Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Umberto Croppi e Della Vedova1 - BOCCHINO, NE\' CON FALSO CENTRODESTRA NE\' CON LA SINISTRA...
(Adnkronos) - \'Noi non dobbiamo stare ne\' con il falso centrodestra, che dobbiamo smantellare, ne\' con la sinistra\'. Per questo ai ballottaggi di Milano e Napoli Futuro e Liberta\' \'non sostiene ne\' gli uni ne\' gli altri e nessun dirigente deve sostenere un candidato\'. Lo ha sottolineato il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, sottoponendo all\'assemblea del partito la linea decisa dal terzo polo
\'Certo che dobbiamo essere di centrodestra -ha proseguito Bocchino riferendosi a chi nei giorni scorsi aveva sottolineato la necessita\' di rimanere ancorati a questo schieramento- ma ovunque nel mondo il centrodestra e\' nazione, legalita\', merito. Noi non stiamo con chi disdegna la nazione, la legalita\' e il merito e con chi ha tradito tutto quello che c\'era scritto nel programma elettorale\'.
Roberto MeniaRiferendosi ai risultati di Milano e Napoli, Bocchino ha sottolineato che nel capoluogo lombardo \'le elezioni le ha perse la deriva estremista di Berlusconi e Bossi, che noi avevamo denunciato e che e\' stata alla base del nostro strappo e della nascita di Futuro e Liberta\'. A Milano c\'e\' stata la sconfitta del berlusconismo: Pisapia non ha preso i voti dei centri sociali, ha preso il voto della borghesia che ha deciso di dire basta al berlusconismo\'.
pausa caff per Bocchino\'A Napoli ha perso il \'ghe pensi mi\'\', ha detto ancora il vicepresidente di Fli spiegando che nel capoluogo partenopeo il partito non puo\' stare con chi \'rappresenta il giustizialismo\' ne\' con chi esprime \'il fallimento del berlusconismo\' ed e\' sostenuto dal Pdl che ha come segretario \'quel Cosentino che i pubblici ministeri inseguono per rapporti con la camorra\'.
Menia Briguglio e BocchinoQuindi nessun sostegno ne\' ai candidati del centrodestra ne\' ai candidati del centrosinistra. \'E\' una partita difficilissima -ha ammesso Bocchino- e per stomaci forti\' che si snodera\' \'in tre tappe\'. La prima, quella della \'sopravvivenza\' e\' stata superata con il risultato ottenuto alle amministrative, giudicato \'importante\': 96 liste di Fli presenti, una percentuale \'di poco superiore al 2,6%\' che con il risultato della Sicilia arrivera\' al 3%, \'che ci garantisce alle elezioni politiche di partire dal 6%\', con la possibilita\' di essere \'una bacinella capace di prendere liquido che da qui a breve sara\' in fuoriuscita dal Popolo della Liberta\'\'.
Il caff di FiniLa seconda tappa, ha poi spiegato il vicepresidente di Futuro e Liberta\', sara\' \'essere indispensabili e lo dimostreremo ai ballottaggi\'. E infine \'essere protagonisti alle politiche\' e con questa legge elettorale \'senza i 40 senatori del terzo polo non esistera\' governo e quei voti saranno a disposizione per chi vuole fare il governo che cambia l\'Italia\' ed e\' quindi \'matematicamente impossibile che Berlusconi torni a fare il presidente del Consiglio\'.
il buffetto di Ronchi a Bocchino\'Senza Fini e Casini -ha concluso Bocchino- Berlusconi non vincera\' mai piu\'. Berlusconi non era l\'interprete, era il collante dell\'area moderata. L\'imprenditore non puo\' essere moderato, nell\'impresa non c\'e\' democrazia. Berlusconi e\' l\'interprete dell\'ala estremista dei moderati, potra\' arrivare al massimo al 35%-40% con l\'area malpancista della Lega, ma sara\' sempre minoranza\'.
Finiani a raccolta2 - URSO E RONCHI AD ASSEMBLEA, MA NON APPLAUDONO MAI. SCONTRO IN ATTO CON IL RESTO DEL PARTITO SUI BALLOTTAGGI...
(ANSA) - Italo Bocchino parla e Andrea Ronchi ed Adolfo Urso non applaudono mai, neppure a frasi come \"non stiamo con chi disdegna la nazione, la legalità e il merito\". I due esponenti che il presidente vicario ha messo in guardia (\"non si accettano trucchetti sui ballottaggi, nessun sostegno ai candidati Pdl e sinistra a Milano e Napoli\", dice Bocchino) si scambiano occhiate tra loro e stanno a braccia conserte. Sono gli unici, insieme ad un gruppetto di delegati seduto con loro nelle ultime file, a non aver al collo il badge.
