Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Ampezzanus Maleficus per Dagospia
Caro Dago,
ora è ufficiale. Fra' Cisnetto e Donna Iole vogliono trasformarmi in un ciccione. Sono troppo smilzo per i loro gusti (di bilancia). E di questo passo ci riusciranno. Ieri mattina, di buonora, un araldo dalla penna bianca, cascando come una pera cotta nel mio tranello di fingermi ambasciatore di San Marino, è venuto a consegnarmi l'invito al gran pranzo a Peziè, ufficio distaccato dei Cisnetto'per gestire tutta l'organizzazione-monstre di "Cortina InConTra".
Lo so, ho detto una bugia grande come il monte Titano, ma quando mi ricapita un'occasione del genere? Mi vesto con la tenuta d'ordinanza - pantaloni alla zuava e giubba scamosciata con bottoni in osso di yak - e mi fiondo alla festa. Rimango a bocca aperta nel vedere il gazebo che nottetempo Los Cisnetto's hanno fatto allestire.
cortina PIZ resizePer riprendermi mi faccio affettare del prosciutto San Daniele, che un cameriere in smoking bianco avvolge alternativamente attorno a fichi e cubetti di melone, e inizio a ingurgitare qualsiasi cosa mi capiti a tiro.
Più preoccupato di mangiare che di stringere mani, frastornato dalle sciure di ogni età (ecco lo scoop, sono miracolosamente fiorite alcune pulzelle under-quaranta decisamente avvenenti, come l'obiettivo di Velociraptor-Pizzi ti avrà ben documentato) non posso però esentarmi dall'annotare sul mio taccuino un'impressionante sfilza di vippume politico-economico.
Vediamo: c'è il presidente dell'Inps Mastrapasqua, magro com'è può gustarsi a volontà quello che vuole, tanto non ingrassa; il presidente di Poste Italiane, Giovanni Ialongo, ancora in estasi dopo aver visto, incredulo, l'ufficio di Largo Poste riempito come un uovo dalla macchina da guerra cisnettica di cortinesi smaniosi di sentirsi Flavio Caroli presentare il suo "Il volto dell'amore"; Umbertone Malusà di Finmeccanica; l'uomo del Monte(paschi) Francesco Fanti, che si godeva il tepore di questo imprevedibile sole ferragostano...
cortina PANIZI IN GNAMO ancora, il cortinese d'adozione Riccardo Bruno, alter ego del patron di Clessidra Claudio Sposito, che incrociava come un peschereccio in cerca di business. E Alberto Tripi di Almaviva, canottiere di montagna, che passava per un saluto ma passava; o Pietro Marzotto, con consorte Anna al seguito, che sono sempre freschi, tosti e ospitali. Insomma, di che stropicciarsi gli occhi.
cortina MAURIZIO PANIZ STEFANO DAMBRUOSONon mancava una scelta di vippume politico, anche perchè chi assaggia il menù dei Cisnetto's poi - per il futuro - evita la bouvette di Montecitorio come si evitano i gatti neri: per esempio, Maria Elisabetta Alberti Casellati (sì, sarebbe Elisabetta Casellati, ma facciamola lunga sennò magari si spiace) in gonnellone cadorino d'ordinanza, Maurizio Paniz, in tenuta tecnica da trekking con marchio della Juve, sempre gentilissimo come quando parla dei magistrati, e finalmente lui: O' ministro. Che anche se adesso non conta più niente, c'ha più peso specifico politico lui di settantacinque peones del centrodestra sfusi e a pacchetti, Paolo Cirino Pomicino, con fida fidanzata al fianco, fresco reduce dal vittorioso singolar tenzone con Sandro Sallusti e Claudio Sardo di cui ti ho già indottrinato.
