Ettore Colombo per \"Il Riformista\"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
\"Mi sarei aspettato che quel bravo dirigente di cooperative di Reggio Emilia (Pierluigi Bersani, ndr.) che oggi guida quel partito lì (il Pd, ndr.) che non solo con la storia del comunismo ma anche con la storia del socialismo e della sinistra italiana non ha davvero più nulla a che fare, invece di perdere il suo tempo a discutere con quei quattro ‘fighetti\' di Firenze (i rottamatori di Matteo Renzi, ndr.) avesse preso la macchina per andare subito in Veneto a portare solidarietà agli alluvionati e per denunciare l\'assenza e i ritardi di Berlusconi e Bossi, catapultati lì solo in gita elettorale!\".
MASSIMO DALEMA E MOGLIE LINDA GIUVANonostante gli oltre ottant\'anni d\'età, splendidamente portati, Mario Pirani (ieri dirigente del Pci, giornalista dell\'Unità, poi una carriera all\'Eni, infine approdato a Repubblica, di cui oggi è ancora autorevole editorialista) non si è risparmiato battute e staffilate polemiche alla presentazione del suo ultimo libro, in questo caso di memorie (\"Poteva andare peggio\", Mondadori), presentazione che ieri sera ha visto si dei presentatori (Giuliano Ferrara, Massimo D\'Alema, Lucia Annunziata) che un pubblico d\'eccezione (si notavano, tra gli altri, Alfredo Reichlin, Giovanni Sartori, Nicola Latorre).
MASSIMO DALEMA E MOGLIE LINDA GIUVAPiù che su un passato, quello di una ‘vita difficile\' incrociata, come Ferrara e D\'Alema, in un Pci da cui Pirani uscì, nei primi anni Sessanta, ‘da destra\' mentre altri (il manifesto) usciranno ‘da sinistra\' negli anni Settanta (solo l\'altro giorno è morto uno dei fondatori di quel giornale, Aldo Natoli) e più che sul giudizio a posteriori suoi errori principali (principalmente, \"uno stalinismo di manica larga\" definisce D\'Alema il clima di quegli anni), Pirani ha voluto portare l\'affondo sull\'attualità e cioè su un Pci-Pds-Ds-Pd che \"invece di ripartire dal pre-1921, dall\'unità socialista, da Turati e da Nenni, ha cercato inutilmente nell\'avallo di tutt\'altra tradizione, quella della sinistra democristiana, il passaporto per andare al governo finendo per non essere più né comunista, né socialista, né niente\".
MARIO PIRANI MASSIMO DALEMAD\'Alema si è limitato a una pronta difesa d\'ufficio di Bersani, suggerendo all\'Annunziata di rendere noto alla sala che \"Bersani in Veneto c\'è andato appena ieri!\", glissando, invece, sul Pd.
MARIO PIRANI GIANCARLO SANTALMASSIAll\'uscita, il presidente del Copasir non vorrebbe parlare di attualità politica ma i cronisti premono: \"Una maggioranza di governo che ad appena due anni dalle elezioni chiede il voto anticipato sta solo dichiarando il proprio fallimento. Il sottotitolo di questa posizione è uno solo: abbiamo fallito\".
GIULIANO FERRARAD\'Alema, dunque, ieri sera è tornato a sferzare il Pdl e lo stesso Berlusconi sulla richiesta, ripetuta tutto il giorno e in modo ossessivo, da parte dei berluscones (‘o governo Berlusconi o elezioni\'): \"Non avrai altro leader all\'infuori di me\", ironizza D\'Alema, \"è il loro ritornello. Eppure, tutti i parlamentari, compresi quelli del centrodestra, dovrebbero conoscere la Costituzione repubblicana. E nella Costituzione è scritto che è il Parlamento ad avere il potere di dare e revocare la fiducia ai governi. Viviamo in una democrazia parlamentare e il governo può cambiarlo solo il Parlamento\".
GIULIANO FERRARA NICOLA LATORREInsomma, D\'Alema insiste: la crisi va parlamentarizzata, un nuovo esecutivo di (breve) transizione che affronti le maggiori emergenze del Paese e riformi la legge elettorale si può, anzi: si deve fare.
Detto questo, mentre chiacchieravano fuori dalla sala della presentazione del libro di Pirani, Ferrara e Latorre, braccio destro di D\'Alema, questi diceva sconsolato: \"Noi ci proveremo a fare un altro governo, ma se la scelta di Berlusconi è davvero questa, credo che si finirà con il voto anticipato\".