Pierre de Nolac per \"Italia Oggi\"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Papa Wojtyla era veltroniano. Nessuno se ne era accorto, almeno fino a ieri, quando Walter Veltroni ha presentato il libro che Andrea Riccardi ha dedicato a papa Giovanni Paolo II, presentandolo (unico politico invitato) nel palazzo extraterritoriale (vaticana) della Cancelleria.
MONSIGNORE A LA PAGEL\'ex sindaco di Roma, dopo aver promesso di non parlare del suo rapporto di amicizia con il pontefice, non ha saputo resistere alla tentazione di elencare una lunga serie di ricordi personali: ha iniziato raccontando la sua scelta, datata 1993, quando era direttore del quotidiano l\'Unità, di pubblicare i vangeli allegandoli al giornale fondato da Antonio Gramsci.
Veltroni ha voluto anche evocare la visita, compiuta con tutta la famiglia, in Vaticano: e aspettando l\'arrivo del pontefice, la figlia Vittoria ebbe l\'ardire di scegliere la sedia del papa per riposare un po\', immediatamente redarguita dal padre.
GIUSEPPE DE RITAE poi gli incontri promossi da Walter in qualità di sindaco di Roma, evocando un\'amicizia profonda anche se molto lontana dai riflettori: insomma, un\'immagine veltroniana di Wojtyla, apprezzatissimo dall\'ex segretario del Partito democratico in quanto «nemico del comunismo e del consumismo».
GIUSEPPE DE RITA CAMILLO RUINIE Veltroni ha riempito di elogi Riccardi, seduto in prima fila, descrivendo un antico rapporto che è nato nel 1974: per Walter, si sa, proprio il numero uno della comunità di Sant\'Egidio sarebbe un perfetto candidato del centrosinistra alla carica di presidente del consiglio, capace di mettere insieme centro e sinistra, con in più l\'avallo del Vaticano (non tutto, però).
BRUNO VESPA ANDREA RICCARDI GIUSEPPE DE RITAE la presenza del cardinale Camillo Ruini alla presentazione della fatica editoriale di Riccardi non è stata certo casuale. Certo che, al centro della sala, un antico conoscitore delle stanze dei sacri palazzi come Gennaro Acquaviva (l\'uomo che per conto di Bettino Craxi ha realizzato il concordato), rideva sotto i baffi.