Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
1- A CORTINA! A CORTINA! IL CINEPANETTONE CUCINATO DA DE SICA & FERILLI SI AVVICINA
Claudia Alì per "Il Messaggero"
Col caldo di Roma e il film Vacanze di Natale a Cortina, ecco servito il Natale 2011. Primo assaggio di neve, anche se solo in celluloide, con l'attesa anteprima del film. Stesso cinema in Piazza Cavour, un po' per scaramanzia, un po' per vezzo dei produttori Luigi ed Aurelio De Laurentiis, mitragliate di flash, pioggia di attori e una grande festa col dj Bob Sinclar per tutta la notte.
VIPERETTA MASSIMO FERRERO VIPERETTA MASSIMO FERREROSi torna alle origini, in tutti i sensi. Gli ingredienti del glorioso primo film del 1983 ci sono quasi tutti: il titolo Vacanze di Natale, gli sceneggiatori Carlo ed Enrico Vanzina, la location Cortina d'Ampezzo ed anche qualche accenno a quella famosissima colonna sonora.
Ecco uscire da un hotel in Via Visconti, tutto il cast. Esce per primo Luigi De Laurentiis, soddisfatto ed emozionato più che mai, in questo fortunato 2011, per l' apprezzamento del film da parte della stampa - all'unisono si ride senza volgarità - e soprattutto per la nascita della sua primogenita Isabel Grace Maria venuta alla luce lo scorso 13 novembre, stesso giorno di nascita della nonna paterna.
Con il regista Neri Parenti ed i fratelli Vanzina, ecco la fantastica coppia comica formata da Christian De Sica e Sabrina Ferilli in smoking nero. Arriva anche Ricky Memphis, Valeria Graci, Katia Follesa e Giuseppe Giacobazzi. Poi Ivano Marescotti, Dario Bandiera e la bella scoperta, Olga Kent. Tutti insieme calcano il tappeto rosso, e giù con i flash.
TILDE CORSI E GUENDALINA PONTISi unisce al gruppo anche il compositore e musicista, principe delle consolle di tutto il mondo, Bob Sinclair, che nel film ha anche un piccolissimo cameo, nel ruolo di se stesso, arrivato nel pomeriggio a Roma inseparabile dalla sua agente. Sarà proprio lui ad animare più tardi un party strepitoso, in un locale di Monteverde, con quasi cinquecento invitati, tra i quali Carlo Verdone, arrivato con i figli Paolo e Giulia arrivata con Elisabetta Pocaterra, sua sorella Silvia, moglie di Christian De Sica, con i figli Maria Rosa e Brando.
SUSANNA E MARIO PESCANTEC'erano anche i De Laurentiis al completo, ovvero Jaqueline, e gli altri due figli Edoardo e Valentina. Ed ancora Francesca Loschiavo, Giancarlo Abete, Mario D'Urso, Paolo Conticini, Emanuele Propizio, Fausto Brizzi con Marco Martani, Flavio Cattaneo, Carla Fendi, Massimo Giletti, Guido Lombardo, Paolo Genovesi, Gigi Marzullo, Ugo e Ferdinando Braghetti Peretti, Guendalina Ponti, il Presidente del Coni Giovanni Petrucci e Giovanni Malagò.
2- VACANZE DI NATALE A CORTINA DI NERI PARENTI.
Marco Giusti per Dagospia
Ci risiamo... "Me sudano l'occhi" (Ricky Memphis dopo la visione di un film visto su un plasma in 3D). "Sei simpatico come le emorroidi" (Dario Bandiera). "Se trovo chi ha inventato sto facebook gli taglio le palle" (Christian De Sica). "Un Kandinsky?" (Olga Kent di fronte a un quadro) "No, vodka russa non ne ho!" (Dario Bandiera). "La verginità è come una mollica di pane. Un giorno viene un uccello e se la porta via" (Christian De Sica, battuta paterna). "Oggi traffico. Rete Quattro detto Bollino Rosso" (la colf filippina). "Come stai? Me fai gaga-rin" (Ricky Memphis commenta un abito della cognata). "Morto un papi se ne fa un altro" (Christian De Sica, battuta politica). "Ma che c'hai il pongo nelle mutande?" (Christian De Sica, battuta riciclata).
