1- DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE FROCIZZANO IL CENTRO STORICO ROMANO PER IL GAY PRIDE 2012 IN GLORIA IMPERITURA DELL’ORGOGLIO OMOSESSUALE, TRANSGENDER E QUEER - 2- LATITANTI I POLITICI: AL DI LÀ DI UN CARRO DELL’IDV, I SOLITI CONCIA E VENDOLA E LUXURIA - 3- TANTISSIMI I TRAVESTIMENTI IRONICI, UNO SU TUTTI QUELLO DI UNA COPPIA GAY CON PALLONE DA CALCIO E MAGLIA DELLA NAZIONALE, PROTAGONISTA DI UN BACIO APPASSIONATO. - 4- IL GAY CENTER REPLICA ALLE CASSANATE: “INVITIAMO I GIOCATORI DELLA NAZIONALE A FARE COMING OUT, SAREBBE UN ESEMPIO PER DARE CORAGGIO AI RAGAZZI OMOSESSUALI CHE OGNI GIORNO SUBISCONO EPISODI DI BULLISMO NEL MONDO DELLO SPORT” -

Condividi questo articolo


  • Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
    Sara Grattoggi per "la Repubblica"

    LO STILISTA E GAYALO STILISTA E GAYA

    Una marcia cominciata sulle note di ‘I want it all' dei Queen, per scandire ancora meglio lo slogan di quest'anno: "Vogliamo tutto". Decine di migliaia di persone - 150 mila secondo gli organizzatori - ieri hanno attraversato Roma a ritmo di musica pop e house, passando per il Colosseo e il Circo Massimo, per il Gay Pride 2012. Una coloratissima sfilata dell'orgoglio omosessuale, transgender e queer organizzata da un coordinamento di oltre trenta sigle (dall'Arcigay al Circolo Mario Mieli) per dire: «Non possiamo più aspettare. Chiediamo gli stessi diritti delle coppie etero e una legge contro l'omofobia».

    LO SPERMAN CHICCOLO SPERMAN CHICCO

    Un appello ancor più urgente dopo l'escalation di violenza e intolleranza nella capitale e nel suo hinterland, con sei aggressioni nelle ultime settimane ai danni di attivisti e ragazzi omosessuali. «È ora che in Italia qualcosa cambi, per questo sto facendo una battaglia nel mio partito - spiega la deputata del Pd Paola Concia - La politica deve raccogliere il segnale lanciato da questa piazza».

    gay pridegay pride

    E in effetti, al di là di un carro dell'Idv, ieri si rintracciavano pochissimi simboli e esponenti di partito, al massimo qualche bandiera di Sel tra le tante arcobaleno. Ne prendeva atto ironicamente un altro carro, rappresentando i politici come "Flinstones" rimasti «all'età della pietra» in tema di diritti civili per la comunità lgbtqi. «Puntiamo dritti al matrimonio e i partiti devono saperlo: se vogliono i nostri voti, devono accogliere le nostre richieste senza se e senza ma» dichiarava in chiusura dal pullman a due piani con lo slogan del Pride Andrea Berardicurti, rappresentante del circolo Mario Mieli.

    gay pridegay pride

    «A meno che non si voglia ancora una volta lasciare la parola libertà in mano ad un Berlusconi che si ripresenta sulla scena, è doveroso per il centrosinistra sposare le rivendicazioni del movimento Lgbt» gli faceva eco Franco Grillini, responsabile diritti civili e associazionismo dell'Idv. Tantissimi i travestimenti ironici, uno su tutti quello di una coppia gay con pallone da calcio e maglia della Nazionale, protagonista di un bacio appassionato in piazza della Repubblica appena prima della partenza.

    gay pridegay pride

    «Invitiamo i giocatori della nazionale a fare coming out, sarebbe un esempio per dare coraggio ai ragazzi omosessuali che ogni giorno subiscono episodi di bullismo nel mondo dello sport» dichiarava Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, spiegando
    l'iniziativa.

    Ad accendere le polemiche è stata, invece, Militia Christi, che nella notte fra venerdì e sabato aveva tappezzato via Cavour di manifesti (poi rimossi) che ritraevano Giovanni Paolo II e una sua frase del luglio 2000. «Da Militia Christi viene la solita propaganda omofoba» ha commentato il portavoce del Gay Center.

     

     

    Condividi questo articolo

    FOTOGALLERY

    ultimi Dagoreport

    VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

    DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!