Estratto dell'articolo di Rita Fatiguso per “Il Sole 24 Ore”
La Cina vieterà d’ora in poi ai funzionari governativi l’uso degli iPhone e anche di altri modelli stranieri, non meglio precisati. Lo rivela il Wall Street Journal proprio mentre sta per essere presentato l’ultimo modello, l’iPhone 15. Una chiusura a riccio che, però, ha subito colpito i listini Apple, il titolo ha perso il 3 per cento.
Il mercato cinese resta quello più importante, con una quota del 19% del fatturato globale. Per questa ragione Apple ha seguito alla lettera le nuove e più rigide leggi cinesi su internet rimuovendo migliaia di app considerate fuorilegge e lo stoccaggio dei dati in server basati in Cina.
La raffica di previsioni e di adempimenti previsti dalle leggi sui flussi di dati, sulla privacy e sulla cybersecurity hanno messo in difficoltà proprio le aziende straniere più avanzate tecnologicamente e più a rischio di fuga dei dati sensibili, impegnando investimenti specifici per mettersi in regola. […]
Anche l’attività “diplomatica” di Tim Cook a marzo tra i primi big americani a visitare la Cina dopo la fine del lockdown è servita a mantenere stabili le relazioni. Pechino non si fida. Preferisce affidarsi alla tecnologia made in China in tutto e per tutto, complice un’attenzione spasmodica ai rischi per la sicurezza nazionale.
In più la Cina ha il dente avvelenato contro le misure decise dagli usa contro Tik Tok e Huawei, il blocco all’export dei semiconduttori. Da qualche anno la difesa anti-inflitrazioni ha fatto il salto di qualità, è stata aggiornata la legge anti-spionaggio, mentre si sono intensificati gli sforzi per produrre smartphone Huawei migliori, in grado di sfidare i concorrenti Apple.
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La battaglia della tecnologia intanto ha fatto un’altra vittima, adesso anche la Apple che, per ritorsione, non potrà più essere utilizzata da chi lavora per il Governo cinese. Un vero e proprio incontro bilaterale non si terrà a breve, il segretario generale Xi Jinping non parteciperà al G20, nè si sa se a maggior ragione un incontro ci sarà a San Francisco a novembre in occasione dell’Apec, il cui Summit è, quest’anno, a cura degli Stati Uniti.
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