1- ESSÌ, IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI! METTETE INSIEME I MEJO CAPOCCIONI DEL “CORRIERE DELLA SERA” DI IERI E DI OGGI, DA FLEBUCCIO DE BORTOLI A PAOLINO MIELIG, DA POLLI DELLA LOGGIA A PIER-NOTAIO MARCHETTI, A CONCIONARE SULLA STORIA DEL LORO QUOTIDIANO ED IL RISULTATO, PER LA PLATEA, È PIÙ EFFICACE DI UN SONNIFERO - 2- ECCO PIETRO CITATI IN PENNICHELLA, AVANTI RAFFAELE LA CAPRIA IN LETARGO, PEDULLA’ PROVA A SLOGARSI LA MASCELLA PER UNO SBADIGLIO NO-LIMITS, A SINISTRA FRANCO SIDDI SOGNA, AL CENTRO GIANMARIA VIAN RUSSA, MARIO LUPO TRA LE BRACCIA DI MORFEO -

Condividi questo articolo


  • Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    RAFFAELE LA CAPRIARAFFAELE LA CAPRIA

    (ANSA) - 'Pubblico, vogliamo parlarci chiaro. In 17 anni di regime libero hai imparato molte cose. Oramai non ti lasci gabbare dalle frasi. Sai leggere fra le righe e conosci il valore delle gonfie dichiarazioni e delle declamazioni solenni d'altri tempi. La tua educazione politica e' matura'. Cosi', il 5-6 marzo 1876, recitava l'editoriale del primo numero del Corriere della Sera. Costava pochi centesimi, ma con la firma del suo direttore Eugenio Torelli Viollier era destinato a diventare il piu' importante quotidiano nazionale.

    SPETTATORE ATTENTOSPETTATORE ATTENTO

    Oggi, Fondazione Corriere della Sera e Rcs Libri hanno raccolto quel racconto lungo piu' di un secolo nella Storia del Corriere della Sera, opera a cura di Ernesto Galli Della Loggia, che da 1876 fino al 1992, all'alba di Mani Pulite, ne ripercorre le battaglie, gli articoli che hanno lasciato il segno, le firme illustri, da D'Annunzio alla Fallaci.

    'Una storia d'Italia in controluce in cui Roma e' vista con occhi milanesi', racconta Piergaetano Marchetti, presidente Rcs, illustrando i primi due volumi in uscita dell'opera: Il Corriere ottocentesco di Angelo Varni, corredato dei Documenti 1876-199 a cura di Alberto Malfitano; e Il Corriere di Albertini di Simona Colarizi con i Documenti 1900-1925 a cura di Lorenzo Benadusi.

    PIZPIZ PIER GAETANO MARCHETTIPIER GAETANO MARCHETTI

    Sono gli anni in cui il quotidiano sfido' regimi e concorrenza, in cui la penna acuminata di Salvemini attaccava Giolitti, 'il Ministro della malavita', ricorda l'ex direttore Paolo Mieli, e in cui da poche copie si arrivo' a toccare le 500 mila. E gia' nel 1923, quando il Corriere veniva bruciato nelle piazze, oggi si riscopre che il direttore Albertini sognava un'opera che raccontasse la storia del giornale, che, prosegue Marchetti, ha il merito di 'non avere steccati', luogo dove 'ospitiamo scrittori e giornalisti di altri editori, perche' l'apertura e' il modo migliore per affermare i propri prodotti.

    Il futuro digitale - aggiunge - non puo' significare la fine della storia, ma anzi richiede cura della memoria. Perche' senza storia, il futuro, anche digitale, non ha il senso che potrebbe avere'. Completeranno l'opera il volume di Giovanni Belardelli e Cristina Baldassini (1926-1945) e l'ultimo di Ernesto Galli Della Loggia con Claudia Mantovani (1946-1992).

     

     

    SIMONA COLARIZZI PIERGAETANO MARCHETTISIMONA COLARIZZI PIERGAETANO MARCHETTI

     

    Condividi questo articolo

    FOTOGALLERY

    ultimi Dagoreport

    VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

    DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!