Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
VERONEI BELLUCCI PROPIZIO VERDONE SOLARINO1- UN MANUALE D\'AMORE ANCHE PER TRAVAGLIO
Massimiliano Lazzari per \"Il Messaggero\"
La regina della serata è lei, Monica Bellucci, la divina Monica, che arriva poco dopo le ventuno a piazza Cavour, scende dall\'auto scura, indossa un elegante abito lungo, scuro. Un colpo di vento freddo le fa svolazzare i capelli, vicino a lei l\'hair stilyst, pronto, le sistema la chioma. Per strada, nonostante il freddo, da un\'ora ci sono numerosi fan. Aspettano per farsi una foto con lei, che poi entra al cinema accolta da un fiume di flash.
La Bellucci è nella capitale per presentare il film \"Manuale d\'Amore 3\", ieri sera ha partecipato all\'anteprima ad inviti. Fa le foto di rito con il regista della pellicola Giovanni Veronesi. Arriva anche Carlo Verdone, altro applauditissimo protagonista della pellicola, anzi in tanti hanno sottolineato quanto sia stato ancora una volta bravo.
VAURO SENESIArrivano anche gli altri attori che hanno recitato nella pellicola, prima tra tutti la bionda Laura Chiatti, sempre bellissima, super elegante, attentissima ad ogni particolare del look. Dopo la bionda ecco pure la mora, la fascinosa Valeria Solarino e poi ancora il bravissimo Michele Placido ed Emanuele Propizio, giovanissimo talento della commedia. C\'è la famiglia dei produttori quasi al completo, con Aurelio de Laurentiis, il figlio Luigi ed Edoardo de Laurentiis.
VAURO SENESI E MOGLIETra gli invitati sono tantissimi gli amici, da Christian De Sica con la moglie Silvia Verdone ed il figlio Brando, a Paolo Conticini e Neri Parenti, solo per citarne alcuni. A sorpresa arriva anche il Capo della Polizia Antonio Manganelli. E poi il sindaco Gianni Alemanno e Renata Polverini, Vauro e Marco Travaglio, Anna Pettinelli, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini.
VALERIA MANGANI E ADOLFO PANFILI2- DAGOREPORT
E\' costata molto, quasi 3 milioni di euro, praticamente quasi quanto il film, l\'ubiqua campagna promozionale di \"Manuale d\'amore 3\" e il portafoglio di quel megalomane di Aurelio De Laurentiis, che dopo aver per una vita dato dei \"ladri\" agli esercenti, ora si è fatto il loro paladino contro il governo per via dell\'euro di aumento sul biglietto (sempre che passi col \"Milleproroghe\"), trema.
E\' successo che \"Manuale d\'amore 2\" superò al botteghino i 19 milioni di euro. Il sequel numero 3, costato molto di più per via del cachet di Robert De Niro, non può fare di meno al botteghino, sennò sarebbe un disastro anche di immagine. Per questo megalò Aurelio lo fa uscire in 700 copie, cercando di ingraziarsi gli esercenti per non avere sabotaggi.
Ma per il proprietario del Napoli Calcio grava un altro incubo: non si sa bene quando uscirà \"Amici miei\"... Come tutto ebbe inizio\", il prequel di \"Amici miei\" ambientato nella Firenze del Quattrocento. Dopo l\'insuccesso di \"Natale in Sudafrica\" Aurelio teme che un film con lo stesso cast (De Sica, Ghini, Panariello) e regista (Neri Parenti) possa fare flop.
In effetti, il progetto è partito male, tra le proteste dei fan del vecchio film di Monicelli e problemi vari (De Sica non lo voleva proprio fare). Adesso, pur essendo costato una cifra per via dei costumi e delle scenografie, non sanno cosa farne. Però s\'è beccato lo stesso 400 mila euro dal ministero ai Beni culturali (fondo di garanzia per la distribuzione), non si capisce bene perché.
UMBERTO VERONESI3- LETTERA
Caro Dago, ma a chi avranno pensato Giovanni Veronesi e Carlo Verdone nell\'inventare il famoso anchorman televisivo di La7, che conduce il telegionale e finisce sedotto da una matta con sindrome bipolare, protagonista di uno dei tre episodi di \"Manuale d\'amore 3\"? Il giornalista sembra, molto scherzando, un mix di Enrico Mentana e Antonello Piroso, solo che porta il parrucchino ed è molto ben introdotto nel mondo della politica.
Veronesi esclude di aver pensato a Mentana, che anzi apprezza molto e trova coraggioso. Però c\'è una battuta fulminante che fa pensare proprio a Chicco Mitraglia. \"Non ho mai fatto capire come la penso in trent\'anni di televisione\" si vanta il giornalista a una festa. E il suo boss lo fulmina così: \"Ma che dici? Lo sanno tutti che sei sempre stato socialista\".
Jerry Douglas