DAGONEWS
carlo bonomi vincenzo boccia 1
Una cosa emerge chiara, alla vigilia del deposito delle candidature per la presidenza di Confindustria: mai come ora è visibile la frattura tra Roma e Milano. Il fatto che pezzi grossi del gotha meneghino come Rocca, Bracco e Tronchetti abbiano messo il loro peso dietro al leggerissimo (in termini di capitale) Carlo Bonomi, dimostra che in Lombardia non hanno più intenzione di stare a sentire cosa di dice in viale dell'Astronomia, storica sede dell'unione degli industriali.
Non è un caso se oltre ad Assolombarda, agli industriali di Bergamo e veneti (tranne Verona), e a quelli emiliano-romagnoli di Parma e Modema, si siano schierati con Bonomi anche alcuni nomi importanti di Roma e Lazio che hanno capito la svolta nell'Unione, come Tortoriello e Regina.
vincenzo boccia e marcella panucci
Mentre la ''nomenklatura'' che ha la sua base di potere a Roma (ma non ha grosse industrie alle spalle), come l'attuale presidente Boccia, la direttrice generale Marcella Panucci e la vice-presidente Antonella Mansi, hanno invece scelto la gioielliera torinese Licia Mattioli, che non avendo abbastanza voti cerca un accordo con gli altri due candidati Orsini e Pasini, forte del suo ruolo di vice-presidente della Compagnia di San Paolo, azionista forte di Banca Intesa. Ma rispetto alle truppe del Nord è un'armata Brancaleone.
antonella mansi LICIA MATTIOLI 1
Stiamo parlando di personaggi che non sono centrali (in termini di fatturato) nello scenario italiano, dietro ai quali si cela un movimento storico: portare la base decisionale da Roma a Milano, staccando ancora di più le due città e lasciando la capitale al suo incerto destino.
EMANUELE ORSINI Giuseppe Pasini CARLO BONOMI marcella panucci 2 marcella panucci licia mattioli piero fassino carlo bonomi vincenzo boccia