PATRIZIA DE BLANK ENRICO VANZINAPer fortuna che doveva essere il film del rinnovamento... Diciamo che l'unica vera novità del film di Natale di De Laurentiis, "Vacanze di Natale a Cortina", diretto da Neri Parenti e scritto dai fratelli Vanzina, dopo 27 anni di gloriosa attività, sono le battute di Christian De Sica sulla prostata.
Un segno dei tempi, per attori, produttore, autori, regista e, ovviamente, critici e pubblico, tutti sulla sessantina. Almeno sono sinceri e in questo che si profila come uno dei Natali più tristi degli ultimi vent'anni (malgrado la fine di Silvio) non ostentano una inutile felicità come Pieraccioni ("Finalmente la felicità", ma di chi?).
RICKY MENPHISInsomma, col terrore della prostata, Christian, il solito avvocato romano pomicione e marito infedele di Sabrina Ferilli, decide di cambiar vita. Regala la sua agendina coi numeri caldi a un collaboratore ("Vai in Inghilterra? Guarda su Bucione United Kingdon") e pensa seriamente di a un futuro di fedeltà con la moglie di Fiano, cioè Sabrina Ferilli, così la raggiunge per passare un felice Natale in quel di Cortina. Per inciso, sinceramente chi può credere che Sabrina Ferilli sia questo campione di fedeltà? Boh.
NERI PARENTI CON LA TETTONA DI ZELIGComunque, crederci o no, lei è fedele, ma, per vendicarsi delle corna che le ha messo Christian, dopo avergli elencato tutte le amanti dei capodanni passati ("Ma che stai affà", La Storia siamo noi di Giovanni Minoli?", ribatte lui), fa finta di tradirlo con un uomo nudo che le era entrato misteriosamente in camera da letto. Era l'amante della colf filippina, da cui la battuta politicamente scorretta ma molto vanziniana della Ferilli alla colf: "Mo' i maestri di sci ve li fate pure voi?".
Niente di nuovo si dirà, ma vedere assieme Christian e Sabrina Ferilli è sempre un piacere, anche se proprio questo, che è l'episodio più divertente del film, non riesce a svilupparsi oltre la trovata iniziale del finto tradimento e i facili qui pro quo successivi.
PATRIZIA DE BLANK DARIO BALLANTINI GIADA DROMMI DE BLANKIn un altro episodio, sulla carta il più innovativo, Dario Bandiera è l'autista dell'industriale Ivano Marescotti, preso di peso dai film di Checco Zalone con tanto di scivolate sulla neve e testa battuta su ogni spigolo come fosse James Finlayson nei film di Laurel e Hardy. Bandiera è arrivato un giorno prima del padrone a Cortina e si piazza nel suo chalet assieme a una russa, Olga Kent, bella ma un un po' sticazzi, che si chiama ovviamente Galina (indovinate la prima battuta di Bandiera...).
Ora Galina è la donna, non proprio fedele, di un potente e geloso miliardario russo, che Marescotti, proprio a Cortina, deve convincere a firmare un accordo per un gasdotto con l'Italia. Accordo che più che salvare le sorti del paese, rimpinguerà le tasche sue e quelle di un corrotto ministro (leghista?), interpretato con gran classe da Bebo Storti. Ovvio che il russo sospetti dell'infedeltà della donna e vada alla ricerca dell'amante di lei portando avanti all'esasperazione il gioco del firma-non firma.