Sono \"l\'evento\" della mattinata quando arrivano e telecamere e flash di fotografi scattano in alto per riprenderli. L\'eurodeputato Collino arriva in ritardo ed Urso a voce alta, mentre già Bocchino parla, lo chiama a sedersi vicino a lui, Ronchi e gli altri, piccola enclave in terra straniera. Gianfranco Fini non scambia parole con loro, sta seduto su una sedia laterale appoggiata al muro e ascolta Bocchino. Urso e Ronchi lasciano capire che non prenderanno la parola e qualcuno dei loro ironizza sulla non affollatissima assemblea.
Ma la notizia del giorno è, con tutta evidenza, lo scontro ormai aperto tra l\'ala minoritaria di Fli, che l\'ex ministro e l\'ex viceministro rappresentano dopo il loro endorsement per Letizia Moratti a Milano, in netta controtendenza con le indicazioni che oggi Futuro e Libertà rende ancora più nette. Si tratta soltanto di capire se allo scontro seguirà l\'uscita dal partito dei due esponenti e di alcuni delegati a loro vicini.
Fini perplesso3 - FUTURISTI \'STRIGLIANO\' URSO E RONCHI, PARLINO ORA...
(ANSA) - \"Aspetto di vedere e di sentire tesi diverse sulla scelta per i ballottaggi, che avrebbero anche un largo seguito, ma purtroppo non ne vedo traccia\". Roberto Menia prende la parola all\'assemblea nazionale di Fli e dice per primo quello che tutti pensano: se Adolfo Urso e Andrea Ronchi hanno una posizione diversa la dicano, si confrontino sulla loro volontà di sostenere i candidati del centrodestra, soprattutto a Milano e a Napoli nei ballottaggi. Invece i due esponenti di Fli non dicono una parola, né in assemblea né alla stampa e questo irrita l\'ala maggioritaria di Futuro e Libertà.
\"Cerchiamo di fare in modo che finiscano le divisioni tra falchi e colombe - li provoca senza nominarli Fabio Granata - ma soprattutto cerchiamo di fare in modo che si chiuda per sempre dentro Fli la stagione dei piccioni viaggiatori\". Sono in molti a sostenere, come fa Carmelo Briguglio, che \"la scelta del terzo polo non è definitiva ma ci stiamo perché obbligati dal fatto che il centrodestra è occupato abusivamente da Berlusconi\".
Bocchino Salatto Briguglio Menia e altri finianiMenia sostiene che proprio la sconfitta del berlusconismo a Milano aprirebbe un quadro nuovo: \"lui potrebbe rinsavire e farsi da parte, magari andando a sfogare le sue passioni senili ad Antigua, facendoci un piacere\".
Bocchino sinfervoraA chiedere chiarezza è di nuovo Briguglio: \"nel partito ci può anche essere una minoranza filoberlusconiana, non siamo il Pdl - afferma - l\'unico vincolo però deve esser quello della lealtà. Si può anche andare via da Fli per una convinzione politica profonda, e di questo avremmo rispetto, ma se poi uno perché a Palazzo Grazioli si è conservato una casella diventa ministro, o sottosegretario, o qualcosa del genere, non possiamo dare dignità politica o rispetto né ora né dopo\".
Bocchino Menia e angela napoli4 - URSO E RONCHI LASCIANO ASSEMBLEA PRIMA DI VOTO FINALE...
(ANSA) - Adolfo Urso e Andrea Ronchi hanno lasciato l\'assemblea nazionale di Fli senza fare interventi, prima del voto finale che ratificherà presumibilmente all\'unanimità dei presenti (circa la metà dei 300 delegati dell\'assemblea) la decisione del partito di lasciare libertà di voto nei ballottaggi alle amministrative senza sostenere alcun candidato a Milano e a Napoli.
\"Quello che avevo da dire l\'ho detto, del resto oggi ratifichiamo decisioni già annunciate tre giorni fa - si limita a commentare Urso - scelgo quindi di rimanere in silenzio, anche per non alimentare polemiche durante la campagna elettorale. Parlerò dopo i ballottaggi\". Andrea Ronchi, a chi gli chiedeva se confermasse la sua posizione, dopo che Bocchino ha messo in guardia i dirigenti dall\'esprimersi a favore dei candidati del Pdl o del centrosinistra a Milano e Napoli, ha risposto: \"Non sono una bandiera\".
Bocchino e Consolo5 - PASSA LINEA NON-SCELTA SU BALLOTTAGGI, TRE ASTENUTI...
(ANSA) - Con tre voti di astensione l\'Assemblea nazionale di Fli ha ratificato la linea del partito sui ballottaggi per le amministrative: nessun sostegno ai candidati di Pdl e sinistra a Napoli e Milano, libertà altrove. Andrea Ronchi e Adolfo Urso avevano lasciato l\'Assemblea prima del voto.