Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
VALERIA MANGANI"POSTI IN PIEDI IN PARADISO"
Marco Giusti per Dagospia
Finalmente si ride. Dopo una serie di remake, sequel, commedie sexy senza sesso, film natalizi zoppicanti, "Posti in piedi in Paradiso", il nuovo film di Carlo Verdone ci riporta ai tempi eroici della commedia all'italiana e delle opere più' riuscite del nostro cinema comico. Va detto, non tutto e' riuscito, dopo una prima parte strepitosa la seconda mostra qualche momento faticoso, qualche gag e' ripetuta o inutile, il personaggio del critico cinematografico interpretato dal pur bravissimo Favino non e' ben definito, ma importa poco.
Verdone riesce a costruire per Marco Giallini un personaggio memorabile di figlio di mignotta alla Franco Fabrizi-Alberto Sordi che ti fa ridere appena apre bocca con tormentoni che rimarranno ("Lo sai o non lo sai?", "Aho, porta du stronzi, prepara il tavolo che ho il cash..."), e offre a Michela Ramazzotti, che fece esordire da produttore in "Zora la vampira", la possibilita' di ridefinire il suo personaggino di Shirley MacLaine svampita del Tiburtino ("che?... Te vibbra?", "Ah, Jim Morrison... Quello dei Queen no?"), mentre si lascia per se' il personaggio più' triste e sfigato di ex-produttore discografico che e' finito a vendere vinili vintage di vecchie glorie del rock in un negozietto in periferia.
SERGIO CASTELLANI E SIGNORAQuando riesce a far funzionare i suoi protagonisti, adulti ancora ragazzini in piena crisi economica che dividono una casa in tre, e a farli interagire con il mondo esterno (la grande scena della festa sfigata a casa della Ramazzotti), Verdone ottiene risultati eccezionali che da anni mancavano nel nostro cinema comico.
ROBERTO DAGOSTINO ANNA FEDERICICon rara generosita' punta più' su Giallini, Ramazzotti e Favino che sul suo personaggio, al quale lascia pero' una serie di sguardi e di piccole battute di grande finezza che i tanti fan verdoniani ameranno. Rispetto al precedente "Io, loro e Lara", che era più' strutturato, qui si ride molto di più', grazie anche a una serie di sketch forse facili e non originalissimi, come la scena di Giallini con la ragazza con la fiatella ("Lo sai o non lo sai?"), ma di grande presa popolare.
RENATO ALTISSIMOSotto questo aspetto il massimo e' la scena del colpo alla soliti ignoti di Verdone e Favino a casa di due vecchietti romani scelti benissimo ("Ma che c'hanno da rubba'?"), perfetta rielaborazione verdoniana di un classico della comicita'. Ma al di la' della risate, colpisce il candore di Verdone di mostrarsi per tutto il film coi suoi difetti, le sue paure, anche le sue ovvieta'. Non c'e' mai una furbizia, uno sketch o una battuta che vogliano mascherare qualcosa di diverso da quello che ha in testa e ha deciso di mettere in scena.
RENATA POLVERINIAnche l'idea di mettere in scena la nuova poverta' italiana con una storia comica fa parte di questo processo. E' il suo candore, dopo tanti anni di cinema, che ce lo rende davvero vicino al punto che non possiamo non volergli bene. In sala dal 2 marzo.
2- POSTI IN PIEDI IN PLATEA PER VERDONE
Claudia Alì per il "Corriere della Sera"
Quando Verdone chiama, Roma risponde. E il grande cuore della Capitale si apre ancor di più se l'appello di Verdone è per una iniziativa di beneficenza come l'anteprima di ieri sera. Era una delle anteprime più attese della stagione cinematografica quella di «Posti in piedi in Paradiso», il nuovo film di Carlo Verdone, per gli amici del Circolo Canottieri Aniene con il suo presidente Giovanni Malagò che con lui hanno organizzato la serata di beneficenza, e per i suoi fan, quasi una setta di fedelissimi, diventata un happening imperdibile.
CARLO VERDONE E PIERFRANCESCO FAVINODue le proiezioni, contemporanee, una in via Urbana per la stampa, una più blasonata e glamour, all'Auditorium Parco della Musica per gli ospiti di Aurelio e Luigi De Laurentiis che con Filmauro distribuiranno a partire dal 2 marzo il film nelle sale italiane.
CHRISTIAN DE SICA CON MOGLIE E FIGLIALungo la passerella che porta all'Auditoium, sono attesi i protagonisti del cast. Arriva Verdone, accolto dagli applausi, assieme agli altri due «padri separati», Pierfrancesco Favino giunto con la moglie Anna Ferzetti in splendida attesa e Marco Giallini con il figlio Diego. Insieme formano un trio irresistibile. «Credo che sia uno dei copioni più belli che abbia mai scritto», ha detto Carlo, raggiungendo a lunghe falcate la sala.
CAMILLA MORABITO BARBARA PALOMBELLIAlla spicciolata arrivano i primi invitati. Molte le personalità delle istituzioni. Ecco il ministro Corrado Passera, Gianni Letta, Francesco Rutelli e Barbara Palombelli, il sindaco Gianni Alemanno e il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, Luigi e Giancarlo Abete, il prefetto Giuseppe Pecoraro e Mario Pescante.
BENEDETTA GERONZI BARNABO BOCCAE poi una sfilata di star femminili a partire da Micaela Ramazzotti in splendido bianco e nero con cravatta sottilissima, arrivata con il marito, il regista Paolo Virzì. Immancabile Luca Verdone. Ci sono anche Nicoletta Romanoff, Diane Fleri, Nadir Caselli, Maria Luisa De Crescenzo, Giulia Greco, Magdalina Ghenea, Roberta Mengozzi e Valentina D'Agostino.
CORRADO CALABROEcco ancora parte del cast, Gaetano Curreri dei mitici Stadio che dopo Borotalco e Acqua e sapone, hanno firmato anche la colonna sonora di questo film. Poi lo sceneggiatore Pasquale Plastino e Maruska Albertazzi, il direttore della fotografia Danilo Desideri, il produttore esecutivo Maurizio Amati, e soprattutto Paolo Verdone, che nel film, diretto da suo papà sarà invece il figlio di Marco Giallini. E poi alcuni selezionatissimi ospiti dello spettacolo e delle istituzioni. Ed ancora Paolo Bulgari, Christian De Sica con Silvia Verdone e il figlio Brando, Neri Parenti, Enrico Vanzina e Giovanni Veronesi senza la bella Valeria Solarino.
CORRADO PASSERA GIOVANNA SALZA BALLANTINI IN MORANDI