Giovanni Pons per “la Repubblica”
GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI
Il tema caldo della rete Telecom è improvvisamente salito in cima all'agenda del governo. Per la prima volta ne ha parlato Giorgetti, principale azionista Cdp attraverso il Mef. «È prevista una riunione dei ministri competenti coordinati dalla Presidenza del Consiglio a ore», ha detto a mercati aperti, facendo salire il titolo Tim in Borsa del 3,45%.
La fatidica riunione potrebbe essere oggi, domani o sabato, non venerdì perché il ministro sarà in trasferta a Milano per il funerale di Bobo Maroni. «Sulla rete unica noi abbiamo detto che lo Stato deve avere il controllo sulla parte di rete che ha un interesse strategico, il problema di Tim è che è integrata verticalmente e l'altra parte può essere rimessa ai giochi di mercato».
Lo spezzatino è dunque confermato ma non come lo si vuole cuocere. La Cdp ha pronta l'offerta non vincolante per la rete Tim, ma non si muove senza il via libera del tavolo Giorgetti. L'offerta sarebbe tra 17 e 21 miliardi, nel range del consensus degli analisti, mentre la valutazione interna di Tim è di 22 senza sinergie con Open Fiber e di 25 con le sinergie. Toccherà poi al cda Tim dire se è ricevibile o meno.
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