SIAMO SULL’ORLO DEL BARATRO – L’ALLARME DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SULLE PROSPETTIVE ECONOMICHE GLOBALI: “SONO PIÙ CUPE” – IL MESSAGGIO ALL’ITALIA: “SONO DESIDERABILI PIÙ AMBIZIOSI PIANI DI RIDUZIONE DEL DEBITO. LA COMBINAZIONE DI UNA POLITICA DI BILANCIO PIÙ RIGOROSA E DI RIFORME STRUTTURALI SERVIREBBE A RIDURRE MATERIALMENTE IL PESO DEL DEBITO PUBBLICO NEL MEDIO TERMINE. IL RAPPORTO DEBITO-PIL NELLE ECONOMIE SENZA SPAZIO DI BILANCIO O CHE LO HANNO A RISCHIO VEDREBBERO UN CALO MARCATO NEI PROSSIMI ANNI…"

-

Condividi questo articolo


KRISTALINA GEORGIEVA KRISTALINA GEORGIEVA

(ANSA) - Le prospettive economiche globali sono "più cupe": l'economia si è indebolita con il materializzarsi di rischi al ribasso e guardando avanti le sfide sono "immense". Il Fondo Monetario Internazionale presenta al G20 un quadro più difficile di solo un mese fa, quando aveva presentato il World Economic Outlook.

 

Da allora gli indicatori economici hanno mostrato un ulteriore indebolimento. "Una quota crescente di paesi del G20 è passata dal trovarsi in territorio di espansione all'inizio dell'anno a livelli che segnalano contrazione", afferma Tryggvi Gudmundsoson, economista dell'istituto di Washington.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti

Nonostante i segnali di rallentamento è necessario - esorta il Fondo - continuare a dare la priorità al contenimento dell'inflazione, "così come affrontare gli elevati livelli di debito proteggendo i più deboli". Ribadendo che la politica di bilancio non deve andare contro gli obiettivi di quella monetaria, il Fmi mette in evidenza la necessità di piani di riduzione del debito più ambiziosi nel medio termine in diverse economie del G20, inclusa l'Italia.

 

"Nel medio termine più ambiziosi piani di riduzione del debito sono desiderabili in diverse economie per ricostituire i cuscinetti fiscali (ad esempio India, Francia, Italia, Giappone, Sud Africa e Spagna)", spiega il Fondo mettendo in evidenza come "la combinazione di una politica di bilancio più rigorosa e di riforme strutturali servirebbe a ridurre materialmente il peso del debito pubblico nel medio termine.

 

THE ECONOMIST SULLE BANCHE ITALIANE THE ECONOMIST SULLE BANCHE ITALIANE

Il rapporto debito-pil nelle economie senza spazio di bilancio o che lo hanno a rischio vedrebbero un calo marcato nei prossimi anni (ad esempio India, Italia, Sud Africa e Spagna)". "In un contesto di economia globale debole, riforme strutturali che rafforzano la crescita possono aiutare a spingere oggi l'attività economica oltre a rafforzare il potenziale di crescita nel medio termine", aggiunge il Fmi constatando come in Francia, Germania e Italia riforme del mercato del lavoro faciliterebbero la riqualificazione dei lavoratori.

 

Il Fondo, quindi, mette in evidenza come un rafforzamento delle politiche commerciali e di investimenti pubblici possano contribuire a prevenire la frammentazione e rafforzare la crescita. "Razionalizzare e migliorare i processi di investimenti pubblici può dare uno slancio agli investimenti verdi, accelerare la transizione verde e sostenere la crescita.

 

economia sommersa Italia economia sommersa Italia

Azioni utili in questo senso includono il ridurre gli ostacoli amministrativi e legali, migliorare il coordinamento fra i diversi livelli di governo, gestire le carenze di lavoro e materiale (ad esempio Germania) e aumentare la trasparenza (ad esempio Italia)", precisa il Fmi esortando il G20 a un'azione congiunta per una "ripresa forte, bilanciata a inclusiva".

 

Le sfide che l'economia globale si trova sono "immense e l'indebolimento dei indicatori economici punta a ulteriori difficoltà andando avanti. In ogni caso - osserva Gudmundsson - con un'azione politica attenta e sforzi multilaterali congiunti, il mondo può muoversi verso una crescita più forte e inclusiva".

giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…