Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per "la Repubblica"
L’ unhappy hour dei pub inglesi continua. Sono tempi infelici per i gestori e gli amanti di una pinta (o due) nelle storiche “public houses” del Regno […], a causa delle conseguenze del Covid, dell’inflazione e dei costi sempre più alti di gestione dei locali e conseguentemente di birra, vino e cocktail.
Risultato: nella prima metà del 2024, circa 50 pub al mese hanno chiuso in Inghilterra e Galles, ha calcolato la società immobiliare Altus Group. In totale 305, e così il numero delle birrerie nelle due nazioni del Regno è calato a 39.096. Ma la realtà è ancora più amara perché questa cifra comprende anche i pub temporaneamente chiusi in attesa di una nuova gestione.
In verità, nello stesso periodo dell’anno scorso i dati delle chiusure erano stati ancora peggiori: 383 pub “svaniti” nella prima metà del 2023, ossia circa 64 al mese, e trasformati in abitazioni, uffici o addirittura asili. Ma, dopo i vitali incentivi statali per le bollette […] e gli sgravi fiscali […], il 2025 porterà nuova sventura.
«La crisi dei pub ora può davvero aggravarsi», sostiene al Guardian Alex Probyn di Altus.
Dal 2025 infatti, tutte queste agevolazioni per i locali termineranno e l’impatto complessivo per i pub, secondo UK Hospitality, sarà di quasi un miliardo di spese in più totali, incluse bollette quadruplicate, con circa «12mila sterline (circa 14mila euro) di aggravio medio a testa».
Un salasso. «I pub versano miliardi nell’economia britannica e il loro contributo alla società non ha prezzo. La chiusura di ogni singolo locale è devastante per la nostra storia e cultura», conclude Probyn.
Ma le brutte notizie non sono finite qui, perché il nuovo governo di Sir Keir Starmer si appresta ad aumentare anche le tasse sugli alcolici, una delle tante misure per colmare il buco nelle finanze da 22 miliardi di sterline “ereditato dai conservatori”. Già lo scorso governo Sunak le aveva aumentate del 20% per l’85% dei vini e l’impatto è stato esiziale: il Tesoro ha calcolato un calo di circa 1,3 miliardi in un anno sul fatturato dei drink colpiti […]. Oltre al fatto che le giovani generazioni bevono decisamente meno e vanno più raramente al pub […].
Non è un caso, infatti, che oramai in centro a Londra una pinta di birra possa arrivare o superare le 8 sterline a pinta, ossia circa 9 euro. E poi c’è la questione salute e costi del welfare. Un recente studio dell’università di Cambridge ha infatti consigliato al governo Starmer di eliminare lo storico formato delle pinte - ossia il bicchierone da 0,56 litri - perché incita i britannici a bere molto di più che in altri Paesi occidentali […].
inglesi si sbronzano prima del lockdown 9
Non solo. L’esecutivo pensa anche di ridurre ulteriormente anche gli orari dei pub, oltremanica già striminziti […] anche per colpa di poco personale post Brexit. God save the pint . O forse no.
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