Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
S. Bio. per \"Il Sole 24 Ore\"
Che sia l\'irriverenza creativa di Pistoletto o che sia la coincidenza del sito non è dato sapere, fatto sta che al Maxxi è ancora \"polemica\", tanto far gridar al luogo comune che il \"Maxxi non perdona\". Dopo il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, fischiato dal pubblico durante la cerimonia di inaugurazione del museo progettato da Zaha Hadid, oggi ad essere \"infilzato dai buuh\" come ad una prima a teatro è stato il sottosegretario Francesco Giro che ha dovuto frettolosamente interrompere il suo discorso per i «basta» dei giornalisti che affollavano la vernice dell\'antologica dedicata a Michelangelo Pistoletto.
NIKI VENDOLA GENNARO MIGLIORE
«Vogliamo vedere la mostra» hanno iniziato a protestare i critici presenti in sala - stanchi del molto italico vizio dei vernissage soporiferi e con sfilate di politici al seguito. A quel punto il sottosegretario Giro, che aveva invitato Pistoletto a presentarsi quale ministro dei Beni culturali per la sua visione della società fortemente connessa al mondo dell\'arte («io continuerò a fare il sottosegretario, non mi dimetto»), è stato costretto a zittirsi. Proprio nel momento in cui prospettava di «limitare i tagli alla cultura perché la cultura produce benessere».
La mostra Michelangelo Pistoletto: da Uno a Molti, 1956 - 1974, con più di 100 lavori provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e americane, racconta uno degli artisti italiani viventi più importanti a livello internazionale, riconosciuto come figura chiave dell\'arte contemporanea, uno degli esponenti fondatori dell\'Arte Povera e figura di riferimento per le giovani generazioni. La mostra affronta il percorso artistico di Pistoletto, da una rigorosa indagine sulla rappresentazione di se stesso fino allo sviluppo delle collaborazioni creative che caratterizzano anche la sua attuale ricerca.
MICHELANGELO PISTOLETTOLe opere sono allestite in tre gruppi principali.
I Quadri specchianti e i Plexiglass sono esposti insieme rispettando il raggruppamento concettuale pensato in origine dall\'artista. Qui l\'artista ritrae amici, familiari, conoscenti fino ai gruppi di persone della serie dei Comizi e Manifestazioni, in cui indaga temi socio-politici. Gli Oggetti in meno, gli Stracci e le opere della serie Luci e riflessi, sono disposti insieme in un unico ambiente.
MAXXIGli Stracci, precedentemente usati da Pistoletto per lucidare i suoi specchi, superano la loro funzione originaria e diventano oggetti d\'arte: l\'iconica Venere degli Stracci, esposta in mostra, può essere considerata il simbolo dell\'Arte Povera. Uno spazio a parte è riservato alle azioni e le performance degli artisti del gruppo teatrale Lo Zoo e ospita oggetti di scena legati alle performance, documentazioni fotografiche e video.
LADY CON PENDAGLICon la mostra dal titolo Cittadellarte Pistoletto pone al centro delle sue attività la trasformazione etica della società: l\'arte, si fa impegno civile e sociale attraverso l\'attività svolta da uffici autonomi dedicati a diversi settori tra cui, in mostra al MAXXI, Architettura, Educazione, Moda, Politica, Produzione, Strategia e Comunicazione.
ITALO BOCCHINO E MOGLIENella Sala Gian Ferrari la grande installazione soprelevata, Nuovo Segno d\'Infinito: è il simbolo del Terzo Paradiso, progetto che vuole condurre scienza, tecnologia, arte, cultura e politica a restituire vita alla terra attraverso il passaggio a un nuovo livello di civiltà planetaria.