Maria Teresa Cometto per “CorrierEconomia - Corriere della Sera”
Più intelligente, sottile, potente, colorato e resistente. Ma non rivoluzionario. Così sarà il nuovo iPhone atteso al lancio il 7 settembre a San Francisco, secondo le indiscrezioni trapelate in Rete. La vera rivoluzione - a cui sta lavorando alacremente la squadra di designer e ingegneri capitanata dal quartetto Jony Ive, Craig Federighi, Dan Riccio e Johny Srouji - dovrebbe esplodere l' anno prossimo, con le celebrazioni del decimo anniversario del lancio dell' iPhone. È per quella occasione, secondo molti analisti e fan della Mela, che il telefonino ideato da Steve Jobs si presenterà con un look radicalmente nuovo.
Il genio del design Ive da tempo sogna di realizzare un modello che appaia come una semplice lastra di vetro, ha rivelato il Wall Street Journal . Per poterlo fare, il responsabile dell' hardware Riccio sta sperimentando l' uso di un nuovo materiale, il liquidmetal e della nuova tecnologia Oled (Organic light emitting diode) per rendere il display illuminato di luce propria.
Mentre Srouji cerca di progettare un microprocessore - il cervello dell' apparecchio - sempre più potente. E Federighi sviluppa sempre nuove capacità di Siri, l' assistente virtuale, sperando di riuscire a farle non solo rispondere alle domande dei suoi padroni, ma anche anticipare le loro necessità.
Le attese Intanto i fedeli della Mela devono accontentarsi di un nuovo modello - chiamiamolo iPhone 7 per semplicità - che dovrebbe assomigliare molto al 6 e al 6s, con solo miglioramenti incrementali rispetto alle versioni 2014 e 2015. Tanto che potrebbe chiamarsi anche iPhone 6SE per marcare la continuità con la stessa struttura e stesso formato, 4,7 pollici per quello di base e 5,5 per il Plus.
La novità maggiore dovrebbe essere la scomparsa della presa per le cuffie, che già sta agitando molti clienti, preoccupati di come funzionerà l' alternativa: dovrebbe servire fra l' altro a rendere l' apparecchio più resistente all' acqua. Inoltre Siri permetterà di attivare con la voce una serie di applicazioni di sviluppatori terzi per inviare messaggi - come LinkedIn, WhatsApp, WeChat e Slack -, inviare soldi (Square Cash) e cercare foto (Pinterest).
Basterà ad Apple per continuare a crescere, pur moderatamente, e difendere le sue quote sul mercato degli smartphone, che negli ultimi anni hanno continuato a scendere? A suo favore gioca l' ultimo incidente capitato alla super rivale Samsung, che ha dovuto ritirare dal mercato il Galaxy 7 appena lanciato a causa di gravi problemi alle batterie. Ma gli altri concorrenti sono super agguerriti, come Huawei che vuole diventare il numero due al mondo (ora è il terzo) entro il 2018. Ma oltre gli smartphone, per quanto tempo l' azienda di Cupertino può continuare a basarsi sull' iPhone, che rappresenta i due terzi del suo fatturato, senza lanciare un nuovo prodotto davvero rivoluzionario?
Le domande Sono i grandi interrogativi appesi sulla testa di Tim Cook, da cinque anni alla guida di Apple come amministratore delegato (ceo) e mai come oggi alle prese con un momento delicatissimo della vita di Apple. Con lui la Mela ha raddoppiato il proprio valore in Borsa, diventando la società più grande al mondo per capitalizzazione (571 miliardi di dollari) e una macchina micidiale di profitti.
Solo l' anno scorso ha guadagnato 53 miliardi di dollari di utili netti, più della somma di quelli di altri quattro big dell' alta tecnologia, Alphabet (Google), Microsoft, Facebook e Amazon.com.
Così tanti profitti - e l' enorme liquidità accumulata, 231 miliardi di dollari a fine giugno - hanno però anche alimentato grandi controversie sulle finanze di Apple, come quella sfociata nella richiesta da parte delle autorità europee di pagare 13 miliardi di euro per tasse arretrate.
Proprio mentre il fatturato sembra in stallo: negli ultimi due bilanci trimestrali è anzi calato, interrompendo 13 anni di crescita continua. E anche le sue quotazioni in Borsa sono scese: -6% negli ultimi 12 mesi contro un rialzo del 10% dell' indice del Nasdaq, il sempre più grande mercato dei titoli high-tech.
L' unico prodotto nuovo lanciato sotto Cook, un anno e mezzo fa, è l' Apple Watch, l' orologio intelligente, che finora non ha conquistato un largo pubblico: il 7 settembre dovrebbe essere presentato il suo aggiornamento con l' aggiunta di nuovi sensori come un barometro e il Gps. Non è ancora decollato nemmeno il nuovo servizio Apple Music con l' abbonamento per ascoltare musica in streaming.
Anche la promessa di offrire un nuovo modo di vedere la televisione è per ora naufragata di fronte alle difficoltà di fare accordi da una parte con i produttori di contenuti e, dall' altra parte, con gli operatori che li distribuiscono via cavo, satellite e fibra ottica.
I motori Chissà poi quando sarà pronta la Apple Car - elettrica, guidata dall' assistente virtuale Siri e con il parabrezza a realtà aumentata - a cui starebbero lavorando in gran segreto mille ingegneri e per la quale stanno crescendo grandi aspettative.
Cook è un manager calmo e determinato e sul palco dell' auditorium il 7 settembre a San Francisco farà del suo meglio per rassicurare sia i clienti sia gli azionisti. Le vendite dell' iPhone 7 nel prossimo trimestre, quello natalizio, tipicamente il più forte per il bilancio di Apple, possono dargli nuovo ossigeno. Ma deve presto tirar fuori qualcosa d' altro per giustificare l' ottimismo sul futuro della Mela.