Paolo Stefanato per ''il Giornale''
Esattamente due mesi fa Silvano Cassano lasciava l' incarico di ad di Alitalia. La compagnia sta vivendo un interim con tutte le deleghe nelle mani del presidente Luca di Montezemolo. Una situazione che rischia di divenire inadeguata in un momento di stress per l' intero settore del trasporto aereo, accentuato in queste ore dalla strage di Parigi.
L' incarico di trovare un top manager competente, autorevole e con esperienza internazionale è stato dato ai cacciatori di teste di Egon Zender, ma per il momento nessun nome è trapelato. E gli arabi di Etihad che con il 49% sono i soci di riferimento vorrebbero imprimere un' accelerazione. Ma in questo momento non sembra nemmeno scontata la configurazione della governance: anziché un ad potrebbe essere preferita la figura di un direttore generale, ugualmente centrale ma meno autonomo.
hogan cassano montezemolo renzi d'amico
Già in questa fase molti manager di Alitalia riferiscono direttamente agli interlocutori di Abu Dhabi e questo è funzionale al ruolo d' influenza del socio arabo. Va anche considerato che i capitali dell' emirato hanno appena rinunciato, per visioni diverse con l' azionista Atlantia, a un investimento in Adr, quando l' ingresso a Fiumicino sembrava il prolungamento naturale di quello in Alitalia.
La situazione è fluida. Lo stesso Montezemolo, si dice, sarebbe attratto dalla presidenza di Unicredit se ci fosse un rimpasto nel cda (dove oggi è vicepresidente) come qualcuno si attende; in quel caso lascerebbe l' Alitalia, per la quale è il garante di italianità sullo scenario internazionale, a cominciare dalle autorità di Bruxelles. E poi ci sono i conti: la compagnia ha perso 130 milioni nel primo semestre e si attendono i risultati del terzo trimestre, che per stagionalità è il migliore dell' anno. Mentre il pareggio operativo resta previsto per il 2017.
montezemolo ad abu dhabi con Khaldoo Al Mubarak
L'attività si arricchisce di piccole ricercatezze (l' autista a domicilio per chi viaggia in business, servizio di cortesia ai transiti di Fiumicino, regole più favorevoli per accendere i cellulari all' atterraggio), ma il vero business, quello dei voli di lungo raggio, non vive un' espansione travolgente: nell' ultimo anno sono stati aperti collegamenti con Abu Dhabi da Milano e da Venezia e da Roma per Seul. Il Milano Shanghai è stato aperto e chiuso per l' Expo; ora si sta pensando di riaprirlo, ma un volo così ha bisogno di un ampio periodo di investimenti prima di andare a profitto.
La destinazione Abu Dhabi, servita anche da Roma, ha assunto crescente rilievo perché Alitalia porta traffico a Etihad per i suoi voli verso oriente. È un modello che si ripete: un tempo, quando il socio forte era Air France, i flussi alimentavano l' hub Parigi; oggi, quello di Abu Dhabi. Un' Alitalia più forte, con nuovi voli sull' Atlantico o sulle destinazioni servite appare ancora lontana.