1- CATTELAN “IMPICCA” LA SUA CARRIERA CON UNA RETROSPETTIVA AL GUGGENHEIM MUSEUM - 2- 21 ANNI DI OPERE APPESE AL SOFFITTO, PRIMA DI APPENDERE AL CHIODO IL SUO GENIO SREGOLATO E PARACULOIDE. E ORA CHE FARA’? IL “PALAZZINARO INTELLIGENTE” IN COSTARICA, DOVE HA COMPRATO ETTARI ED ETTARI DI TERRA PER METTERE IN PIEDI FATTORIE, VILLE E ALTRE ASTUTE OPERAZIONI IMMOBILIARI. I MiLIONI GUADAGNATI LI HA GESTITI CON MOLTO GIUDIZIO, E ORA PUÒ INVESTIRLI NEL SUO PREPENSIONAMENTO A 51 ANNI - 3- DOPO LE FESTILENZE DI NEW YORK, SI BUTTERÀ IN QUELLO CHE DAVVERO LO DIVERTE: LA VITA SEMPLICE E LENTA, MA DOVE TUTTO È COMPLICATO, DEL CENTROAMERICA. CHE RISPECCHIA QUELLA DI FILICUDI, ISOLETTA SPERDUTA DELLE EOLIE DOVE HA COMPRATO UNA CASA MALRIDOTTA E UNA QUOTa DELLO STORICO RISTORANTE “LA SIRENA”, E DOVE PASSA LE ESTATI CAZZEGGIANDO CON AMICI, ISOLANI E VISITATORI SCOCCIATORI -

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  • Jovanotti cattelan x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUEJovanotti cattelan x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUE

    1 - DAGOREPORT - CATTELAN, DA GENIO A LATIFONDISTA
    Cattelan chiude col botto. Pubblico e critici hanno amato la sua ultima, definitiva, retrospettiva al Guggenheim (vedasi il "New York Times": http://nyti.ms/tp8tRB). 21 anni di opere appese al soffitto, prima di appendere al chiodo la sua carriera di artista contemporaneo, di genio per niente sregolato e paraculoide. E ora che farà? Il "palazzinaro intelligente" in Costa Rica, dove ha comprato ettari ed ettari di terra per mettere in piedi fattorie, ville e altre attente operazioni immobiliari. I milioni guadagnati li ha gestiti con molto giudizio, e ora può investirli nel suo prepensionamento a 51 anni.

    PARIDE VITALE ALLA MOSTRA DI CATTELAN AL GUGGENHEIM DA FACEBOOKPARIDE VITALE ALLA MOSTRA DI CATTELAN AL GUGGENHEIM DA FACEBOOK


    Dopo le feste di New York, si butterà in quello che davvero lo diverte: la vita semplice e lenta, ma dove tutto è complicato, del Centroamerica. Che rispecchia quella di Filicudi, isoletta sperduta delle Eolie dove ha comprato una casa malridotta e una quota dello storico ristorante "La Sirena", e dove passa le estati cazzeggiando con amici, isolani, e visitatori.

    Lontano dalla Milano ingessata che manda quotidianamente affanculo dal suo ditone in Piazza degli Affari. Ma che continuerà a frequentare, insieme al suo gruppo di fedelissimi, tra cui Francesco Bonami, Paolo Manfrin, il fotografo Pierpaolo Ferrari con cui pubblica la rivista "Toilet Paper". E' morto Cattelan! Evviva Cattelan!


    2 - CATTELAN AL GUGGENHEIM

    CATTELAN AL GUGGENHEIM DA ARTNET COMCATTELAN AL GUGGENHEIM DA ARTNET COM LA HUMMER LIMOUSINE DI CATTELAN FRIENDS AL GUGGENHEIM DAL PROFILO FACEBOOK DI PARIDE VITALELA HUMMER LIMOUSINE DI CATTELAN FRIENDS AL GUGGENHEIM DAL PROFILO FACEBOOK DI PARIDE VITALE

    Paola Manfrin per "Vogue.it"

    Finalmente sull'aereo dopo una settimana emozionante, l'arrivo con la bufera su New York è stato inquietante, al Guggenheim hanno mandato a spazzare il tetto dalla neve per paura che crollasse a quattro giorni dall'inaugurazione della mostra. Forse le più dangerous che abbia mai fatto il museo: Maurizio Cattelan come ultimo lavoro, prima della pensione, ha voluto appendere tutte le sue 130 opere al soffitto della rotonda, invece di una retrospettiva tradizionale, con opere disposte in modo ordinato e cronologico, creando una divertente, terrificante sinfonia visiva. Questa sua idea ha creato tensione tra i "prestatori", dato un gran da fare a 30 persone tra ingegneri e calcolatori di contrappesi.

