DAGOREPORT
Claudia GeriniCom'è triste la Piccola Atene, solo qualche anno dopo. L'"ultima Spiaggia" del radical-chicchismo desertificata di cervelloni. Oggi si entra anche col diploma di geometra o di perito tecnico. Una volta se non avevi scritto almeno due libri, recensiti da "Repubblica" o dall'"Espresso", eri accompagnato all'uscita.
Claudio PetruccioliL'unico che smutanda nel bagno che un dì era la "vacanza intelligente" degli Eco e degli Augias, degli Asor Rosa e dei Golino, è l'ex presidente Rai Claudio Petruccioli. Ma tutti gli occhi sono per le misure procaci del culo di Claudia Gerini (che dio glielo conservi).
E' successo esattamente come nella politica: caduto Silvio Bananoni, lo sfarinamento del Pd ha trascinato con sé tutto lo schiaramento d'opposizione. Così l'appannamento del Billionaire, la Santa Sede del berlusconismo senza limitismo, e il decesso dei bunga bunga a Villa Certosa, ha trascinato anche i luoghi deputati dell'"intellighentia".
Mastrapasqua Graldi RovatiPer trovarne traccia accorre trascinarsi dal bagno (penale) alla piazzetta di Capalbio dove il prode Zagami organizza i suoi incontri letterari. E così nel pomeriggio il duplex Myrta Merlino e Massimo Mucchetti sono saliti sul palco insieme al Nosferatu dell'Inps, Mastrapasqua, e a quella Testa di Chicco, a cianciare del libro ‘'L'aria che tira'' (Sperling & Kupfer), della strega Merlino.
Denise Pardo Matteo RenziIn platea il mitologico Angelone Rovati con la sua Chiara Boni, il calta-messaggero Paolo Graldi, il mitologico Fabiano Fabiani, la magni-fica Lucrezia Lante delle Rovere, l'"orfanello" Bini Smaghi. Roba da far venire voglia di sintonizzarsi sui "Bellissimi" di Rete4.
Piazzetta Magenta stracolma, ma non di vip, la sera per sentire la presentazione del libro, "Stil novo" del sindaco più amato da Berlusconi, Matteo Renzi, scalpitante concorrente alle primarie del Pd. Jeans e camicia bianca, kennedyano ripassato nell'Arno, il baldo e ambiziosissimo sindaco di Firenze è stato accolto sul palco dalla vispa giornalista dell'Espresso Denise Pardo.
Renzi firma autografi Bini SmaghiOvviamente non si è parlato solo dell'inutile libro (e poi la Rizzoli si ritrova quei bilanci da tagliarsi le vene). Renzi ha subito precisato che sarà un rompicojoni ma non è un rottamatore e ha suggerito carinamente a Casini, Vendola e Di Pietro di non perdere altro tempo e di correre a bussare a qualche ospizio o casa di cura. Mentre nel suo sinistrato partito chiede solo il rispetto dello statuto che prescrive il limite massimo di tre legislature (15 anni) e poi a casa.
Renzi insiste: "pretendo" solo il rispetto delle regole: niente deroghe. Subito dopo ha annunciato che con le primarie aperte lui è disposto a concorrere e in caso di sconfitta appoggerebbe, bontà sua, il vincitore Culatello incluso. "Voglio bene a Bersani", ha detto pinocchio Renzi. "E se non sono d'accordo con il segretario lo dico senza problemi".
Nel suo programma include l'abbassamento del peso fiscale, la riduzione dei parlamentari, l'abolizione dei vitalizi, le unioni per i gay, la riforma delle pensioni. Su Berlusconi ha detto che non funziona il "ghe pensi mi" ripetendo che c'è stato tanto, troppo antiberlusconismo nocivo. Ha rivelato di aver incontrato Prodi ma nonostante sia stato incalzato da Denise Pardo non ha rivelato i magici contenuti. Ha concluso dicendo che se perde le primarie torna a fare il sindaco.
Piazza Magenta Piazza Magenta ascolta Matteo Renzi