VENDERE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI – AL GOVERNO C’È CHI PENSA DI CEDERE LA QUOTA DEL 39% DI MONTE DEI PASCHI DI SIENA PRIMA DEL TAGLIO DEI TASSI, COSÌ DA INCASSARE UN BEL MALLOPPONE DA 2 MILIARDI – LA STRADA PREDILETTA DA GIORGETTI È FARE DELLA BANCA SENESE IL PERNO PER IL TERZO POLO, MA BANCO BOM SI SFILA E UNICREDIT NICCHIA. RESTA L’IPOTESI BPER, MA DARE ROCCA SALIMBENI A UNIPOL SAREBBE UNO SMACCO PER IL CENTRODESTRA (REMEMBER “ABBIAMO UNA BANCA”?)

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Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per "La Stampa"

 

GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO

Sulla privatizzazione di Mps non ci sono dubbi. Al Tesoro, però, ce ne sono […] sul quando. Anche perché la musica, per l'intero comparto bancario, potrebbe fermarsi all'improvviso. Con la fine della stretta monetaria della Bce: se l'aumento dei tassi ha sostenuto utili e margini, la loro discesa avrà l'effetto contrario. Con un riverbero immediato sulle quotazioni di Borsa.

 

Al Mef c'è chi come il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, preme perché Mps diventi il perno su cui costruire il terzo polo bancario italiano, alternativo a Intesa e Unicredit; ma c'è anche chi insiste per incassare tutto e subito. […] Certo, la fretta rischia di essere cattiva consigliera, ma la finestra temporale è destinata a chiudersi rapidamente.

 

LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Da inizio anno Mps ha guadagnato oltre il 30%, al punto che oggi il 39% ancora in mano dal Tesoro vale 2,1 miliardi di euro. La difficoltà con cui l'ad Luigi Lovaglio portò a casa l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, a ottobre 2022, sembra lontana anni luce. Al punto che a qualcuno […] è tornato in mente il detto di Enrico Cuccia: «Vendi, guadagna e pentiti». Quel 25% ha portato al Tesoro 920 milioni, oggi sarebbero stati 437 milioni in più.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Tra il salvataggio del 2017 e l'ultimo aumento di capitale, lo Stato ha investito in Mps 7 miliardi di euro. […] ha […] incassato 1,28 miliardi di interessi sui Monti bond […], ma continua a essere in rosso di 4,8 miliardi. E l'idea di dimezzare il passivo al governo non spiace per nulla, anche in vista della campagna elettorale per la tornata europea di giugno.

 

D'altra parte, la strada dell'aggregazione è tutta in salita. L'opzione preferita dall'esecutivo resta quella di un matrimonio con il Banco Bpm, ma l'ad Giuseppe Castagna non perde occasione per smentire un possibile interesse […]. E con un utile di 1,3 miliardi e dividendi in crescita del 143% è difficile immaginare di poter far pressione su Piazza Meda affinché cambi idea.

 

GIUSEPPE CASTAGNA GIUSEPPE CASTAGNA

Lungo la via Emilia si guarda anche a Bper, ma sarebbe una soluzione più complicata per diversi motivi. A cominciare dal fatto che Modena non ha ancora completamente digerito l'acquisizione di Genova (Carige) per arrivare all'idea – indigesta per il governo - di vedere issata su Rocca Salimbeni la bandiera di Unipol. Dopo aver strappato Mps all'influenza del centrosinistra, consegnare il controllo di Mps a Unipol sarebbe uno smacco per il centrodestra.

 

L'opzione Unicredit era la preferita dal governo Draghi, ma fu respinta dalla banca guidata da Andrea Orcel. Oggi che Siena è stata risanata, con due miliardi di utili e il ritorno del dividendo, l'interesse potrebbe essere diverso.

 

L'ad di Gae Aulenti ha ribadito di aver tra 6 e 9 miliardi di euro da investire in acquisizioni: soldi che devono garantire rendimenti importanti, altrimenti andranno agli azionisti sotto forma di dividendi e nuovi buyback.

 

ANDREA ORCEL ANDREA ORCEL

Un'opzione «deludente» per il capoazienda, che però non avvicina Milano a Siena: «È probabile che nei prossimi anni faremo alcune acquisizioni, soprattutto nell'Europa centrale e orientale» ha detto Orcel a dicembre ricordando che i prezzi in Italia e Germania «sono troppo alti».

 

Insomma, mentre il titolo a Piazza Affari ieri ha guadagnato un altro 1,22%, i tempi di un'acquisizione si fanno sempre più lunghi.

 

Così si allarga il fronte di chi al governo vorrebbe monetizzare rapidamente: un'operazione che da un lato avvicinerebbe l'obiettivo dei 20 miliardi di privatizzazioni in tre anni e dall'altro rassicurerebbe l'Europa sulle buone intenzioni del governo.

 

E chi spera in un taglio dei tassi il prossimo 11 aprile, vorrebbe vendere subito, rinunciando anche ai 122 milioni di dividendo che verranno pagati il 20 maggio. Magari un altro 10-15% per lanciare un segnale alle banche italiane.

CARLO CIMBRI CARLO CIMBRI

GIANCARLO GIORGETTI - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO QUOTIDIANO GIANCARLO GIORGETTI - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO QUOTIDIANO GIANCARLO GIORGETTI DISEGNATO DA FILIPPO SENSI GIANCARLO GIORGETTI DISEGNATO DA FILIPPO SENSI GIUSEPPE CASTAGNA GIUSEPPE CASTAGNA MONTE DEI PASCHI DI SIENA MONTE DEI PASCHI DI SIENA HORROR STORY MPS HORROR STORY MPS giancarlo giorgetti ad atreju 4 giancarlo giorgetti ad atreju 4 GIORGETTI IN EUROPA DOPO LA BOCCIATURA DEL MES - VIGNETTA BY GIANNELLI GIORGETTI IN EUROPA DOPO LA BOCCIATURA DEL MES - VIGNETTA BY GIANNELLI

 

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