UNICREDIT, CHE FARE? - DOMANI E MARTEDÌ SARANNO RESE NOTE LE RISPOSTE AI QUESITI DEI SOCI ALL'ASSEMBLEA DEL 15 APRILE, CHIAMATA A RINNOVARE L'INTERO CDA, COMPRESI I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA, PIER CARLO PADOAN, E ALLA CARICA DI AMMINISTRATORE DELEGATO, ANDREA ORCEL, OLTRE CHE A VOTARE IL SUO CONTESTATO MAXI-STIPENDIO…

-

Condividi questo articolo


L. Ram. per “il Messaggero”

 

Andrea Orcel Andrea Orcel

Saranno rese note domani e martedì le risposte ai quesiti dei soci all'assemblea del 15 aprile, chiamata a rinnovare l'intero cda, compresi i candidati alla presidenza, Pier Carlo Padoan, e alla carica di amministratore delegato, Andrea Orcel, oltre che a votare la contestata maxi-remunerazione destinata proprio a quest' ultimo.

 

Come accade da quando le assemblee societarie si tengono a distanza, causa covid, le risposte della banca alle domande degli azionisti verranno pubblicate sul sito di Unicredit. In questo caso avverrà in due battute: domani si troveranno le risposte alle domande dei soci italiani e il giorno successivo in inglese a quelle arrivate dall'estero. Per l'esito del voto, che sarà espresso per conto della variegata platea dei soci del gruppo bancario da un unico legale rappresentante, bisognerà invece attendere l'esito dell'assise di giovedì.

PIER CARLO PADOAN PIER CARLO PADOAN

 

E lo stesso giorno il nuovo board si riunirà, sempre da remoto, per attribuire le cariche al vertice e definire i comitati interni. «Auspico che l'assemblea di Unicredit, che sono certo riconoscerà con ampio consenso il valore del nuovo ad, comprenda anche l'opportunità di politiche di remunerazione adeguate agli standard internazionali e alle sfide globali che Unicredit dovrà affrontare.

 

andrea orcel andrea orcel

In sostanza, la ritengo una polemica innescata per ragioni che nulla hanno a che vedere con il bene della banca e del Paese», ha detto Fabrizio Palenzona, per anni vicepresidente di Unicredit, in una intervista a Milano Finanza, a proposito del caso sullo stipendio dell'ad Orcel e sull'invito di votare no alla sua remunerazione milionaria arrivato dai proxy advisor in vista dell'assemblea.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…