PAOLO FERRARI E SIGNORASembra che il ruolo di Marescotti fosse stato offerto a Lino Banfi e questo spiega un po' perché il rapporto fra padrone e autista trombatore somigli così tanto a quelli della commediaccia all'italiana con Banfi-Vitali o Montagnani-Vitali. Solo che lì era tutto più trash e scorrevole, qui è un po'macchinoso. Il terzo episodio è una simpatica variante del grande modello del burino romano in vacanza che dal primo "Vacanze di natale" all'episodio di Christian in "Fratelli d'Italia" i Vanzina hanno molto trattato.
RICKY MENPHIS E MOGLIERosicando perché il cognato, il comico del nord Giuseppe Giacobazzi, ha vinto 250.000 euro al gioco dei pacchi (puntando su 3 Basilicata...) e può permettersi così una vacanza a Cortina coi vip assieme alla moglie, la new entry Katia Follesa, il grandissimo Ricky Memphis, che fa il giornalaio romano a Bergamo, riesce a comprare su internet una vacanza per lui e la moglie, l'altra new entry Valeria Graci, a 58 euro al giorno nello stesso albergo della coppia fortunata.
Decisi a non spendere nulla e a mangiare solo dal kebabbaro fra Natale a Capodanno, Ricky Memphis e la moglie, avranno la fortuna di essere casualmente invitati a ogni tipo di cena e festa vip di Cortina, ritrovandosi così nel magico mondo cafonal di Emanuele Filiberto, Simona Ventura, Alfredo Signorini, tra le contesse De Blank, Renato Balestra, il principe Giovannelli, Cesare Prandelli, facendo schiattare di rosichio il duo Giacobazzi-Follesa. Alla fine è l'episodio più nuovo, un po' perché Ricky Memphis come versione moderna di Mario Brega è fenomenale, un po' perché il mondo cafonal fa sempre il suo effetto dentro le nostre commedie, come insegnava già il capolavoro di Neri Parenti "Paparazzi".
MARIO DURSONon si capisce solo perché siano stati tolto al montaggio l'episodio con Mara Venier e Edison Cavani che appaiono in fotografia e compaiono sui titoli di coda. Alla fine, De Laurentiis, non riuscendo a rinnovare come voleva il genere con l'innesto di nuovi autori-attori della generazione Zalone-Nunziante-Max Bruno- Gaudioso, è ritornato alle origini.
LA TETTONA DI ZELIGCioè a Cortina, cosa che fa regolarmente e ritualmente ogni cinque anni (pensiamo a "Vacanze di Natale 90, 95, 2000", poi a "Christmas in Love") e ai Vanzina, anche se solo come sceneggiatori, lasciando ben saldo alla regia di Neri Parenti. Ha solo aggiunto come gagman e revisore alle battute uno specialista come Riccardo Cassini (da anni lavora con Fiorello e sui film di Fausto Brizzi).
I Vanzina, da grandi professionisti della commedia, hanno costruito un film molto più solido dei precedenti, dove tutto torna e non ci sono buchi narrativi e situazioni lasciate in aria. E Neri Parenti, quando lavora sui copioni dei Vanzina (pensiamo a "Fratelli d'Italia" o a "Tifosi"), gioca in casa, sapendo ben sviluppare gag e situazioni. Alla fine il film è superiore a molti degli ultimi titoli della serie, soprattutto a quello dell'anno scorso, ma certo non può essere un campione di novità.
MARISELA FEDERICI I FRATELLI PANIMOLLEA parte la trovata della prostata e la battuta finale su "papi" ("Morto un papi se ne fa un altro"). Se Ricky Memphis, vecchia conoscenza dei Vanzina, funziona benissimo, i nuovi arrivati di Zelig e Colorado rimangono un po' figurine di contorno. Dario Bandiera e Ivano Marescotti, buoni attori, forse non sono particolarmente adatti al genere e Christian De Sica e Sabrina Ferilli, divertentissimi nella parte iniziale del film, non sono invece sostenuti da una trama veramente originale come ci saremmo aspettati. E, come direbbe Riccardo Garrone, anche questo Natale 2011 ce lo siamo levato dalle palle.