Estratto dell’articolo di Gianni Bessi per “il Messaggero”
L'obiettivo europeo di diminuire i consumi energetici del 15% per contrastare la diminuzione delle forniture di gas dalla Russia, rischia di rivelarsi una decisione superata.
I cambiamenti di scenario e gli imprevisti come la siccità che sta piegando l'Europa stanno infatti accelerando le dinamiche, prospettando una tempesta perfetta che non sarà facile fronteggiare.
Una tempesta alimentata da molti elementi, con i quali i paesi europei più colpiti già si stanno confrontando: per esempio la difficoltà della Francia con le sue centrali nucleari, l'inizio dell'embargo europeo sul carbone, le polemiche in Italia sulla collocazione dei rigassificatori e via dicendo.
Senza trascurare il ruolo sempre più centrale della Cina nel mercato energetico, e non solo dal lato degli acquisti di gas e petrolio. Accanto a questi elementi di difficoltà, che sono evidenti, ve ne sono altri meno immediatamente visibili che però contribuiscono o potranno contribuire ad aumentare la tensione del sistema energetico.
[…] La Cina si sta preparando a dare una risposta alla sua fame di energia in continua crescita: ora è di 379 miliardi di metri cubi di gas l'anno (dato al 2021, fonte Statista.com). Per garantire l'approvvigionamento di gas, dal 2024 entrerà in funzione il Power of Siberia 2, in grado di trasportare 50 miliardi di metri cubi l'anno e sul quale la Russia ha previsto di investire 55 miliardi di dollari.
PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI
Con un consumo stimato pro capite nel 2040 superiore a quello dell'Ue, Pechino potrebbe diventare il controllore del mercato mondiale. Ciò anche in campo petrolifero, dove registra un eccesso del 30% della capacità di raffinazione. In altre parole, se volesse potrebbe posizionarsi come esportatore di prodotti petroliferi verso l'Occidente. A ciò si aggiunga che, come certifica l'Iea, nell'ultimo decennio la produzione globale fotovoltaica si è spostata sempre più da Europa, Giappone e Stati Uniti verso la Cina, che nel settore ha investito oltre 50 miliardi di dollari dieci volte più dell'Europa e dal 2011 ha creato oltre 300.000 posti di lavoro nella filiera.
Di fronte a tanto scenario e alla possibile tempesta perfetta che si agita sui cieli d'Europa, è ancor meno rassicurante l'assuefazione verso l'impatto dei rincari per energia e materie prime, che formano un'onda sempre più alta e minacciosa, che si va registrando in una parte della popolazione.[…]
XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLI nord stream
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