Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
1- VIDEO DALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO BRUNETTA
UNA FOTO PER SILVIOBERLUSCONI: EURO GRANDE IMBROGLIO
http://www.youtube.com/watch?v=V-y3XfG6lpM
BERLUSCONI, CRISI SENZA FINE SE UE CONTINUA SU QUESTA STRADA
http://www.youtube.com/watch?v=X_LEXoRTKi0
GAFFE DI SILVIO, SBAGLIA IL NOME DI GIULIANO FERRARA: "GIOVANNI"
http://www.youtube.com/watch?v=C1YV9Obi3nc
BERLUSCONI: IN SARDEGNA MENO TURISTI, EQUITALIA ESTORSORI
http://www.youtube.com/watch?v=iJ-IfsRQ6D4
2-
Francesco Persili per Dagospia
«Se c'è stato un grande imbroglione credo che sia la persona che siede accanto a me». Nemmeno il tempo di tornare dopo i sofferti mesi del silenzio e la remise en forme tra diete, passeggiate e bagni di sole in Kenya, che Berlusconi viene spiazzato, oltre che dall'apertura di Monti al secondo mandato, anche dal suo funambolico Richelieu. «Iniziamo bene, Giuliano», smussa il Cavaliere, con un sorriso, prima che l'Elefantino spieghi, in cima ad un'intemerata «contro i pugnalatori, i sicari e i sicofanti che popolavano le stanze del potere» negli ultimi giorni di Silvio, come in realtà il suo via libera al governo dell'emergenza sia stato un atto di responsabilità».
TITTI BRUNETTA SUPERSTARQuella che va in scena al tempio di Adriano, all'ora dell'aperitivo, non è solo la presentazione del libro («Il grande imbroglio. Storia di un anno difficile») dell'ex ministro Brunetta ma il revival del codice Silvio, mito dell'eterna gioventù, bellezza da godere, parole in libertà e il supplemento dell'eterno ritorno di un'attesa, quella per la milionesima ridiscesa in campo del Cav.
Ma, allora, Berlusconi cosa fa?
È la domanda che resta appesa a labbra bombastiche, agita vertigini in tacco 12, scapezzolate a piede libero e damazze arrembanti che si ritrovano a fare la ola per il ritorno del Cavaliere sulla scena politica. Tremate, tremate le gnocche son tornate (O non sono mai sparite?).
«Berlusconi è sinceramente incerto», ammette Giuliano Ferrara. E te lo immagini in souplesse, come Maspes al Vigorelli, una navigazione ferma in attesa di conoscere con quale legge elettorale si voterà prima di sciogliere le riserve. Le elezioni, intanto, possono aspettare, Barbara Matera, no. Tra le prime ad arrivare l'eurodeputata, dopo essersi fatta autografare il libro da Brunetta, si sottopone, paziente e compiaciuta, al bombardamento di flash e viene raggiunta da Gabriella Giammanco, deputata ed ex compagna del direttorissimo Augusto Minzolini, che si appresta a sbarcare a Mediaset nello spazio di Matrix.
TITTI BRUNETTA ORGANIZZAIn quella parte della sala che viene subito ribattezzata la curva di Forza Gnocca, passa anche Anna Maria Bernini, deputata e portavoce vicario del Pdl, che la butta sul ridere: «Mi sono affiancata a loro giusto un attimo, ma sembravo la nonna con le nipoti...» Peccato, perché da quelle parti si sistema anche Gianni De Michelis, esponente di (tacco e) punta del gruppo dirigente craxiano, che aveva come consulente Brunetta quando era ministro. Salta così la photo-opportunity Bernini-De Michelis: «E meno male», chiosa la portavoce vicario del Pdl, altrimenti avreste subito ironizzato: «una foto da prima Repubblica».
MELANIA RIZZOLIAppartiene alla seconda, con i suoi vizi ed i suoi vezzi, invece, Elvira Savino, tra le deputate più concupite della serata. La valchiria azzurra, Michaela Biancofiore in jeans, camicia bianca e scarpe di vernice nera, dispensa sorrisi a vuoto mentre la deputata beneventana Nunzia Di Girolamo, borsettina griffata, smalto rosso e occhiali da sole, più che del bis di Monti sembra preoccupata per le scosse di terremoto nel Sannio e per l'organizzazione del battesimo della figlia Gea, avuta con il deputato Francesco Boccia, sabato a Pietrelcina.
