Mario Pizzi da Zagarolo
Fiorentino Flavia per "Corriere.it"
Prima incuriosito, poi affascinato, infine «ossessionato» dalle eroine del Risorgimento, dalle loro ombre, dal desiderio di far uscire quei «fantasmi» dall' oblio e collocarli al loro posto, protagoniste, insieme ai colleghi uomini, della lotta per la libertà della Nazione.
VINCENZO MERLI E COSTANZA AFAN DE RIVERAStefano Dominella, studioso di moda, amministratore delegato di Gattinoni ed ex presidente di AltaRoma, in occasione dei 150 anni dell' Unità d' Italia, ha inaugurto a Palazzo Altemps, dove sono intervenuti anche la signora Clio Napolitano, Walter Veltroni e Gianfranco Fini, la mostra «Eroine di stile», La moda italiana veste il Risorgimento (fino al 22 gennaio) promossa dalla Provincia.
STEFANO DOMINELLA MARINA PIGNATELLI NICOLA ZINGARETTIUn omaggio alle donne, intellettuali, aristocratiche, popolane, regine e religiose, combattenti e garibaldine, rese contemporanee dalla contaminazione con la moda attraverso le più prestigiose maison del made in Italy. Da Anita Garibaldi a Cristina di Belgioioso, la contessa di Castiglione, Maria Sofia di Borbone, ultima regina di Napoli, ma anche personaggi di grande tempra come Enrichetta Caracciolo, Clotilde di Savoia, le brigantesse Michelina Di Cesare, Filumena Pennacchio, Maria Oliverio.
ROSSELLA SENSI E STEFANO DOMINELLAUna collezione di 79 abiti (di cui cinque prestati dal Museo delle Arti Popolari risalenti alle celebrazioni del primo cinquantenario dell' Unità nel 1911) firmati dalle griffe più prestigiose, da Armani a Ferrè, Krizia. Emilio Pucci, Sarli Valentino, Gattinoni.
Così Anita Garibaldi indossa una mise di cachemire rosso militare Laura Biagiotti, mentre «Peppa la Cannoniera», che catturava i cannoni nemici con il lazo, ha «preferito» una gonna a disegni mimetici di Coveri e Cristina Trivulzio di Belgioioso un abito di Roberto Cavalli con preziose piume di gallo rosse e nere.
RAFFAELE PAGANINIAlla presentazione ha preso parte, oltre al presidente della Provincia Nicola Zingaretti, anche Giuliano Amato, presidente del comitato per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell' Unità d' Italia: «Un' iniziativa che alcuni storici avrebbero definito stravagante - ha detto Amato - ma rappresenta invece un recupero delle figure femminili del Risorgimento che hanno corso gli stessi rischi degli uomini, ma sono state dimenticate per maschilismo storico». La mostra comprende anche una galleria di foto di Paolo Belletti e le sculture di Federico Paris.