1.POP. VICENZA: IORIO, ZONIN DOVREBBE LASCIAR FONDAZIONE ROI
(ANSA) - L'ex presidente della banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, "dovrebbe dimettersi dalla Fondazione Roi", di cui è ancora presidente. Lo ha detto il consigliere delegato della Banca Popolare di Vicenza, Francesco Iorio, in conferenza stampa. Glielo ha chiesto?
"Non lo vedo da tempo" ha replicato Iorio. La Popolare di Vicenza esprime la maggioranza del consiglio della Fondazione Roi, incluso il presidente. Durante la presidenza di Zonin la Fondazione ha concentrato gran parte del patrimonio lasciato dal marchese mecenate Giuseppe Roi nella azioni della Popolare di Vicenza, di fatto annientando il patrimonio dell'ente.
2.POP. VICENZA: IORIO, CLIENTI SCAPPATI PER PAURA BAIL-IN
(ANSA) - In merito al calo dei depositi registrato dalla Banca Popolare di Vicenza, il consigliere delegato Francesco Iorio ha spiegato che "abbiamo avuto una fuoriuscita attorno alle due assemblee di marzo perché mediaticamente c'è stato il tema del bail-in". "I clienti - ha affermato - non sono scappati per la disaffezione ma per la paura di essere 'bailinati' e come dargli torto".
francesco iorio stefano dolcetta
"Di fronte alla possibilità di mettere i risparmi al sicuro con un bonifico e di non farlo senza il bonifico, molti di questi clienti lo hanno fatto". Iorio ha però precisato che "non abbiamo perso clienti ma abbiamo perso masse" in quanto molti clienti si sono limitati a trasferire liquidità su altre banche senza interrompere i rapporti on la Popolare di Vicenza.
3.POP.VICENZA: IORIO,NUOVO CDA PRONTO AD AZIONE RESPONSABILITÀ
(ANSA) - "Ci sono tutte le evidenze formalizzate perché il nuovo consiglio possa prendere una scelta molto consapevole" sull'azione di responsabilità. Lo ha detto il consigliere delegato, Francesco Iorio, in conferenza stampa. Parlando dell'assemblea che ha bocciato l'azione di responsabilità Iorio ha detto che "io e Dolcetta eravamo favorevoli all'azione di responsabilità".
A chi faceva notare che il presidente della banca, Stefano Dolcetta, aveva invitato i soci a valutare bene i rischi di promuovere un'azione di responsabilità mentre era in corso la quotazione, Iorio ha replicato di avere "una percezione che non lo vedeva contrario" all'azione di responsabilità. Quanto alla mancata presa di posizione in assemblea da parte dello stesso Iorio, il banchiere ha spiegato che "non ritenevo opportuna l'espressione di un giudizio in sede assembleare, né come a.d né come socio".
"Noi - ha spiegato Iorio - abbiamo preso atto della volontà di alcuni soci di promuovere l'azione di responsabilità e l'abbiamo ritenuta ammissibile. Dare l'interpretazione di quello che è accaduto è un giudizio soggettivo". In assemblea la Fiamm, società di cui Dolcetta è presidente, si è astenuta sull'azione di responsabilità. Le astensioni sono conteggiate tra i voti contrari.
4.POP VICENZA, PARTE L’AUMENTO RICHIESTE DANNI PER UN MILIARDO
Mario Sensini per il “Corriere della Sera”
Passo avanti della Banca Popolare di Vicenza, che ieri ha iniziato a percorrere l’ultimo miglio che la separa dalla quotazione, prevista il 3 maggio. Il progetto prevede, in un’operazione da 1,5 miliardi, un’offerta riservata per il 75% agli investitori istituzionali e per il 25% al retail e agli attuali soci. La strada per Piazza Affari si annuncia però ancora accidentata e leggendo le quasi mille pagine del prospetto informativo si comprende come mai la Consob abbia spinto più volte sul freno.
L’Autorità che fa capo a Giuseppe Vegas ha infatti avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di componenti ed ex componenti degli organi sociali e di esponenti, ex esponenti, dipendenti ed ex dipendenti della banca. Inoltre, otto dei 18 membri del cda «fanno parte del suddetto organo sociale da data anteriore al 2014 e metà dei consiglieri di amministrazione in carica alla data del prospetto sono tra i destinatari dei rilievi formulati dalle Autorità».
Poi, ci sono le richieste giudiziali che ammontano a circa 650 milioni di euro. I reclami dalla clientela sono «4.572, per un petitum complessivo di circa 1.004,56 milioni», a cui si aggiungono reclami del Fisco e dell’Antitrust.
Una situazione pesante, con il 15% di Cattolica assicurazioni in pegno, cui si affiancano i riscontri del mercato: nei primi mesi dell’anno i risultati sono al di sotto degli obiettivi. Il collocamento dei titoli della ex popolare è così diventato un’operazione di salvataggio sistemico.
È il fondo Atlante — che ha chiesto l’esenzione dall’obbligo di Opa —il garante di ultima istanza, dopo che Unicredit si è sfilato dagli impegni di ottobre, rimanendo coordinatore dell’offerta globale e joint bookrunner istituzionale con Bnp Paribas, Deutsche Bank Ag, Jp Morgan e Mediobanca. Finiranno sul mercato 15 miliardi di azioni da 10 centesimi, che annacqueranno la struttura proprietaria. Un’azione necessaria per marcare una discontinuità con la gestione Zonin-Sorato, che il board guidato da Stefano Dolcetta non è a evidenziare.
SAMUELE SORATO BANCA POP VICENZA copia
L’amministratore delegato Francesco Iorio si trova così ad arginare una situazione delicata, ed è costretto ad ammettere, come risulta dal prospetto, che non vi sono certezze circa la realizzabilità del piano industriale 2015-2020.