Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
WALTER VELTRONI
1- BOCCHINO,MAI ALLEATI PD,MA SCRIVERE INSIEME REGOLE SI PUO\'...
(ANSA) - \"Col Pd mai alleanze, ma scrivere insieme le regole è possibile\". Durante la presentazione del suo libro: \'Una storia di destra\'\', edito da Longanesi, Italo Bocchino vicepresidente di Fli, lo ripete più volte. Walter Veltroni, presente all\'incontro, gli fa eco sostenendo che si può pensare a modernizzare la Costituzione con una destra liberale come quella di Fini, mai con quella populista di Berlusconi. In un clima di grande fair play, tra aneddoti e battute, la destra del finiano Bocchino e la sinistra di Veltroni si confrontano non risparmiando le critiche al premier.
\"Ma voi - si chiede ironicamente Bocchino, alludendo alla visita lampo di ieri di Berlusconi a Lampedusa, - ve la immaginate la Merkel che va in una zona di emergenza e dice alla gente di aver comprato casa lì e di volerci fare il casinò, di volerla riempire di verde e di voler colorare le case?\". Una battuta per dire che l\'Esecutivo è in caduta libera nella credibilità internazionale. \"La politica di chi dà le pacche sulle spalle e poi tira le bombe - dice - non funziona. Per questo poi in Europa ci sbattono la porta in faccia\".
WALTER VELTRONI ITALO BOCCHINO ENRICO MENTANAE nella conversazione, moderata dal giornalista Enrico Mentana, non mancano i riferimenti a politici del recente passato come il leader del Msi Giorgio Almirante: \"un grande comunicatore, capace di fare scelte coraggiose come scegliere un giovane come Fini\". E l\'ex segretario del Psi Bettino Craxi: \"ha sbagliato. Doveva andare a San Vittore. Sarebbe tornato a casa dopo una settimana e da lì si sarebbe aperta un\'altra stagione politica\". A Veltroni che gli contesta di aver capito \"troppo tardi chi era Berlusconi\" e di non aver avuto il coraggio di Casini che decise di \"correre da solo molto prima\", Bocchino risponde con una battuta: è come tra i fidanzati, fin quando non si vive insieme, va tutto bene\".
WALTER VELTRONI ITALO BOCCHINO ENRICO MENTANAE con ironia sottolinea l\'impossibilità di portare avanti un\'alleanza con un partito come quello in cui \"la Minetti si candida a fare il ministro degli esteri\". \"E forse - dice - ne ha anche le competenze visto che gestiva le straniere dell\'Olgettina\". Un cenno Bocchino lo fa anche agli ex An rimasti con il premier. \"Quella di Alemanno e La Russa - dice - resta per me una scelta incomprensibile. Lo dico con sofferenza. Quella di La Russa me la spiego solo perché ha potuto fare contemporaneamente il ministro della Difesa e il coordinatore del primo partito italiano\".
RAFFSELE RANUCCI ANTONIO MARINI ITALO BOCCHINO2- VELTRONI, SE BERLUSCONI C\'E\' ANCORA E\' ANCHE COLPA NOSTRA...
(Adnkronos) - \"Se esiste ancora il berlusconismo e\' perche\' il centrosinistra non e\' riuscito a costruire un\'alternativa che vada oltre l\'antiberlusconismo\". Lo dice Walter Veltroni alla presentazione del libro di Italo Bocchino \'Una storia di destra\'.
Il centrosinistra, continua Veltroni, \"invece di porsi il problema di allearsi con chiunque, dovrebbe porsi il problema di allearsi con i cittadini che vogliono un centrosinistra riformista\". E\' quello \"che ho tentato di fare nel 2008 -aggiunge Veltroni- e di questo ha bisogno il Paese\".
RAFFAELE RANUCCI ANTONIO MARINI ITALO BOCCHINO3- BOCCHINO KINGMAKER DEL CASO VILLARI: \"BERLUSCONI MI CHIESE DI TROVARE UNO DEL PD CHE NON SI SAREBBE DIMESSO. DOPO UNA SETTIMANA CAMBIÒ IDEA E MI CHIESE DI CONVINCERLO A DIMETTERSI\". PRESSIONI DA NAPOLITANO SU SPINTA DI WALTERLOO?
Da \"La Repubblica\" - Fu Italo Bocchino, per conto di Berlusconi, a creare il \"caso Villari\" in Vigilanza Rai. A raccontarlo è lo stesso finiano, ai tempi deputatodel Pd 1, presentando il suo libro \"Una storia di destra\". «Mi chiamò Berlusconi chiedendomi di trovare uno del Pd da nominare presidente senza il consenso del suo partito e che poi non si sarebbe dimesso. Io trovai Villari». Quindi ricorda che quando Veltroni garantì che Villari si sarebbe dimesso Berlusconi si preoccupò, ma io lo rassicurai: quello non lascia nemmeno se glielo chiede sua madre». Poi la postilla per dimostrare «l\'inaffidabilità» del Cavaliere. «Poi però una settimana dopo mi chiese di convincerlo a dimettersi...». Seduto di fianco a lui Veltroni ascolta stupito l\'aneddoto che Bocchino chiude ricordando l\'accordo dei dalemiani all\'operazione. Veltroni commenta amaro: «Ora si capisce meglio perché mi sono dimesso...».