MARA CARFAGNAPoco più in là ci sono anche il governatore dell'Abruzzo, Chiodi, il redivivo Alfonso Papa, l'ex ministro Rotondi con il suo ghigno sornione, e poi le deputate bling bling Melania Rizzoli e Catia Polidori onuste di monili e gioielli, poco distanti da Titti, la moglie di Brunetta. Arriva Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera mentre si notano le assenze del segretario Alfano, di quel che resta del triumvirato (La Russa e Verdini) e del presidente del gruppo Pdl al Senato, Gasparri.
Quando Bonaiuti e Mariarosaria Rossi si sistemano in prima fila, inizia lo show. Il Cavaliere, con molti chili in meno e una pelle color cotto smaltato, attacca a tutto campo, 4-2-fantasia, e via andare.
MARIO ABBRUZZESE IN CHATA gamba tesa sull'euro («il grande imbroglio non è il governo tecnico ma l'euro»), in pressing alto sulla linea dell'austerity («che io avevo combattuto ma ero una voce isolata»), in contrasto, con tanto di giustificazione storica, nei confronti di Angela Merkel e della Bundesbank («La Germania viene dalla Repubblica di Weimar, un'esperienza in cui le signore andavano a fare la spesa con le carriole per portarsi i soldi e che aprì le porte al nazismo: per questo, i tedeschi hanno nelle loro radici il terrore dell'inflazione»), del fiscal compact («esprime l'idea di una politica imposta dalla Germania che ha imposto una linea di rigore che ha frenato la crescita») e dell'intervento del fondo salva stati («che ci porterebbe al collasso»).
LELLA CURIEL E TITTI BRUNETTAIl Berlusconi monologante galvanizza la platea che registra l'arrivo anche di Beatrice Lorenzin e Stefania Prestigiacomo tra l'heri dicebamus dei suoi ultimi mesi al governo («fermai la Tobin Tax...») gaffes sul cambio euro-lira, siparietti divertenti (ribattezza Giuliano Ferrara, Giovanni, e poi chiosa: «Scusate, sono fuori dalla politica ormai...») usa le armi di seduzione di massa cavalcando il malcontento contro la tassa Imu che colpisce la casa («un bene primario e fondamentale per le famiglie italiane»), il fisco «occhiuto», Equitalia e il redditometro («roba da stato di polizia tributaria»).
MICAELA BIANCOFIORE NUNZIA DE GIROLAMO ALESSANDRA NECCI VALERIA LICASTROUn repertorio da campagna elettorale che sembra rinforzare l'impressione di un Cavaliere pronto a scendere di nuovo in campo. Anche se il sole in tasca lascia il posto al realismo di chi nella trincea dell'impresa oggi mette in guardia dall'avvitamento di una crisi «che ci impoverirà sempre più».
LELLA CURIEL E TITTI BRUNETTAAd aumentare la suspence e l'incertezza, anche alcuni giudizi sul governo tecnico (con Monti, il debito pubblico è aumentato al 123 per cento del Pil...»), sul futuro dell'Europa («la Banca centrale si trasformi in prestatore di ultima istanza oppure la Germania esca dall'euro: non sarebbe una tragedia») e sugli spread («si sono abbassati dopo l'intervento di Draghi che ha promosso una disponibilità della Bce ad acquisire titoli del debito pubblico europei»). Dall'agenda Monti a quella Draghi?
GIULIANO FERRARAMentre Mara Carfagna si allontana chiusa nei suoi pensieri, il Doge delle slide e dei grafici, Brunetta lancia lo slogan per la prossima campagna elettorale («Basta con l'austerity fine a se stessa») e un'operazione verità («Berlusconi non è l'imbroglione, ma l'imbrogliato»). Ma il Cavaliere non ha ancora deciso se tornare ad impegnarsi in prima persona. Temporeggia, intanto incassa gli applausi del Forza gnocca social club e sparisce dietro una tenda bianca inseguito da flash e microfoni. Allora, torna? Silenzio. La tenda si riapre. Un sorriso, grazie. È Silvio? No, Razzi. Meno male che Razzi c'è.