionati, studenti, redditi bassi - sono le due direttrici che orientano il terzo pacchetto di alleggerimento in Germania.
Dopo 22 ore di trattative serrate - e diverse settimane di discussioni preparatorie - il governo di coalizione tedesco è arrivato a produrre un documento di 13 pagine nel quale si prevedono - nero su bianco - misure «per oltre i 95 miliardi», se si sommano anche i 30 miliardi dei due pacchetti precedenti.
Tutto questo senza contrarre nuovi debiti, ma attingendo a risorse del bilancio 2022-2023 e senza sospendere nel 2023 la norma del cosiddetto «freno al debito», ha detto con orgoglio il ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner. «È tanto quello che stiamo muovendo, ma è necessario» ha dichiarato il cancelliere Olaf Scholz in conferenza stampa. Nel documento si confida sull'Europa per misure che riequilibrino il mercato dell'elettricità.
«Da diverse settimane si discute di misure di emergenza a livello europeo per correggere lo squilibrio del mercato elettrico, contenere i prezzi e proteggere i consumatori» - si legge. «Il governo federale si impegnerà con vigore affinché nella Ue si arrivi ad un accordo veloce. Soprattutto per ciò che riguarda il tetto massimo ai ricavi per gli impianti di produzione di energia elettrica a basso costo», si legge a pagina 3.
Sul gas la via scelta da Berlino è quella di «sostituire le quantità mancanti di gas» dalla Russia «con nuove fonti» e rispetto al desiderato tetto al prezzo del gas, per «smorzare i prezzi sul gas» verrà istituita una commissione di esperti che dirà se un simile modello è «realizzabile in Germania o in Europa». Si prende tempo, dunque.
La misura sul «freno al prezzo dell'elettricità» prevede di introdurre un prezzo calmierato per un certo consumo base di elettricità. Una novità che dovrebbe spingere i consumatori a non superare la soglia portandoli a risparmiare elettricità. Questa operazione di contenimento sarebbe finanziata da un prelievo da quelle aziende energetiche che finora hanno beneficiato dall'aumento dei costi del gas, dal momento che il prezzo dell'elettricità prodotta da qualsiasi fonte è legata e trainata dal prezzo del gas.
Sul fronte degli aiuti il pacchetto prevede di aumentare i sussidi mensili per i figli a carico di 18 euro, per il sussidio di cittadinanza (che passerà da 449 a 550 euro per il singolo), per i costi del riscaldamento per i redditi bassi, oltre a misure una tantum per studenti e pensionati. Per le aziende ad alto consumo di energia sarà previsto un programma di alleggerimenti da presentare entro 31 dicembre.
Dalla trattativa ogni partito esce vincitore: i socialdemocratici portano a casa la misura sugli extra-profitti delle aziende energetiche per finanziare il tetto sull'elettricità, i verdi ottengono l'estensione di un biglietto unico per il trasporto pubblico in tutta la federazione (sul modello del successo ottenuto dal biglietto a 9 euro) e l'aumento del sussidio per i figli a carico, mentre i liberali spuntano un cambiamento nella progressione delle imposte.
Chi invece non è affatto contenta è la Bdi, la confindustria tedesca, che definisce le misure «deludenti e non concrete», in un comunicato dai toni raramente così aspri. La situazione economica in Germania è «esplosiva», dice Bdi. Nella grande industria come nelle piccole imprese.
Arcelor-Mittal da fine settembre sospenderà l'attività di due altoforni a Brema e Amburgo «fino a nuovo ordine» perché i costi di elettricità e gas rendono la produzione «non più concorrenziale», mentre ieri è esploso il caso di un piccolo panificio costretto a chiudere perché non sostiene più le spese di gestione per le bollette del gas quadruplicate in un mese. La cura proposta dal governo per la Bdi non è adeguata: non abbastanza dettagliata negli interventi, troppo lenta nella tempistica e nell'adeguamento delle procedure burocratiche. In autunno l'ardua sentenza.
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