SOLDI, SOLDI, SOLDI: COME I PAESI DEL GOLFO SI "COMPRANO" L'EUROPA - IL MILAN RINNOVA L’ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON LA COMPAGNIA DEGLI EMIRATI ARABI “FLY EMIRATES” PROPRIO MENTRE A BRUXELLES SI SCOPRONO SACCHI DI BANCONOTE PROVENIENTI DAL QATAR PER CORROMPERE I POLITICI EUROPEI - GLI EMIRI RIEMPIRANNO LE CASSE DELLA SOCIETÀ CON 30 MILIONI DI EURO L’ANNO PER AVERE IL LOGO STAMPATO SULLA DIVISA DELLA SQUADRA (PIU' DEL DOPPIO DELLA CIFRA SGANCIATA LO SCORSO ANNO)

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Federico Strumolo per “Libero quotidiano”

 

ANNUNCIO ACCORDO TRA IL MILAN E FLY EMIRATES ANNUNCIO ACCORDO TRA IL MILAN E FLY EMIRATES

I soldi arabi, ormai, rappresentano una componente essenziale nel mondo del calcio. Ne è la dimostrazione il Mondiale in Qatar, che si concluderà domenica con l'imperdibile finale tra Argentina e Francia, e non ne fa certo un'eccezione la serie A, come dimostrato dagli ingenti investimenti dal Medio Oriente anche nel nostro campionato. Da ieri, d'altronde, è ufficiale il rinnovo della collaborazione tra il Milan e Fly Emirates.

 

Un accordo per lo sponsor di maglia che permetterà al club rossonero di più che raddoppiare le entrate rispetto alla vecchia intesa, passando da 14 milioni di euro a stagione, a 30. Così, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi continuerà a ricoprire il ruolo di Official Airline Partner e Principal Partner del Diavolo: il logo Fly Better sarà presente, come detto, sulle maglie del Milan e il marchio Emirates comparirà anche sulle divise delle giovanili coinvolte nel progetto Ac Milan Academy in Italia e all'estero (oltre a includere la presenza del marchio Emirates all'interno dello stadio di San Siro e ulteriori iniziative di marketing).

 

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Un binomio, tra i due colossi, nato nel 2007, con il marchio della compagnia aerea apparso per la prima volta sulle maglie rossonere nella stagione 2010/11, subentrando alla società di scommesse Bwin (e in quella stagione arrivò il diciottesimo scudetto). «Siamo entusiasti di proseguire la collaborazione con il Milan e di creare nuove opportunità per interagire con una delle tifoserie più passionali al mondo - dice il presidente di Emirates Airline Tim Clark -. La collaborazione con il club rossonero si aggiunge agli importanti investimenti realizzati in Italia negli ultimi tre decenni».

 

E i (tanti) soldi in arrivo da Emirates, permetteranno al club campione d'Italia di aumentare le entrate dagli sponsor di maglia, rendendo le divise rossonere più ricche che mai. Basti pensare che ai già citati 30 milioni dell'accordo ufficializzato ieri, si aggiungono altri 30 milioni dello sponsor tecnico Puma (rinnovato lo scorso giugno), più i 7 milioni da Wefox (accordo annunciato a febbraio per il retro sponsor) e i 5 milioni di Bitmex (per lo sponsor sulla manica, dopo l'intesa ufficializzata lo scorso agosto), per un totale di ben 72 milioni, a cui vanno aggiunti anche una decina di bonus.

 

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Un'attenzione, del Milan verso i mercati arabi, evidenziata anche dalla decisione del club di via Aldo Rossi di aprire un nuovo ufficio a Dubai, con l'obiettivo di potenziare la strategia comunicativa e commerciale dei rossoneri in tutto il Medio Oriente. E non è un caso che la squadra di Stefano Pioli si trovi proprio nella capitale dell'omonimo emirato per preparare la ripresa del campionato (che per il Milan avverrà mercoledì 4 gennaio alle 12.30 in casa della Salernitana: da lì riparte la rincorsa al Napoli e alla seconda stella) e, nel mentre, giocare amichevoli di lusso che attirano i tifosi di quella parte del mondo (martedì è arrivata la sconfitta 2-1 contro l'Arsenal e in tribuna erano presenti tanti appassionati con la maglia rossonera; oggi alle 16.30 italiane si gioca Milan-Liverpool, in diretta esclusiva su Dazn).

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Al gruppo si è aggiunto proprio ieri anche Simon Kjaer, rientrato dopo il deludente Mondiale con la sua Danimarca, terminato con l'ultima posizione nel gruppo D, proprio quello vinto dalla Francia di Theo Hernandez e Olivier Giroud, unici milanisti ancora in Qatar e per cui tutti i compagni faranno il tifo domenica pomeriggio.

 

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