Estratto dell’articolo Franco Zantonelli per www.repubblica.it
Già infragilita da una serie di scandali, costati in 3 anni la testa di due Ceo e di un Presidente del Cda, per non parlare dei miliardi persi con i fondi speculativi Archegos e Greensill, la banca svizzera Credit Suisse si trova tra le più esposte alla tempesta finanziaria, provocata sui mercati dal fallimento della SVB, la Silicon Valley Bank.
Oggi […] il secondo istituto elvetico per importanza ha visto, per la prima volta, la sua azione scendere sotto i 2 franchi. Un tonfo di circa il 70%, rispetto a un anno fa e una perdita di oltre il 25% a metà giornata, rispetto alla chiusura di ieri alla borsa di Zurigo, toccando così il minimo storico. […]
A provocare l’odierno terremoto borsistico per Credit Suisse è intervenuto l’annuncio, da parte del presidente di Saudi National Bank, Ammar Al Khudairi, che l’istituto arabo, maggiore azionista della banca svizzera dall’autunno scorso, non intende più iniettare nuovi capitali in caso di ulteriori necessità.
[…] La valanga che ha travolto Credit Suisse, già sofferente di suo, porta a chiedersi se il fallimento di una banca californiana di medie dimensioni possa comportare un rischio sistemico, come avvenne nel 2008, con il fallimento di Lehman Brothers.
“Il fallimento di SVB comporta un rischio sistemico nei mercati finanziari per almeno due motivi”, spiega a Repubblica Sergio Rossi, professore ordinario di macroeconomia ed economia monetaria all’Università di Friburgo.
“Da un lato- la sua tesi -questo fallimento aumenta la fragilità finanziaria delle banche creditrici di SVB, che a loro volta potrebbero essere costrette a vendere una parte delle loro attività su questi mercati, creando così un effetto domino devastante per la finanza globale.
Dall’altro lato, le banche come Credit Suisse, che già avevano subìto una fuga notevole di depositanti, potrebbero trovarsi al centro di una repentina corsa agli sportelli assai problematica per la loro sopravvivenza, durante le attuali turbolenze finanziarie.”
E siamo solo a metà settimana vien da dire e, di conseguenza, ci aspettano ancora due giorni di calvario, prima di poter tirare il fiato durante il prossimo fine settimana, quando le borse saranno chiuse.
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