#1- A CHI LA POLVERINI? A NOI! - SALUTO ROMANO PER L'UBRIACANTE NOTTE DI RENATONA - #2- FINI COMINCIA A ROMPERE:"BOSSI LEALE MA NON SIA LA LEGA A COMANDARE IL PARTITO" - #3- ANCHE LA RUSSA GELA BIG BOSS BOSSI: "A MILANO NIENTE SINDACO DEL CARROCCIO" -

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  • Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    UNA SPLENDIDA RADICALEUNA SPLENDIDA RADICALE RENATA POLVERINI MAURIZIO SACCONIRENATA POLVERINI MAURIZIO SACCONI

    1 - POLVERONE DI POLVERINI A PIAZZA DEL POPOLO
    (AGI)
    - Una scelta non casuale quella di festeggiare a piazza del Popolo. Come niente affatto casuale e' stata la scelta della sede del comitato elettorale, a due passi dalla bella piazza romana. Renata Polverini la spiega cosi': "Ero sicura che sarebbe finita in questo modo, con una vittoria del popolo. E' una sensazione bellissima". In attesa dell'ufficializzazione del risultato elettorale, Polverini continua a festeggiare con un migliaio di persone che ormai sono presenti sulla piazza: "E' stato difficile, difficilissimo. Soprattutto e' stato difficile mantenere la calma nei giorni in cui abbiamo visto respingere la lista del Pdl a Roma e provincia".
    Il segreto che ha portato la candidata di centrodestra alla vittoria sta nel fatto che "davanti alle difficolta', io mi esalto. Poi, ho avuto la fortuna di essere circondata da uomini e donne con una passione, una professionalita' e una capacita' organizzativa impressionante.
    Non si spiega altrimenti il clamoroso risultato della lista civica". Accanto a lei un altro protagonista di quella che c'era stata definita "la presa di Roma", il sindaco Gianni Alemanno invocato piu' volte dalla folla.

    FINI: "BOSSI ALLEATO LEALE MA NON SIA LA LEGA A COMANDARE IL PARTITO"
    (AGI)
    - "Sia il Pdl a dettare l'agenda e non la Lega". Gianfranco Fini il giorno dopo l'esito del voto alza il telefono e si congratula con Silvio Berlusconi per i risultati raggiunti. Clima cordiale tra i due, ma il presidente della Camera non cambia opinione sulla necessita' di riequilibrare il rapporto con il Carroccio, "alleato fedele e leale" ma che non puo' 'comandare' un partito potenzialmente del 40%.

    MAURIZIO GASPARRI IGNAZIO LA RUSSAMAURIZIO GASPARRI IGNAZIO LA RUSSA

    Dopo Pasqua la terza carica dello Stato e il premier potrebbero incontrarsi per un faccia a faccia sul cammino delle riforme. Invitato anche Umberto Bossi, considerato da Fini come il 'motore' della coalizione in questo momento. E, invece, questo il ragionamento dell'ex leader di An, deve essere il Pdl la forza trainante.

    MAURIZIO GASPARRI IGNAZIO LA RUSSAMAURIZIO GASPARRI IGNAZIO LA RUSSA

    E' sulle riforme che si concentrera' dunque l'azione dell'esecutivo per i prosimi tre anni e Gianfranco Fini, spiegano le stesse fonti, non intende sbarrare il cammino al governo. Neanche sul presidenzialismo. Cerca, pero', di capire di quale riforma si deve parlare e ribadisce la necessita' di mantenere la "centralita'" del Parlamento. Anche l'inquilino di Montecitorio e' convinto che si debba cercare un clima di intesa con l'opposizione e ha apprezzato la posizione di Calderoli di confrontarsi con chi "responsabilmente" vuole sedersi al tavolo delle riforme.

    IGNAZIO LA RUSSAIGNAZIO LA RUSSA


    2 - LA RUSSA GELA BOSSI: "A MILANO NIENTE SINDACO DEL CARROCCIO"

    Il giorno dopo il voto regionale il Pdl fa quadrato attorno a Silvio Berlusconi. Il boom leghista al Nord e la decisa flessione in termini numerici del Popolo delle Libertà sembra non scalfire più di tanto i berluscones. Da Cicchitto a Bonaiuti, gli uomini più vicini al premier insistono nel dire che é stato il Cavaliere, con la sua "discesa in campo" negli ultimi giorni di campagna elettorale, a dare la svolta alle Regionali. Nessuno sembra voler sottolienare, almeno pubblicamente, il brusco calo di voti del partito.

    GIORGIA MELONIGIORGIA MELONI

    Sul versante della competizione col Carroccio, poi, la tensione sembra destinata a salire. Ieri Bossi ha detto, esplicitamente, di volere per sè la poltrona di primo cittadino di Milano. Una richiesta che oggi Iganzio La Russa respinge al mittente: ''Il Carroccio, sa benissimo che, nonostante la disponibilità del tutto teorica di Bossi a fare il sindaco, Milano non è in discussione. Il Pdl in Lombardia ha vinto la battaglia più insidiosa: quella con la Lega visto che la sinistra non è pervenuta. La Lega a Milano ha il 14%: apprezzo la sua capacità di erodere voti alla sinistra, ma non a noi specie a Milano".

    RENATA POLVERINIRENATA POLVERINI

    A gettare acqua sul fuoco ci pensa Roberto Calderoli: "Berlusconi e il governo escono ultrarafforzati. La garanzia per il premier è la cassaforte della Lega. La miglior garanzia per lui sono i nostri voti".

     

     

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