Mentre mi stropiccio gli occhi nel vedere tante belle personalità, giovani cameriere - per giunta carine - passano con vassoi di antipasti da antologia: gamberoni crudi con una peretta di gin tonic infilata su per il culo (ho scoperto che anche i gamberi hanno il culo); carpaccio di branzino e porchetta impachettati in un foglio con forchettina allegata; zuppetta di funghi porcini con ravioli di polenta;
crostoni di pane con formaggio fresco e gelatina; salsiccette cotte al momento; pizza fatta in casa; pane fritto là per là; uovo al vapore con caviale di trota (vedrai la foto di Pizzi intento ad aspirarlo come una pompa idrovora...); Macaron - quella specie di wafer meringosi francesi che si distinguono dai wafer nostrani solo perchè costano in quintuplo - con il foie gras. E questi, caro mio, erano solo gli antipasti.
cortina PIZ resize cortina PIZ resizeNel frattempo incontro altre personalità di spicco: Stefano Dambruoso, Toni Concina, i due rami dei Coin, i Rebecchini, Massimo Teodori, Piero Alberto Capotosti, Antonio Puri Purini, Filippo Romano con Cristina Piga, Giovanna Ralli, la principessa Pignatelli. Non ti bastano? Insaziabile! Lella Curiel, Kristian Ghedina, Pilade e Ileana Riello...
Proseguiamo con il menu, non prima di averti regalato l'ennesima nota di colore: i Cisnetto's, ambedue, erano in tenuta ampezzana. Belli, belli, belli! Anche Lella Curiel era stretta in un vestitino tipico dei film horror ("Dirdnl") che metteva in risalto la sua popputa personalità. Devo dirlo? Lo dico: anche adesso che è bella attempata, non disdegnerei la sua compagnia nella malga in cui vivo, giacendo seco lei sulla paglia.
Dicevamo del menu: seguono rotolo di zucchine e il superbo risotto al ragout di cervo e gocce di Schioppettino (mi dicono essere un vino, io pensavo di trovare polvere pirica nel mio piatto...). E ancora, polpettine di vitello in umido, maialino arrosto, controfiletto con verdurine. Una goduria che mi ha però costretto, per smaltire prima del dolce, a lanciarmi in un'escursione sulle Tofane come neanche un camoscio.
cortina PIZ resizeRidiscendo a Peziè giusto in tempo per vedere Cisnettone visibilmente commosso al microfono mentre ringrazia tutti per essere accorsi alla festa per i dieci anni di "Cortina InConTra". "Molto pittoresco", direbbe il suo amico Montesano. Alla fine del ringraziamento, daje che se ri-magna! Lo chef Scarello ha confezionato una torta gelato meravigliosa in onore della manifestazione, con tanto di stemma di "Cortina InConTra" realizzato con crema ai frutti di bosco.
Stremato dal cibo, dal caldo, e dalla presenza di vips (mi raccomando la "s" finale, ci tengo molto) mi addormento sotto un pino (non Giuseppe). Vengo destato dal rombo della Ferrari con cui Scapin, patron di Marmo Arredo, si allontana a tutta birra da Peziè (speriamo non lo fermino per il palloncino).
cortina PIZ resize cortina PIZ resizeÈ tempo di morire? Manco per l'anima, via di corsa all'Audi Palace dove Oriettona Berti sta per salire sul palco per un dialogo con Baffo Bartoletti. Poco prima dell'inizio si abbatte su Cortina un fortunale con pioggia e grandine, ma Orietta, impavida, attraversa il piazzale ed entra nell'Audi Palace dove viene accolta in trionfo. Racconta molto di sé, ma ha voglia di cantare e si lancia in alcuni dei suoi cavalli di battaglia, cantando rigorosamente a cappella. Una goduria per le nostre orecchie, non sbaglia una nota e sembra un trailer de "I migliori anni della nostra vita". Evviva.
La sera, alle 21.30, riecco la grande musica con l'omaggio a Lelio Luttazzi. Niente di lacrimevole, una festa. Se n'è andato poco più di un anno fa, il grande Lelio, e sul palco dell'Audi si ritrovano alcuni dei suoi più affezionati amici e compagni musicali: Toni Concina, Adriano Mazzoletti e la moglie Rossana lo ricordano; Roberto Podio, Mario Cantini, Guido Pistocchi, Gianni Sanjust, Michele Pavese e Giorgio Rosciglione interpretano brani bellissimi in puro stile jazz.
La platea applaude, Cisnettone gongola, giustamente incita la band a continuare ben oltre le canoniche 23, il pubblico batte le mani a tempo e muove i piedi freneticamente, e io rimango sveglio nonostante le 24.000 calorie assorbite a pranzo, segno evidente che il concerto è godibilissimo. E il pranzo digeribile.
Mi fermo qui, caro Dago, in attesa di Sgarbi e Montezuma.
Il tuo affezionatissimo
Ampezzanus Maleficus