Estratto dell’articolo di Andrea Giacobino per “il Tempo”
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET
Venticelli di pace sulle Assicurazioni Generali a un anno esatto di distanza dall’assemblea dei soci che sancì la spaccatura tra il lato di Mediobanca, primo socio col 13,1% e i fondi internazionali che ottennero la riconferma dell’amministratore delegato Philippe Donnet, e il lato contrario dei soci italiani forti, la Delfin dei Del Vecchio, Francesco Gaetano Caltagirone e i Benetton.
Ieri infatti durante l’assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2002 e il dividendo, s’è incastrato il puzzle rappresentato dalla nomina del collegio sindacale, con il presidente nominato dalla lista presentata dal gruppo Caltagirone e gli altri due candidati espressi da Assogestioni, con il rispetto delle quote di genere.
La lista dei gestori ha infatti ottenuto l’88,7% delle preferenze e ha nominato Paolo Ratti e Sara Landini; quella di Caltagirone il 5,56%, ed essendo la lista di minoranza, per statuto ha espresso il presidente del collegio sindacale, che sarà Carlo Schiavone.
Una nomina importante per il costruttore, editore e finanziere romano perché il collegio sindacale è di fatto il «controllore» del consiglio d’amministrazione dove invece Caltagirone e gli altri soci privati italiani sono in minoranza.
Se il venticello di pace diventerà pace vera per il Leone di Trieste lo si capirà a breve visto che a ottobre scadrà il consiglio d’amministrazione di Mediobanca, di cui Delfin è primo socio col 20% circa e Caltagirone ha circa il 6%.
I due soci forti, fuori però dal patto di altri azionisti (guidati dalla famiglia Doris) silureranno l’amministratore delegato Alberto Nagel? Proprio nei giorni scorsi Massimo Doris, numero uno di Banca Mediolanum, s’è detto favorevole al matrimonio fra Mediobanca e Banca Generali, controllata del gruppo assicurativo. E da qui potrebbe passare la pacificazione anche per Generali. […]