Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
Rosaria Amato per "la Repubblica - Roma"
Figaro ha un ciuffo verde e arriva con una lunghissima bicicletta dotata di espositori di parrucche a colori pastello, don Bartolo ha una parrucca rosa confetto e una giacca fucsia, le scene bianche sono dominate da uno sfondo arancio forte oppure azzurro, e nella seconda parte dalle finestre si vede un cielo un po' bizzarro, con delle nuvolette che, spiega il regista Ruggero Cappuccio, lo fanno tanto assomigliare a "quello di Magritte".
E' un'edizione variopinta quella del "Barbiere di Siviglia" che ha debuttato ieri sera al Teatro dell'Opera, e anche molto teatrale. Ma senza eccessi: i costumi in fondo sono tradizionali, sia pure con diversi tocchi di originalità, e anche le scene possono essere considerate classiche, ma con una loro personalità.
E già dalla prima scena si nota una "trovata" originale ma discreta: la presenza sul palco del giovane compositore Gioachino Rossini. All'inizio è sdraiato sul pianoforte forte, stanco per il troppo lavoro, o forse ancora in cerca d'ispirazione per il completamento dell'opera, a metà partecipa attivamente allo spettacolo, unendosi nell'ultima scena ai cantanti, alla fine prende la propria meritata parte di applausi. Che sono stati generosi, non solo per gli interpreti ma anche per il direttore d'orchestra Bruno Campanella, il regista, lo scenografo Carlo Savi, il costumista Carlo Poggioli e il direttore delle luci Agostino Angelini, tutti sul palco alla fine.
SIMONA MARCHINI SILVANA PAMPANINIGli applausi non sono mancati neanche in corso d'opera, soprattutto dopo le arie famose, da quella stranota di Figaro, interpretato da Alessandro Luongo, a quella di Rosina, interpretata da Annalisa Stroppa ("Una voce poco fa") alla temibile "calunnia" di don Basilio (Nicola Ulivieri). Molto apprezzati anche il conte d'Almaviva (Juan Francisco Gatell) e don Bartolo (Paolo Bordogna). La Berta di Laura Cherici ha ottenuto una personale acclamazione dopo l'aria meno famosa ma molto divertente "Il vecchiotto cerca moglie".
Apprezzata anche l'attenzione all'interpretazione teatrale oltre che musicale, che ha reso lo spettacolo fresco e vivace, nonostante la vicenda dell'abilissimo Figaro che aiuta il conte d'Almaviva e la bella Rosina a coronare il loro amore, fregando il vecchio e antipatico don Bartolo, sia stranota. Ma piace sempre molto: il teatro era pieno e si avvia ad esserlo anche per le repliche, previste stasera, il 20, 21, 22, 24 e 26.
SARA IANNONE CON MARIA TERESA STABILE SARA IANNONE E LUIGI BRUNOQualcuno ha giudicato eccessivi i tagli all'ultima parte dell'opera, ma nel complesso il pubblico della "prima" è andato via visibilmente soddisfatto. Un pubblico piuttosto variegato, con diverse presenze straniere (spiccava una signora con un bellissimo kimono rosa), qualche volto noto del mondo dell'economia (a cominciare dal presidente del Cnel Antonio Marzano) e dello spettacolo, tra i quali l'attore Remo Girone, che si dichiara un appassionato di Rossini più che dell'opera in particolare, e forse anche per questo ha apprezzato la "presenza" del compositore in scena, interpretato da un attore che peraltro ha la stessa età del grande musicista quando compose il Barbiere, 24 anni.
SARA IANNONE LUIGI BRUNO DANI E LUDOVICA DEL SECCO D ARAGONA