MCAS AMARI – IL BOEING 737 MAX 8 DI “AIR ITALY” È IN OSTAGGIO AL CAIRO DA DUE SETTIMANE: DOPO LO STOP AI VOLI DEL MODELLO COINVOLTO NEL DISASTRO DELL’ETHIOPIAN AIRLINES IL VELIVOLO, CONSEGNATO NEMMENO UN ANNO FA ALL’EX MERIDIANA, È FERMO NELLO SCALO EGIZIANO E NON PUÒ RIENTRARE IN ITALIA – BOEING CERCA DI CORRERE AI RIPARI, MENTRE SI SCOPRONO NUOVE BEGHE LEGATE AL SOFTWARE ANTI STALLO “MCAS”: QUANDO ENTRA IN FUNZIONE I PILOTI HANNO SOLO 40 SECONDI PER RIPRENDERE IL CONTROLLO
DAGONOTA
Boeing ha di fatto ammesso per la prima volta di avere qualche problemino con il software anti stallo MCAS dei 737 Max 8, principale imputato dei disastri aerei Lion Air e Ethiopian Airlines. Durante un incontro con oltre 200 piloti, convocati a Renton (Washington) in tutta fretta per un addestramento d’emergenza (il mancato training è stato forse una concausa degli incidenti), l’azienda ha annunciato che il software, che agisce sul muso dell’aereo spostandolo verso il basso per evitare lo stallo, sarà aggiornato. Ma durante l’incontro l’azienda ha parlato anche “di altri cambiamenti” che permetteranno di far volare di nuovo l’aereo incriminato. Che non sia solo una questione di software, ma anche di hardware? Non a caso MCAS è nato per correggere un errore di costruzione legato all’avanzamento dei motori…
SCHIANTO DEL VOLO ETHIOPIAN AIRLINES
BOEING HA DETTO DI AVER AGGIORNATO I SOFTWARE DEI SUOI 737 MAX
Boeing, la più grande azienda al mondo che produce aerei civili, ha detto di aver aggiornato i software dei suoi 737 MAX, dopo che negli ultimi mesi erano precipitati in Indonesia e in Etiopia due modelli di 737 MAX 8, causando la morte di 346 persone. Nello specifico, Boeing ha detto di aver aggiornato il sistema MCAS, un dispositivo che corregge l’assetto dell’aereo e permette di stabilizzarlo, evitandone lo stallo (una riduzione della portanza, la forza che permette di rimanere in volo). È il sistema che si pensa potrebbe aver causato i due incidenti.
SCHIANTO DEL VOLO ETHIOPIAN AIRLINES
Boeing ha inoltre detto che installerà su ogni aereo un sistema di sicurezza in grado di avvisare i piloti di eventuali problemi con il sistema MCAS. Il software di sicurezza, ritenuto non essenziale, finora venduto da Boeing come extra e non era stato comprato né da Ethiopian Airlines né da Lion Air, le compagnie aeree dei due voli precipitati in questi mesi. Boeing ha detto che il software è stato sottoposto a «centinaia di ore di analisi, test, verifiche in simulatori di volo» e anche a due voli di prova. La società ha fatto sapere che le versioni definitive dei software saranno presentate alla FAA, l’agenzia di regolamentazione e controllo del traffico aereo statunitense, entro la fine della settimana. Ma prima di pensare a fare di nuovo volare i 737 MAX serviranno comunque ulteriori verifiche, certificazioni e indagini sui due incidenti.
PRONTO L'UPDATE SOFTWARE PER I BOEING 737 MAX
Da https://www.punto-informatico.it
Siamo soliti scrivere di aggiornamenti software destinati a device, applicazioni o sistemi operativi. Update e patch il cui compito è quello di risolvere vulnerabilità che, nel peggiore dei casi, mettono a repentaglio la sicurezza dei dati e delle informazioni personali. Problemi di certo gravi, ma che escono per forza di cose ridimensionati dal confronto con l’esito di due tragedie costate la vita a centinaia di persone. Stiamo parlando degli incidenti aerei che negli ultimi mesi hanno coinvolto due Boeing 737 MAX.
Boeing 737 MAX: un update per MCAS
i sensori aoa (angle of attack) del boeing 737 max 8 2
Come anticipato nelle scorse settimane, il produttore ha confezionato un aggiornamento destinato al software di bordo, più nel dettaglio al sistema MCAS (Maneuvering Characteristics Augmentation System) che raccoglie e analizza i dati rilevati da alcuni sensori durante le fasi più delicate del volo come il decollo e l’atterraggio. Oggi ne annuncia la disponibilità: ciò che fa l’update è abilitare la lettura simultanea delle informazioni raccolte da entrambi i sensori AOA (Angle of Attack) posizionati sulla parte anteriore del velivolo.
Boeing 737 MAX: i sensori AOA
i sensori aoa (angle of attack) del boeing 737 max 8 1
Se viene rilevata una discrepanza tra le due misurazioni superiore ai 5,5 gradi, i piloti sono in grado di disabilitare il sistema automatico e riprendere il controllo manuale del velivolo. Con un accorgimento di questo tipo, stando a quanto finora emerso dalle indagini relative agli schianti dei voli Ethiopian Airlines 302 (avvenuto nelle scorse settimane) e Lion Air 610 (precipitato nell’ottobre scorso), sarebbe stato possibile evitare le tragedie.
Boeing 737 MAX: il sistema Maneuvering Characteristics Augmentation System
L’angolo di attacco o angolo di incidenza rappresenta la differenza tra l’angolo di beccheggio (legato alla direzione in cui punta il muso dell’aereo) e l’angolo del vento incontrato durante il movimento. La tecnologia di bordo progettata da Boeing è pensata per intervenire regolando questo parametro in modo da evitare il rischio di stallo, ma qualcosa sembra non aver funzionato a dovere. La funzionalità abilitata dall’aggiornamento, che ora dovrà essere certificato da FAA, è una delle due commercializzate inizialmente da Boeing come sistemi extra, non fornite di serie alle compagnie aeree.
L'Angle of Attack spiegato da Boeing
Il produttore statunitense ha inoltre stabilito che i piloti potranno tornare a manovrare un 737 MAX solo dopo aver affrontato ulteriori sessioni di addestramento. La Federal Aviation Administration è stata oggetto di critiche per aver permesso che comandanti addestrati a governare un 737 standard potessero salire a bordo di un 737 MAX.