    fiorenza e paola manfrin pierpaolo ferrari x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUEfiorenza e paola manfrin pierpaolo ferrari x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUE

     

    PARIDE VITALE ALLA FESTA ALLO STANDARD HOTEL DOPO LA MOSTRA DI CATTELAN DA FACEBOOKPARIDE VITALE ALLA FESTA ALLO STANDARD HOTEL DOPO LA MOSTRA DI CATTELAN DA FACEBOOK

    Basta solo pensare che l'allestimento è stato collaudato in uno storage con il doppio del peso su ogni lavoro, in modo da fare un giusto calcolo sulla sicurezza, per un totale di 12.000 kg. "All", il titolo della mostra è profetico in questo 3 novembre: dall'Italia è arrivata un'intera delegazione, costituita da amici, parenti, lo stato maggiore dell'arte nostrano al completo, con Nancy Spector, curatrice capo, e Katherine Brinson, suo braccio destro, divertite dell'invasione. Il gruppo di Filicudi, isola amata dall'artista per passarci le vacanze, si è presentato elegantissimo con maschere d'animali in testa, i milanesi, invece, hanno portato dei ventagli con la sua faccia. Anche gli americani non si sono risparmiati, nel girone infernale di Frank Lloyd Wright come un angelo in total white David Byrne a chiacchera con Jovanotti e Gianna Nannini.

    nico vascellari x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUEnico vascellari x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUE catttelan guggenheim FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUEcatttelan guggenheim FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUE

     

    Hans Ulrich Obrist con i collezionisti Rubell, accompagnati dai tre galleristi dell'artista: Perrotin, Goodman e De Carlo. Patrizia Sandretto con Dakis Joannou in apprensione per i propri lavori appesi. Gli art dealer Simon e Micaela de Pury affascinati da tutto questo ben di Dio. Poi la giornalista di Vogue Italia Grazia D'Annunzio con Robert Park direttore della Morgan Library, Knight Landesman publisher di Artforum, Gavin Brown, Germano Celant, Francesco Bonami, Fabio Novembre. La presenza francese con il nuovo direttore del Musée de la Monnaie de Paris, onnaie de Paris, Chiara Parisi e la super curatrice Carolina Bourgeois. Tra i camerieri in guanti bianchi, gli artisti Takashi Murakami, Elmgreen & Dragset, Yan Pei-Ming, Rudolf Stingel, Carsten Höller. All'esterno una lunghissima limousine griffata ‘'Toilet Paper'' adibita a navetta dal museo al dinner party super esclusivo al boom boom dello Standard Hotel.

    cattelan e la sorella gia x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUEcattelan e la sorella gia x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUE

     

    All'interno, divertente il caos totale, tra drink e musica a manetta, nella super-auto, la presentazione ufficiale dell'ultimo numero del magazine con i vrani, il tutto sotto gli occhi impenetrabili di un driver per niente turbato dal contesto.

     

    driver from airport x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUEdriver from airport x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUE cattelan x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUEcattelan x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUE

    Dopo tutto questo name-dropping ed esaltazione glamour della mostra antologica di uno degli artisti più importanti del contemporaneo, consiglio, per avere una visper avere una visione più seria e informativa, di scaricare la prima applicazione prodotta dal Guggenheim dove il regista John Waters introduce l'applicazione e le sue sezioni, con il commento di Nancy Spector alle opere e i racconti dei conservatori e degli ingegneri sui retroscena della straordinaria installazione, ci sono i testi delle opere, e più di 20 video-interviste con i collaboratori chiave di Cattelan, alcuni girati dai soggetti stessi: il critico Vince Aletti, l'artista Carsten Höller; i curatori Francesco Bonami, Germano Celant, Bice Curiger, Massimiliano Gioni, e Chrissie Iles, i galleristi Marian Goodman, Massimo De Carlo, Emmanuel Perrotin e, naturalmente io, con il racconto della nostra lunga liaison creativa durante la quale abbiamo prodotto

    CATTELAN AL GUGGENHEIM DA REPUBBLICACATTELAN AL GUGGENHEIM DA REPUBBLICA CATTELAN AL GUGGENHEIM DA BIGBENZINECATTELAN AL GUGGENHEIM DA BIGBENZINE

     

    carlo cracco e ospiti x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUEcarlo cracco e ospiti x FOTO PAOLA MANFRIN PER VOGUE

     

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