SONO DAZI AMARI – XI JINPING PREPARA LA VENDETTA PER LE TARIFFE IMPOSTE DALL’UE SULLE AUTO ELETTRICHE CINESI: PECHINO VORREBBE AUMENTARE L’IMPOSTA PER L’IMPORTAZIONE DALL’EUROPA DEI VEICOLI DI GROSSA CILINDRATA, DAL 15 AL 25% - LA MOSSA ARRIVA DOPO L'INTRODUZIONE DEI DAZI SUI FORMAGGI EUROPEI (CHE COLPISCE IN PARTICOLARE LA FILIERA CASEARIA ITALIANA) – A TREMARE È SOPRATTUTTO LA GERMANIA: PER LE CASE AUTOMOBILISTICHE TEDESCHE, LA CINA RAPPRESENTA IL 30% DELLE VENDITE...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “La Stampa”

 

auto elettriche cinesi - dazi auto elettriche cinesi - dazi

Più dazi sulle auto di grossa cilindrata. Lo spauracchio tanto temuto dall'Unione europea nella nuova contesa commerciale con la Cina inizia a stagliarsi all'orizzonte. Ieri, il ministero del Commercio di Pechino ha tenuto una riunione coi rappresentanti dell'industria automobilistica nazionale per discutere l'innalzamento delle tariffe dal 15 al 25% per le importazioni di veicoli europei con motori da 2,5 litri o più.

 

Dopo l'avvio dell'indagine sui prodotti lattiero-caseari di diversi Paesi (Italia compresa), è il secondo atto della ritorsione dopo che la Commissione europea ha confermato l'intenzione di imporre dazi aggiuntivi ai veicoli elettrici cinesi. […]

 

DAZI UE SULLE AUTO ELETTRICHE CINESI DAZI UE SULLE AUTO ELETTRICHE CINESI

In ballo c'è infatti un settore in cui il mercato cinese pesa tantissimo. Nel 2023, i Paesi del blocco hanno esportato 196 mila unità in Cina, con un aumento dell'11%. A tremare è soprattutto la Germania, che nonostante il calo dei primi mesi del 2024, quest'anno ha già esportato veicoli a grossa cilindrata per 1,2 miliardi di dollari. Il gigante asiatico rappresenta circa il 30% delle vendite delle case automobilistiche tedesche, in primis Mercedes-Benz e Porsche. Non a caso, quello di Berlino è il governo più contrario ai dazi definitivi contro i veicoli elettrici cinesi. […] Attenta anche la Slovacchia, secondo fornitore Ue.

 

La Cina è convinta di avere il coltello dalla parte del manico. D'altronde, le spedizioni europee verso la Repubblica Popolare hanno toccato nel 2023 un controvalore di 19,4 miliardi di euro, mentre Pechino ha esportato 9,7 miliardi di euro di e-car in Ue.

 

guerra commerciale europa cina guerra commerciale europa cina

[…] Proprio ieri, l'International Trade Center ha reso noto che i veicoli cinesi hanno quadruplicato le vendite in America Latina: dai 2,2 miliardi di dollari del 2019 si è passati agli 8,5 miliardi del 2023. I media statali criticano il "protezionismo" dell'Ue e pronosticano che alla fine si rivelerà un boomerang: «I produttori europei non sono in grado di eguagliare il vantaggio di costo dei marchi cinesi, che hanno già realizzato economie di scala e catene di fornitura integrate», scrive il tabloid nazionalista Global Times. «I dazi incoraggerebbero le case cinesi a costruire impianti di produzione in Europa» per aggirare le tariffe.

 

BYD sta già costruendo una fabbrica in Ungheria, Dongfeng (che non è nella lista dei produttori colpiti dalle tariffe aggiuntive) potrebbe farlo in Italia. Senza contare che i profitti europei di BYD sono superiori del 45% rispetto a quelli cinesi, il che significa che il mercato rimarrebbe attrattivo anche con le nuove tariffe. […]

ARTICOLI CORRELATI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!